Spiegazione scintigrafia renale - idronefrosi sx da sospetta giuntopatia e uretere incongruo - prese

Buongiorno a tutti e grazie anticipatamente.
In data 13/06 mi e' stata diagnosticata definitivamente idronefrosi sx da sospetta giuntopatia e uretere incongruo e proprio in tale data mi e' stato inserito uno stent ureterale. Da questo esito si capira' se il prossimo intervento sara' di pieloplastica o rimozione rene.

Chiedo il vostro supporto per la lettura della scintigrafia fatta pochi giorni fa in attesa che il medico mi riceva a Settembre. qui in Campania abbiamo lunghissimi tempi di attesa purtroppo.

Eseguita il 21/07: Scintigrafia Renale sequenziale con 160 MBq di Tc-99m DTPA: Reni in sede, il sinistro ipocaptante rispetto al controlaterale. Il rene destro contribuisce per il 75% ed il sinistro per il 25% alla funzione renale totale (v.n. > 42%). L’analisi del tracciato nefrografico del rene destro mostra normale fase perfusiva, glomerulare ed escretiva. L’analisi del tracciato nefrografico del rene sinistro mostra ridotte la fase perfusiva e glomerulare, rallentata la fase escretiva con prolungato tempo di transito intraparenchimale. GFR rene destro 73 ml/min, GFR rene sinistro 24 ml/min, GFR totale 97 ml/min (GFR v.n. per età > 82 ml/min), tempo al picco parenchimale Rene destro 2 min rene sinistro 12 min (v.r. 2-5 min), conclusioni: Riduzione di grado moderato-severo della funzione di filtrazione glomerulare del rene sinistro con iperfunzione compensatoria del rene controlaterale. Rallentata fase escretiva a sinistra.

In data 13/06: intervento di ureteropielografia e posizionamento di stent ureterale. Descrizione intervento: cistoscopia, UPGR sinistra che mostra uretere di calibro fortemente ridotto in toto, con idronefrosi spiccata della pelvi e dei calici come da giuntopatia, stenting ureterale sinistro 6FrX26CM su filo guida idrofilico che procede con difficoltà. Foley CH 18 a dimora. Urine chiare. Diagnosi definitiva: idronefrosi sn da sospetta giuntopatia e uretere incongruo.

Ho a disposizone ecografia renale ed URO TAC pre-inserimento stent.

Vorrei capire cosa dice la scintigrafia ed un parere sui prossimi passi. Ho ancora dal 13/06 lo stent che mi provoca non pochi problemi: difficolta' a restare seduto per oltre 30 min, presenza costante di una pressione in vescica, dolore ogni tanto.

Grazie a tutti e buon lavoro
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
I disturbi che riferisce sono collegati alla presenza dello stent. Una funzione residua renale del 25% non è così scadente, diremmo che potrebeb già di persè sostenere le indicazioni ad una correzione operativa della giuntopatia. Per avere le ideee ulteriormente chiare bisognerebbe ripetere la scintigrafia dopo almeno 2-3 mesi di stent, perché a quel punto si potrà pensare che se un vantaggio si sarebbe già dovuto manifestare.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Imnanzitutto grazie per la celere risposta.
Quindi se ho ben capito lo stent da solo e senza ricorrere ad altro intervento (pieloplastica) potrebbe aver già "risolto" il problema di esclusione renale?
O cmq dopo i 3 mesi dovrei sottoporti all'intervento ?
In ultimo, la scintigrafia con mezzo di contrasto si può ripetere dopo quanto tempo? Ci sono controindicazioni?

Grazie infinite
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Lo stent non risolve in via definitiva, nel senso che alla sua rimozione le cose tornerebbero abbastanza rapidamente allo stato precedente. Non vi è dunque alcuna efficacia di "modellaggio" stabile. Quello che lo stent fa è di mettere temporaneamente il rene nelle condizioni di scaricare il meglio possibile e quindi dimostrare tutte le sue reali potenzialità. Questa prassi in due tempi è per noi più comune in situazioni di funzione renale ancora più compromessa della sua (es 10%), in cui vi è da giudicare se valga la pena eseguire l'intervento correttivo, ovvero sia più opportuno rimuovere da subito il rene
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Utente
Utente
Buongiorno a tutti,
alcuni aggiornamenti.
In data 31 ottobre vengo sottoposto ad intervento di Pieloplastica video-laparoscopica sx , in anestesia generale, lasciando lo stent di giugno 2018.
Durante intervento, durato 5h30min, hanno dovuto riposizionare vene ,arterie, surrene etc.
A dicembre 2018 ho rimosso lo stent.
Il 28/02 ho rifatto la Scintigrafia sequanziale con mezzo di contrasto.

