Infurtunio sul lavoro. ernia del disco.

ho 50 anni e faccio il saldatore. il 15 luglio 09 ho subito un infortunio sul lavoro in cui mi sono procurato una contusione vertebrale sbattendo violentemente la schiena sotto un banco di ferro. ho portato un busto rigido ordinatomi dal neurochirurgo dell'ospedale per 20 giorni ma la mia preoccupazione è stata che dopo 15 giorni dall'infortunio ho iniziato ad avere un addormentamento alla coscia destra e dopo qualche giorno anche del polpaccio. preoccupato l'ho fatto presente al medico i.n.a.i.l che non lo ha ritenuto importante. mi è sembrata una cosa strana e mi sono rivolto al mio medico di fiducia che subito mi ha prescritto una visita ortopedica. in seguito sono andato dall'ortopedico che mi ha fissato una RMN lombo-sacrale; RMN dorsale. il risultato della risonanza magnetica è stato: "discreti e diffusi aspetti spondilosici. canale spinale di normale ampiezza. minima protrusione di scale postero mediana D5-D6. disidratazione degli ultimi 3 dischi intersomatici lombari. protrusione di scale a largo raggio postero mediana L3-L4. protrusione di scale complessiva L4-L5 con prevalente impegno del forame radicolare destro. protrusione di scale postero mediana-paramediana destra subligamentosa L5-S1." ho portato il referto al medico legale dell'i.n.a.i.l il quale mi ha detto che il risultato della risonanza non era stata una conseguenza dell'incidente che ho avuto sul lavoro ma una patologia che già preesisteva e che proprio per questo anche in via giudiziaria non avrei ottenuto nessuna invalidità. Con tutto ciò il medico legale mi ha prescritto la terapia tensi rachide lombare e laser terapia rachide lombare. Faccio presente di non aver mai sofferto di dolori significativi alla schiena e tanto meno dell'addormentamento della coscia e del polpaccio destro. la mia domanda è se è possibile che ci siano altre terapie migliori di quelle che mi hanno prescritto il medico dell'i.n.a.i.l e se vado incontro ad un intervento chirurgico. vorrei anche sapere se è possibile che l'i.n.a.i.l mi riconosca l'invalidità per la patologia riportata in seguito all'incidente sul lavoro. il mio non è un lavoro leggero, anzi è tutt'altro. lavoro le porte e i pannelli blindati senza l'ausilio di macchine. ringrazio infinitamente già da adesso e spero di ricevere al più presto una riposta dai medici competenti.
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Dr. Maria Assunta Pasquarelli Medico legale 81 3
Gentile utente, e' abbastanza comune che situazioni come la sua, rimaste latenti per anni, si evidenzino in seguito ad un trauma.
Per la terapia, la situazione attuale non e'da intervento chirurgico, bene la riabilitazione ed eventualmente farmaci, dopo aver fatto visionare la RMN all'ortopedico che l'ha prescritta.
Per la situazione Inail: in assenza di patologie preesistenti, i sintomi si risolvono in 2-3 settimane e si puo' riprendere il lavoro; nel suo caso, occorrerra' piu tempo per la risoluzione della sintomatologia e credo che sia quello che correttamente si sta verificando presso il centro inail di sua appartenenza, con la possibilita' di seguire anche un trattamento riabilitativo.
Per l'invalidita': puo' inoltrare richiesta di riconoscimento di invalidita' civile, con apposito certificato del medico curante che elenchera' anche altre eventuali patologie.
Per il lavoro: qualora lei svolga la sua attivita' di saldatore presso azienda, il medico competente della stessa, alla chiusura dell'infortunio, la visitera' per giudicare se lei e' idoneo alla mansione subito o magari ha bisogno ancora di qualche settimana di astensione da lavori pesanti (e' una visita che puo' anche richiedere lei). Presumo che lei possa ritenere ingiusto il mancato riconoscimento di invalidita' da parte dell'inail e per questo ritengo che un buon colloquio diretto con un medico-legale, ma anche presso un Patronato (ove trovera' assistenza gratuita), possa giovare a chiarite tutti gli aspetti della sua situazione.
Spero di esserle stata di qualche aiuto. Buona giornata.

