Lavoro per categorie protette

Buongiorno,

mia sorella è seguita dal centro di igiene mentale della mia città. E' stata sfruttata da dei datori di lavoro tramite il csm, con 'borse lavoro', sottopagata per anni. Ora ha 'borse formazione' con un aumento ridicolo. Le viene detto che la finalità è l'assunzione ma viene licenziata finito il periodo di borsa (anche in malo modo) addirittura senza avvisi. Ora è iscritta all'ufficio del lavoro con curriculum che prevede la legge 68 e le hanno fatto fare un colloquio, ma lo stesso ufficio del lavoro le ha detto che sarebbe stato legato al centro quindi al colloquio si è presentata accompagnata da una rsponsabile del centro mentale. Non è discriminazione? Ad un corso dello stesso uffico del lavoro le era stato specificato che nessun datore di lavoro può chiedere o pretendere di sapere il problema che le dà diritto alla categoria protetta. Ma se ai colloqui deve presentarsi con quelli del centro mentale è già scontato che non ha ad esempio una protesi né un problema cardiaco ma un problema mentale, quindi è già penalizzata. Inoltre si tratta di un tirocinio. Se assunta tra 6 mesi sarà nuovamente licenziata per il ricambio con altri. Che datore non lo farebbe se è consentitodalla legge. Ma la legge funziona davvero così anche per le categorie protette? E' peggio degli interinali miei colleghi, almeno loro prendono la mia stessa retribuzione! Grazie
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.6k 226 26
Spett.le Utente,

mi spiace per la situazione, ma questa non è la sede per presentare reclami circa le procedure di collocamento, che tra l'altro non riguardano la Medicina Legale.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere valutazioni o stime del grado di invalidità]