Ecco il risultato.

Scintigrafia Renale sequenziale con 160 MBq di Tc-99m DTPA:
Reni in sede, il sinistro lievemente ipocaptante rispetto al controlaterale.
Il rene destro contribuisce per il 74% ed il sinistro per il 26% alla funzione renale totale (v.n. > 42%).
L’analisi del tracciato nefrografico del rene destro mostra normale fase perfusiva, glomerulare ed escretiva.
L’analisi del tracciato nefrografico del rene sinistro mostra ridotte la fase perfusiva e glomerulare, rallentata la fase escretiva.
GFR rene destro 70 ml/min,
GFR rene sinistro 25 ml/min,
GFR totale 95 ml/min (GFR v.n. per età > 82 ml/min), Tempo al picco parenchimale: Rene destro 2 min, rene sinistro 4 min (v.r. 2-5 min),
conclusioni:
Riduzione di grado moderato-severo della funzione di filtrazione glomerulare del rene sinistro con iperfunzione compensatoria del rene controlaterale. Il controllo odierno risulta sostanzialmente sovrapponibile al precedente esame scintigrafico del 21/07/18.

Dopo un intervento di quasi 6 ore e' da ritenersi soddisfacente come esame (confrontato con quello di Luglio ove c'era la presenza anche di Stent)?

Speravo in una percentuale piu' alta.

I dolori che ogni tanto si presentano spariranno prima o poi?
La minzione? Ho l'impressione di aver necessita' di andarte piu' spesso in bagno e se non vado inziio ad avere dolore. Prima potevo anche trattenerla per parecchio tempo.
Ed e' aumentata la frequenza di svuotare la vescica.
La rimozione del bacinetto ha qualche controindicazione? Da quanto ho capito trattavasi di un "muscolo" che e' stato eliminato.

Grazie a tutti anticipatamente
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Il vantaggio dell'intervento eseguito con esito favorevole è che questo rene non peggiorerà ulteriormente nel tempo. Le possibilità di ripresa sono ragionevolmente modeste, in particolare se l'ostruzione del giunto era perdurata per decenni. E' questa la situazione che in parole povere vene definita "della gomma di scorta" che seppure non perfetta, è utile comunque avere con sè.
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Utente
Utente
Grazie mille per le parole di incoraggiamento!

Adesso sto vivendo un dramma intestinale :)

Ho fatto le analisi delle urine a meta' febbraio e dall'urinocoltura sono uscito positivo all'escherichia coli con carica positiva a 100.000 col./ml.
Dall'antibiogramma il medico di base mi ha prescitto le 3 compresse di azitromicina.
Ad inizio Marzo ho ripetuto le analisi delle urine e questa volta l'escherichia e' passata da 100.000 a 1.000.000 col./ml.
In piu' e' diventato resistemte all'azitromicina.

In vista del controllo con urologo, ho apsettato prima di prendere un ulteriore antibiotico (qualunque ceppo mi causa diarrea immediata).

Mi ha prescritto come cura da farsi per 8 mesi:
-Normix cpr , due cpr mattina e 2 cpr la sera la prima settimana e da ripetersi dopo 3 settimane e cosi' via,
-Monuril bustine, 1 mattina e l'altra la sera, poi pausa 10 gg e ripeterla per 4 volte ( ma io l'ho presa due volte la sera cosi' da lasciarla di piu' in azione)
-Carbone attivo, 1 cpr mattina ed 1 cpr il pomeriggio, per due settimane, poi salto due e si ripete;
-Lievito Shon 1 bustina a pranzo per 8 mesi
-Crusca Shon, 2 bustine a colazione per 8 mesi.