Dr. maria assunta pasquarelli

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dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
cara dottoressa la ringrazio per la sua risposta, non credo che la ditta abbia un medico per farmi visitare,. perchè la ditta ha 6 operai. la mia paura e che la ditta potrebbe licenziarmi perchè non più idoneo,invece con un riconoscimento da parte dell'i.n.ai.l la cosa sarebbe ben diversa,lo so di essere un po insistente ma sono davvero molto preoccupato sia per le patologie che per il lavoro, potrei sapere se l'articolo 41 del codice penale potrebbe aiutarmi, ho riconosce solo l'inabilità temporanea, potrebbe essere che queste ernie si siano scaturite a causa del mio lavoro molto pesante? è un anno che lavoro con questa ditta e molte volte anche per 12 ore al giorno.ringrazio per una sua risposta. P.S ci tenevo a precisare che la diagnosi del medico di turno dell'ospedale sul folio di uscita c'era scritto lombalgia post. traumatica,ma portandola al medico i.n.a.i.l e guardando la denuncia della ditta ha messo la diagnosi lombalgia post-contusiva mi chiedo e corretto? mi scuso per la prolungazione,
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Dr. Maria Assunta Pasquarelli Medico legale 81 3
Gentile utente, non e'un problema se la lombalgia e' stata definita post-traumatica o post-contusiva.
L'art. 41 del codice penale non c'entra nulla.
Per quanto riguarda il lavoro pesante, e' vero, potrebbe inoltrare domanda per riconoscimento sospetta malattia professionale (certificato del medico curante), ma un solo anno di lavoro pesante potrebbe non essere stato sufficiente per procurarle i problemi alla colonna (alleghi se ha lavorato presso altre ditte, sempre con lavori pesanti)- Come vede, e' sempre utile cio' che le consigliavo (colloquio almeno con un medico di un Patronato)
Buona serata
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dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
la ringrazio, e seguirò sicuramente il vostro consiglio, buona serata anche a lei.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
buongiorno dopo una lunga prenotazione, finalmente sono riuscito a farmi visitare dall'ortopedico dell'A.S.P e fargli prendere visione della R.M.N. con la diagnosi di lombosciatalgia dx da discopatia l4-l5 l5-s1 in fase acuta quindi mi a presritto dei cicli di laser- tens- e CHINESI. stamattina stessa sono andato subito dal fisiatra per incominciare i cicli di fisioterapia pero' naturalmente visitandomi e guardando la diagnosi dell'ortopedico, mi dice che posso iniziare subito la terapia di laser- e tens ma che pero' per la chinesi devo aspettare che sia passata la fase acuta. la mia domanda è: e vero che io sto soffrendo molto per il forte dolore e sono mezzo bloccato, ma e mai possibile che ancora dal 15 luglio non riesca a riprendermi e ho sempre questo addormentamento di coscia e polpaccio dx? e perchè la chinesi non si puo fare subito? potrei sapere se ci sono altre terapie più efficaci? prego i dottori competenti di darmi qualche risposta io non ho mai sofferto di schiena tranne dopo il violentissimo trauma che ho subito, anche se dicono che c'era già una preisistenza ma sempre a mia insaputa e poi vi sembra giusto che più o meno ogni 5 giorni quando vado all'i.n.a.i.l mi sento dire che non possono più tenermi in infortunio.come faccio a spiegargli che dopo il laser e la tens devo fare pure la chinesi? si puo mettere in dubbio la terapia di un ortopedico dell'a.s.p? come devo comportarmi con l'i.n.a.i.l?
Ringrazio anticipatamente a chi rispondera' a tutti i miei quesiti.

Cordiali saluti.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
buona sera sono giuseppe vorrei esporre un dubbio che mi tormenta da un pò di tempo nel 1999 ho avuto un infortunio sul lavoro riportando (esiti di lesione del clb dx trattata con ancoraggio al titanio)fin quà tutto normale bè diciamo invece nel 2001 ho avuto un altro infortunio (esiti di lesione del tendine bicipite brachiale dx danno biologico 6%) vorrei sapere dagli esperti se le due lesioni sono simili oppure appartengono a due diversi danni e se appartengono a danni diversi posso fare l'aggravamento per danno biologico?. ringrazio anticipatamente.