Mio parente invalido può avere accompagnamento?

Salve, mio cugino ha 34 anni e ha una diagnosi neurologica di "Disturbo pervasivo dello sviluppo.
Insufficienza cognitiva moderata residua.
Disturbo del comportamento secondario".
Riceve 290 euro al mese e vive a casa con i genitori anziani.
Ha riconosciuto dalla commissione medica per l'accertamento dell'invalidità civile una "invalidità totale e permanente inabilità lavorativa: 100% ART.
2 E 12 L 118/71.
Disabilità rilevata: distubo schizoide di personalità in trattamento antipsicotico a lungo termine.
Nelle prossime settimana dovrà fare visita di revisione per l'invalidità.
Mio cugino ha problemi a vestirsi da solo, non riesce ad abbottonarsi, ad allacciarsi le scarpe, fare nodi.
A cucinarsi.

Ha fatto domanda 2 mesi fa per l' aggravamento, può ricevere l'accompagnamento?
Basta che fornisca alla commissione medica per l'accompagnamento, oltre a quella che gli dovrà confermare l'invalidità civile, la diagnosi neurologica?
C'è bisogno di dare qualcosa altro?
Se gli dessero l'accompagnamento visto che ovviamente non guida ed è figlio unico con genitori anziani che non guidano, sarebbe soggetto a visite di revisione?
Come le dovrebbe fare se non lo può accompagnare nessuno?
Grazie per le risposte!
[#1]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 227 26
Spett.le Utente,

- In risposta al primo quesito, tenga presente che il criterio per la concessione dell'indennità di accompagnamento all'invalidi è quello di verificare che "non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, abbisognano di un'assistenza continua".
A tale proposito, può leggere quanto riportato al seguente link:
http://www.handylex.org/gun/indennita_accompagnamento_criteri_inps.shtml

- La diagnosi neurologica può essere sufficiente se dalla certificazione (o dal resto della documentazione) si evince che l'invalido rientra nella condizione in questione.

-In caso di visite di revisione, ove l'invalido non fosse nelle condizioni di deambulare autonomamente o di compiere gli atti quotidiani della vita, sarà opportuno che per tale adempimento (oltre che per il resto delle attività quotidiane) venga assistito, e quindi condotto, da un accompagnatore.

Distinti Saluti.
[#2]
dopo
Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
dottore mi scusi ma se non gli concedono l'accompagnamento il mio parente con 290 euro considerando anche l'aumento, che non so quando ci sarà, a circa 600 euro (a proposito ma lui quanto avrà di aumento vivendo con i genitori che hanno entrambi pensione ma sono anziani) come farà a vivere? ed essendo figlio unico avendo entrambi i genitori anziani over 79 e uno dei 2 , il padre,con diverse patologie tra cui quella neurologica (danni al cervello per infarto al cuore) quando cesseranno di vivere i genitori come farà da solo ad alimentarsi, ecc? Non è molto invalidante per l'accompagnamento la diagnosi neurologica "Disturbo pervasivo dello sviluppo.
Insufficienza cognitiva moderata residua. Disturbo schizoide di personalità"
Grazie!
[#3]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 227 26
Spett.le Utente,

le problematiche che riferisce purtroppo riguardano l'assistenza sociale, per cui non ritengo di dover entrare nel merito.
Mi spiego: la valutazione medico-legale tiene conto degli aspetti sanitari dell'invalido, non di quello che succederebbe se non venissero concessi i benefici economici al richiedente, argomento che appunto è di pertinenza degli assistenti sociali.

L'invalidità non viene valutata soltanto attraverso la diagnosi, ma mediante le limitazioni che la diagnosi obiettivamente comporta.

Disitnit Saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
dottore scusi mio cugino nei giorni scorsi ha fatto la visita di revisione per la conferma l'invalidità civile. La commissione composta , mi ha detto mia zia, da 2,3 persone davvero per bene e sensibili ha compreso subito e con grande partecipazione la problematica dei miei zii anziani e di loro figlio adottato invalido mentale.
Il problema è che , dopo aver consegnato la diagnosi neurologica "Disturbo pervasivo dello sviluppo.
Insufficienza cognitiva moderata residua".
Disturbo del comportamento secondario" ,sono andati subito via e si sono dimenticati di chiedere se dovrà essere ancora revisionato (mi sembrerebbe un pò paradossale) e nel caso tra quanto tempo e non hanno fatto cenno, perchè si sono dimenticati anche questo, alla richiesta di accompagnamentoi già avanzata . In base alla diagnosi descritta nei messaggi sopra, crede che gli daranno ancora la revisione o tutto si deciderà alla visita per l'accompagnamento ancora da fissare (a proposito pensa che si farà nello stesso edificio Inps dove ha fatto la visita di revisione?). Chi come e quando decide per la revisione ? Sarà una cosa comulabile con la richiesta ed eventuale accettazione o rifiuto dell'acompagnamento? Pensa che ci sarà un verbale che riceveranno?
Grazie!
[#5]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 227 26
Spett.le Utente,

l'eventuale successiva revisione sarà riportata nel verbale che riceverà l'interessato.
Le revisioni sono stabilite dalla Commissione all'atto della redazione del verbale stesso.
Non è possibile prevedere quanto richiesto nelle altre domande.

Distinti Saluti.
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