Antibiotici e stato depressivo

La settimana scorsa (a partire da mercoledì) ho preso una brutta influenza estiva. Il mio medico mi ha prescritto una cura di antibiotici alla quale ho accostato delle vitamine e per due volte un antinfluenzale. I sintomi febbrili sono scomparsi quasi del tutto tra sabato e domenica. Tuttavia da qualche giorno soffro di molti tra i sintomi tipici di uno stato depressivo. Questo sta avendo delle ripercussioni nella mia vita sociale e soprattutto nel rapporto con la mia fidanzata che mi è sempre stata vicina e che si rende conto che qualcosa non va come al solito. Lei sostiene che questo mio stato potrebbe dipendere dalla cura di antibiotici (che ho assunto per tre volte una volta al giorno da gioveì a sabato).

Confesso di essere molto spaventato. Mangio poco e non con gusto, ho costantemente un senso di pesantezza ed un forte senso di insofferenza. QUando sto da solo o mentre sono a letto non faccio altro che provare sensi di oppressione ed angoscia. Ho anche pensato ce tutto questo potrebbe dipendere dalla mia relazione, ma non ho mai avuto problemi con la mia fidanzata.

Faccio molta attività sportiva che vorrei riprendere al più presto. in questi giorni cerco di riprendere le mie normali abitudini (lavoro, amici, etc.) ma il mio umore non è al massimo.

Mi piacerebbe sapere se devo cominciare a preoccuparmi, magari chiedendo aiuto a qualcuno o se tutto questo può essere dipeso dall'influenza e dalla cura di antibiotici.

Grazie mille
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Alcuni dei sintomi da lei descritti potrebbero essere imputabili agli antibiotici, che sovente possono provocare una facile stancabilita'. Ma da qui ad arrivare alla depressione ce ne vuole! Se ritiene che questo sia il suo problema deve rivolgersi ad uno Psichiatra o ad uno Psicologo che possa per prima cosa confermare o meno la diagnosi e poi eventualmente aiutarla con la terapia, farmacologica o meno. Dare la colpa agli antibiotici insomma non serve; e ritengo inoltre che sia un'ipotesi ben poco verosimile.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com