Ho iniziato la cura questo mercoledi ed ovviamente Normix e Monuril si sono accavallati. Ma al terzo giorno, venerdi' e' iniziata la diarrea acuta, ho avuto oltre 15 scariche, sabato 6 scariche ed oggi per ora sono ad 1. Sabato ho preso mattina e sera anche Yovis.

C'e' da dire che la crusca la prendo con lo Yogurt che non mangiavo da tantissimi mesi causa intolleranza al lattosio (ma ad oggi solo se caldo mi provocava diarrea, lo yogurt l'ho sempre mangiato, ma sospeso da 5-6 mesi).

La diarrea potrebbe essere causata dal mix di Normix e Monuril? Solo la prima settimana si sono accavallati, adesso non capitera' piu'.

Suggerimenti?
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Utente
Utente
Buongiorno a tutti, volevo aggiungere che da quando ho iniziato la cura, subito prima di evacuare, ho un fortissimo mal di pancia (che prima non ho mai avuto).
Oltre al fatto che le feci sono molto morbide, fin troppo.
Da sempre evacuo almeno 3 volte al giorno senza alcun dolore. La mattina dopo colazione e subito dopo una 30ina di minuti, poi il pomeriggio.
Adesso, con l'inizio della cura, vado 4/5 volte con dolori e quasi diarrea.
Mai avuto bruciore durante la minzione.
Le urine sono state raccolte, almeno da parte mia, in sicurezza e pulizia.
Stamane ho portato due campioni in due centri diversi: ho il sospetto che il primo centro non e' proprio attento, spero di sbagliarmi.
Secondo voi continuo questa cura? Stasera dovrei iniziare la seconda sessione di Monuril per due sere, poi sospendo altri 10 gg e ripeto altre due volte.
Continuo ad assumere Lievito Sohn e Carbone attivo.
Da due giorni prendo anche Debridat per i continui rumori nella pancia.
Che ne pensate? Grazie e mi scuso anticipatamente
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La fosfomicina è sovente causa di disturbi intestinali e a quanto pare lei la sta assumendo a dosi elevate. Se la diarrea è importante come ce la riferisce, e vi sono pure dei dolori addominali, forse sarebbe meglio non insistere e rivedere la prescrizione, se ancora necessario.
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Utente
Utente
Grazie per la risposta.
ieri ho fato anche l'urinocoltura ed e' negativo.

Secondo lei dovro' ripetere i cicli di Normix e Monuril o basta cosi' e tra qualche tempo ripeto le analisi delle urine?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Basta antibiotici. Ripeta la coltura tra un paio di mesi.
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Utente
Utente
Buonasera a tutti,
purtroppo la mia fortuna colpisce ancora.
Da qualche giorno avevo un fastidio al testicolo sx. Solo ieri sera, dopo una sensazione di gonfiore , li ho controllati ed ho notato un gonfiore del testicolo sx ed un ispessimento dell'epididimo.
Poco dopo, da solo, si e' sgonfiato.
Oggi, mentre ero al lavoro, seduto, sentivo ancora la sensazione di gonfiore e l'ho ritrovato gonfio con ispessimento dell'epididimo.
Ho effettuato una ecografia scotale ed ecco il risultato:
"Regolare spessore degli involucri scrotali.
Testicoli in sede anatomica nei limiti volumetrici.
Il testicolo dx misura mm45x21
Il testicolo sn misura 44x24
L'ecostruttura parenchimale appare omogenea e non sono evidenti alterazioni strutturali diffuse e/o nodularita' contestuali.
A sinistra discreto ispessimento flogistico (mm17) dell'epididimo, in particolare del corpo e della testa. A conferma si riscontrano vivaci segnali di flusso contestuali all'ECD.
Concomita la presenza di piccola (mm 4 circa) cisti della testa.
Assenza di idrocele e/o di varicocele da ambo i lati.
Reperto ecografico di epididimite a sinistra."

Il medico di base, dopo aver letto la ecografia, mi avrebbe prescritto Ciproxin 500 1 compressa mattino e sera per 10 gg e Flaminase 1 compressa prima dei 3 pasti per 7 giorni.

