Chiarimenti su eventuale intervento chirurgico

Salve!!Sono Marco da Napoli e faccio il calciatore. In seguito ad una risonanza magnetica mi è stata diagnostica una restrizione degli spazi intervertebrali L4-L5 ed L5-S1 ; entrambi protrudono posteriormente improntando il sacco durale.
La scorsa settimana sono stato da un neurochirurgo, il quale, dopo aver visto gli esami fatti, mi ha consigliato l'intervento chirurgico, con il quale in pratica, dovrebbero essermi impiantati dei "distanziatori intervertebrali" per far si che la sofferenza del disco e delle radici nervose improntate dalle mie due protrusioni, possano finalmente cessare.
Mi ha detto che l'intervento non comporta rischi, ma ci ha tenuto a precisare una cosa che mi ha lasciato un pò perplesso: In pratica, rifacendosi al discorso che io gioco a calcio a livello agonistico, mi ha detto che dovendo andare ad intaccare i muscoli che si trovano intorno alle vertebre per l'impianto di questi distanziatori, in pratica, questi potrebbero perdere di elasticità e quindi nonostante l'intervento, potrei avere problemi a livello muscolare appunto, nel riprendere la mia attività agonistica!!
A questo punto volevo avere una maggiore delucidazione su questo dettaglio che mi è poco chiaro!!E possibile questa ipotesi, o magari facendo un'ottima fisioterapia i muscoli della mia schiena tornerebbero come sono adesso??
Ci terrei a non creare un ulteriore problema, per cercare di risolvere quello che, allo stato attuale e dopo 9 mesi di riposo e terapie varie(Ozono-terapia, manipolazioni, massaggi, ginnastica posturale, Fans)non mi consente assolutamente di allenarmi e giocare a calcio!!!
Inoltre volevo sapere, avendo in pratica dolori che si irradiano all' altezza del gluteo(sopratt quando vado in affondo sull'arto destro)e lungo tutta la gamba(detra sempre!) se , con l'impianto di questi distanziatori, i dischi protrusi rientrerebbero immediatamente(non comprimendo piu le radici nervose) e il dolore mi passerebbe subito dopo l'intervento; oppure devo aspettare com.que del tempo affinchè l'intervento raggiunga gli scopi desiderati???
LA DOMANDA FINALE è: RIUSCIRO' A RIPRENDERE LA MIA ATTIVITA' DI CALCIATORE TRANQUILLAMENTE, UNA VOLTA SOTTOPOSTO A QUESTO TIPO DI INTERVENTO???

Spero di ricevere quanto prima una risposta!!
Grazie mille per l'attenzione, Marco
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. sig. Marco,è' importantissimo un'esame clinico-funzionale della colonna vertebrale e degli arti inferiori, una completa valutazione della sua sintomatologia clinica, della deambulazione e dell'assetto statico e dinamico del suo rachide.
Nella sua descrizione parla della sintomatologia solo sotto sforzo, e nei trattamenti eseguiti non ha fatto nella fisiochinesiterapia : nè ionoforesi, nè correnti diadinamiche, nè marconiterapia, presidi terapeutici importanti .
Se non è un'ernia discale o una protrusione " bulging" massiccia e/o marcata, è strano che non si risolva.
Comunque, si rivolga ad un bravo specialista ortopedico della sua città e ad un valido fisiatra, che sia anche esperto in medicina manuale,per eseguire ogni trattamento in maniera completa.
Non si operano le protrusioni discali, se sapesse quante pazienti giovani o meno giovani hanno una protrusione discale lombare? Si tratta chirurgicamente sempre solo l'ernia discale lombare espulsa, spesso ma non sempre, l'ernia discale contenuta entro il leg. longitudinale posteriore. Raramente la protrusione discale.
Se però, sig. Marco,lei dovesse optare adesso o in seguito per un intervento chirurgico, allora le consiglierei di affidarsi al suddetto collega neurochirurgo ma per l'esecuzione dell'intervento chirurgico tradizionale, ma con tecnica microchirurgica, " a minima " ovvero con il massimo rispetto e la più alta salvaguardia dei tessuti e di ogni struttura anatomica, non con la metodica del distrattore o distanziatore con quegli effetti secondari molto pregiudizievoli che le sono stati descritti.
Come diversi atleti, trattati chirurgicamente per ernia
discale lombare, in maniera tradizionale con tecnica microchirurgica, sono ritornati dopo un pò alla loro attività agonistica.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo //Fisiatra

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -