Il mio medico la visita

Egregi Dottori, ho richiesto tramite il mio medico la visita per l'invalidità e la Legge 104.
A Luglio 2014 ho tolto un melanoma maligno alla gamba destra II livello di Clark 0,4 mm con successivo allargamento. Effetto controlli dermatologici ogni 6 mesi ed eco addome completo e linfonodi, sono anche in procinto di fare valutazione oncologica più test genetico per melanoma familiare (anche mio padre ha avuto un melanoma e mio nonno paterno è morto di tumore al pancreas).
A Giugno 2018 mi è stata definitivamente diagnosticata la sclerosi multipla di tipo recidivante-remittente. Attualmente permangono parestesie alle mani, con caduta di oggetti, stanchezza fisica, mancanza di equilibrio e cedimento della gamba destra ma non mi è stato definito nessun punteggio EDSS in valutazione neurologica.
Sono in cura psichiatrica, dove mi è stato riconosciuto un disturbo depressivo maggiore (296.23) e un disturbo d'ansia generalizzato (300.02) tutto documentato e sto assumendo Zoloft 50 mg al mattino, Lexotan 3 volte al giorno e alla sera qualche goccia di trittico perché ho disturbi del sonno e mi sveglio sempre stanca oltre ad attacchi di sonnolenza durante la giornata e attacchi di panico sopratutto alla guida.
Sto assumendo anche il Tecfidera da un mese come cura per la SM, che mi sta dando non pochi effetti collaterali che si sommano con i sintomi della malattia stessa.
Vorrei sapere da voi se ho possibilità di raggiungere una buona percentuale di invalidità oltre che la 104, visto considerato che sono una libera professionista infermiera, bloccata dal lavoro da oramai 6 mesi in quanto la forte stanchezza, i problemi alla guida e le forti parestesie alle mani con mancanza di sensibilità e forza mi impediscono di riprendere in mano la mia vita.
Attendo riscontri.
Saluti
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 227 26
Spett.le Utente,
certamente, considerato quanto riferisce, può presentare istanza per il riconoscimento della condizione di invalido civile e, contestualmente, della condizione di handicap, che in linea di massima dovrebbero esserLe riconosciute.
Ciò premesso, la percentuale di invalidità che viene riconosciuta non è mai "buona", perché a mio parere utilizzare un aggettivo simile per qualificare una menomazione sarebbe un controsenso.
Per tale motivo ritengo che sia più corretto parlare di percentuale di invalidità civile "equa" in funzione delle condizioni cliniche dell'interessato e delle minorazioni permanenti che queste comportano, tenuto conto delle terapie effettuabili e delle evntuali possibilità di riabilitazione.
In tale senso, se le infermità sono documentate e valutabili dal punto di vista medico-legale, la Commissione Le dovrebbe riconoscere una percentuale congrua, e successivamente potrà fruire dei benefici eventualmente collegati.
Per quanto attiene alla Legge 104/92, oltre allo stato di salute assume notevole rilievo l'aspetto socio-sanitario, che è correlato alle difficoltà che Lei incontra, a causa delle infermità, nell'ambiente in cui vive, e conseguentemente agli interventi socio-sanitari necessari per attenuare tali difficoltà.
Tenga presente che, nel caso che le Sue condizioni fossero sotto-valutate, può presentare ricorso previa richiesta di accertamento tecnico preventivo al tribunale ordinario competente, sezione lavoro e previdenza, entro 180 giorni dalla notifica del verbale da contestare.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere valutazioni o stime del grado di invalidità]

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