Dolore al centro del petto incostante...ho paura

Buonasera dottori.
Parto col dire che sono una ragazza di 23 anni che ha sempre goduto di buona salute, nonostante io sia sempre stata sin da bambina molto insicura e di conseguenza ansiosa, mi agito per qualsiasi cosa.

Detto questo, da circa un mese, quasi sempre prima di andare a dormire, inizio ad essere irrequieta, sudo, piedi e mani fredde e mi viene un dolore al centro del petto, tra i due seni, leggermente più in alto.
Non è forte, né invalidante, ma è fastidioso.
Sento l’esigenza di dover controllare il respiro, come se non fosse una cosa automatica e ho paura di dimenticarmi come si respira.
Inoltre, durante quei momenti mi sento in tensione e di conseguenza vado in bagno (no diarrea, ma un’evacuazione normale) e ruttisco (non conosco il termine tecnico, scusate), come se stessi digerendo.
Provo a coricarmi ma nulla, non riesco a chiudere occhio e mi agito ancor di più pensando a chissà quale malanno io abbia e vado a svegliare i miei perché ho paura di sentirmi male senza che nessuno se ne accorga.
Riesco a prendere sonno per sfinimento verso le 4, dopo di che dormo tranquillamente.
Inoltre, mi capita di dover controllare il respiro anche quando mi sdraio sul divano o comunque quando cerco di rilassarmi.

Sono andata dal mio medico di base, il quale con estrema fermezza mi ha detto che si tratta di reflusso gastroesofageo e mi ha dato un elenco di cibi da evitare (che, purtroppo, ho rispettato solo la prima settimana) e mi ha detto che potrebbe trattarsi di ernia iatale.

Preciso che il tutto è iniziato nello stesso periodo in cui ho rotto con i miei più cari amici e mi sono trovata quasi completamente da sola, a piangere e a non uscire da casa.

Spero di essere stata esaustiva, e di non aver dimenticato nulla.

Vorrei sapere cosa ne pensate della mia situazione, cosa dovrei fare.

Grazie mille!
[#1]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 28.9k 1.1k 12
Probabilmente avrà un leggero reflusso.......
Io direi che è solo ansia!
Faccia, comunque, una visita gastroenterologica di conferma/esclusione del reflusso.
Ove questa sia negativa (come penso) si rivolga ad uno psicologo!
Cordiali saluti!

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

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