Non vorrei avvelenarmi di farmaci e soprattutto questo sabato parto per una vacanza e con antibiotico per me e' immediata la diarrea.

Potrei aspettare una settimana prima di inziare la cura o e' grave come cosa?

C'e' da preoccuparsi? Posso aspettare? Ho alternativa a quei farmaci? Ma il Ciproxin e' sicuro (avevo letto di alcune gravi controindicazioni)?

Aspetto fiducioso i vostri preziosi consigli.

Buona serata e grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
In assenza di febbre e con disturbi limitati, forse si potrebbe limitare la terapia al solo anti-infiammatorio e valutare l’evoluzione entro 4-5 giorni. Gli antibiotici chinolonici stanno in effetti passando un po’ di moda, a causa degli effetti collaterali, quantomeno la loro prescrizione non dovrebbe essee così universalmente diffusa come è stata negli ultimi 20 anni.
[#13]
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Utente
Utente
Buongiorno e buone feste fatte.
Su indicazione dell'urologo ho aggiunto all'antinfiammatorio anche ciclo di antibiotico: Ribotrex 500 per 6 gg.
Inoltre prendo fermenti Boulardii (che avevo già), mi aveva consigliato Yovis.
Oggi prendero' la 5 compressa di antibiotico ma nulla è cambiato.
Il testicolo si gonfia durante la giornata fino a diventare il doppio dell'altro. Poi si sgonfia (ma non del tutto).
Non ho assolutamente dolore se non ogni tanto all'inguine o poco piu su.
Per la zona del testicolo sento un fastidio quando diventa più grosso.
Con associazione di antibiotico e antinfiammatorio ho diarrea almeno 5 volte al giorno, nonostante il boulardii e aggiunta di enterolactis plus.
Dopo quanto tempo dovrebbe sgonfiarsi?
Le ricordo che recentemente ho avuto una fortissima infezione di escherichia coli e con assunzione di azitromicina (dopo antibiogramma) si rafforzo' e divenne resistente. Però con Normix e Monuril (e diarrea) passò come da esami urine ripetuti due volte.
Ora mi trovo all'estero e rientro in Italia tra 6 giorni.
Come mi comporto? Grazie mille per il validissimo supporto di sempre.
Le sono veramente e sinceramente grato
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Questa tumefazione alternante dello scroto / testicolo è piuttosto difficile da spiegare, bisognerebbe evidentemente valutare in modo diretto sia nell'una che nell'altra situazione. L'unica causa verosimile di una vera tumefazione alternante sarebbe l'idrocele comunicante, una condizione piuttosto rara e poco spiegabile in una situazione come la sua. In ogni caso, l'esiguità dei disturbi, l'assenza di febbre e la scarsa risposta alla terapia antibiotica parrebbbero far escludere una causa infettiva. A questo punto, a distanza, non è possibile dire molto di più.
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Utente
Utente
Buonasera,
In data 31 ottobre 2018 venni sottoposto ad intervento di Pieloplastica video-laparoscopica sx.
Attualmente prendo come unico medicinale la pillola per la pressione Olpress 10 mg.
Idrocele al testicolo sx poco dopo aver rimosso lo stent a dicembre 2018 e tuttora e' gonfio.
Ho ripetuto la Scintigrafia Renale sequenziale con 160 MBq di Tc-99m DTPA:
Reni in sede, il sinistro lievemente ipocaptante rispetto al controlaterale.
Il rene destro contribuisce per il 74% (il 24/10/19 75%, il 28/02/19 74%, il 21/07/18 75%) ed il sinistro per il 26% (il 24/10/19 25%, il 28/02/19 26%, il 21/07/18 25%) alla funzione renale totale (v.n. > 42%).
L’analisi del tracciato nefrografico del rene destro mostra normale fase perfusiva, glomerulare ed escretiva.
L’analisi del tracciato nefrografico del rene sinistro mostra ridotte la fase perfusiva e glomerulare, rallentata la fase escretiva.
GFR rene destro 67 ml/min, (il 24/10/19 73 ml/min, il 28/02/19 70 ml/min, il 21/07/18 73 ml/min,)
GFR rene sinistro 23 ml/min, (il 24/10/19 25 ml/min, il 28/02/19 25 ml/min, il 21/07/18 24 ml/min,)
GFR totale 90 ml/min (GFR v.n. per età > 80 ml/min), (il 24/10/19 98 ml/min con GFR v.n. per età > 82 ml/min, il 28/02/19 95 ml/min con GFR v.n. per età > 82 ml/min, il 21/07/18 97 ml/min con GFR v.n. per età > 82 ml/min) Tempo al picco parenchimale: Rene destro 3 min (il 24/10/19 3 min, il 28/02/19 2 min, il 21/07/18 2 min), rene sinistro 10 min (il 24/10/19 5 min, il 28/02/19 4 min, il 21/07/18 12 min) (v.r. 2-5 min),
conclusioni:
Riduzione di grado moderato-severo della funzione di filtrazione glomerulare del rene sinistro con iperfunzione compensatoria del rene controlaterale. Il controllo odierno risulta sostanzialmente sovrapponibile al precedente esame scintigrafico del 24/10/19.

