Ginecomastia e sveglie all'alba

Ho 52 anni soffro di disturbo evitante di personalità con impossibilità a relazionarsi con il mondo esterno e con gli altri, disturbo del comportamento con chiusura quasi completa, disturbo ossessivo compulsivo, da 30 anni sono in cura presso il csm, ho cambiato diversi psichiatri.
Adesso il doc si è calmato, prendo la seguente terapia: fevarin cp da 50 mg la mattina e 50 mg il pomeriggio, olanzapina da 2. 5 mg la sera ed en cp da 1 mg sempre la sera.
L'olanzapina la prendo da alcuni anni prima prendevo il risperdal ho notato in queste settimane una ginecomastia anche mia madre me lo ha notato.
Da diversi anni che c'è l'ho solo che adesso ci ho fatto caso forse perchè è peggiorato.
Sono andato dal medico della mutua mi ha visitato palpandomi il petto e ha detto che era solo grasso mi ha prescritto anche la prolattina e ha detto di fare movimento, ho telefonato al psichiatra ed era d'accordo col medico della mutua di fare camminate veloci e esame prolattina.
Vado al letto verso mezzanotte e mi sveglio presto la mattina circa 6 ore sei ora e mezza e non mi sento riposato e lucido, però dormo il pomeriggio 1 ora 1 ora e mezza.
Mi sveglio presto la mattina forse perchè l'olanzapina non mi fa più effetto?
Il psichiatra sempre per telefono mi ha detto di aumentare le en a 2 mg.
Da 2 giorni non sto prendendola sera il zyprexa per l'effetto collaterale che mi determina prendo solo la en da 2 mg cp, sto facendo male a non prendere l'antipsicotico?
Sono anche preoccupato per la ginecomastia, la ringrazio anticipatamente per la risposta.
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.7k 52
Gentile signore,
per quanto concerne la terapia, le posso unicamente consigliare di seguire coscieziosamente quanto indicatole dal suo psichiatra curante, che ben conosce la sua storia clinica completa, senza effettuare modifiche in modo autonomo.
In caso di eventuali effetti collaterali lo informi nel più breve tempo possibile, in modo tale da permettergli di valutare il proseguo della terapia.
Per il discorso, invece, della ginecomastia è importante attendere il risultato dell''esame della prolattina, che le è stato correttamente prescritto dal suo medico curante.
Solo con il risultato in mano si potranno poi prendere delle decisioni terapeutiche adeguate alla sua particolare situazione.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.