Dall'ecografia renale e vv urinarie si legge:
"Reni in sede, nela norma per morfovolumetria ad ecostruttura parenchimale sostanzialmente omogenea senza evidenza di focalita' degne di nota ne' di definiti nuclei litiasici (qualche miscrospot bilaterale specie a sx). Conservato il rapporto corticomidollare da ambo i lati. Vie escretrici non dilatate. minima stasi del gruppo caliceale superomedio a sx. Non si rilevano formazioni espansive peri e pararenali eccezion fatta per la presenza di area cistica a sx gia' nota che misura poco meno di 6 cm. Vescica repleta a contenuto omogeneo e pareti elastiche e distensibili. Essa presenta riempimento fluido di circa 127 ml. La prostata esaminata per via sovra pubica e' in sede , di volumetria nei limiti ai limiti (37 mm x 34 mm i diametri maggiori) trilobata per modesta ipertrofia del lomo medio ( DT=16 mm circa) ed a profilo capsulare regolare e netto: eco pattern finemente disomogeneo ad impronta moderatamente adenomatosa con evidenza di sporadiche micro-calcificazioni periuretrali. Non versamenti liberi in addome.

Dagli esami del sangue/urine invece:
esame urine: sangue assente,acido urico 5.4 mg/dl, azotemia 29 mg/dl, creatinina 1.02 mg/dl, albumina 4.20, psa 1.23 ng/mL, globuli bianchi 6300/mmc, globuli rossi 4.760.000/mmc, emoglobina 13.6 g/dl, ematocrito 42%, MCV 88.1, MCH 28.6, MCHC 32.5, RDW 14.1, MPV 9, piastrine 217.000/mmc, PCT 0.200%, PDW 16.9, neutrofili 63.6, linfociti 26.4, monociti 7.6, eosinofili 1.9, basofili 0.5,VES 9, urinocoltura NEGATIVO, sideremia 58 mcg/dl, trasferrina 231 mg/dl, calcio 9.3 mg/dl, potassio 4.7 , sodio 139, proteine totali 7, albumine 62.6, alfa1 3.2, alfa2 7.4, beta1 8.3, beta2 4.6, gamma 14, rapporto alb./glob. 1.67

Come posso interpretare questi risultati? Sono incoraggianti? O devo approfondire il tempo al picco parenchimale che e' aumentato a >10 min per il rene sx operato? 7 mesi prima era a 5 min. Di contro la funzionalita' e' salita al 26% , contro il 25% di 7 mesi prima. Non capisco se sono incoraggianti o meno.

Potete aiutarmi?

Grazie anticipatamente
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
L'intervento di correzione del difetto al giunto pielo ureterale viene esguito prima di tutto perché il rene non peggiori ulteriormente. Un netto recupero funzionale e più ancora una normalizzazione sono difficili da prospettare ed infatti nella maggior parte dei casi si assiste ad una sostanziale stabilizzazione. I margini di recupero sono tanto più bassi quanto più a lungo l'ostruzione ha fatto danni prima dell'intervento. Una ccerta dilatazione ecografica e una funzione un poco inferiore alla scintigrafia sono osservati molto frequentemente e rimangono pressoché stabili nel tempo. così come un certo grado di dilatazione residua.
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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