Esito tac rachide cervicale

Buongiorno,
scrivo per conto di mia madre di 61 anni che dopo mesi di dolori alla schiena che le prendono anche gli arti inferiori e superiori con episodi anche di insensibilità ha fatto una tac con questo esito:
stenosi osteofitosica del forame di coniugazione di sinistra a C4-C5.
Minima protusione centrale, lievemente paracentrale destra preforaminale del disco C5-C6.
Barra osteofitosica di modesta entità margino-somatica posteriore C6-C7.
Il medico di base ha consigliato visita con neurochirugo ed ha già prospettato a mia madre la necessità di un intervento chirurgico.
Vorrei chiedere un vostro parere in merito: è necessario l'intervento? che tipo di intervento sarebbe?
Mia madre è molto preoccupata.
Ringrazio anticipatamente per vostra cortese risposta e porgo i miei più distinti saluti.
Laura
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Gentile signora Laura, certamente il riscontro dell'esito della rmn depone per una situazione da intervento chirurgico, ma è doveroso ed indispensabile asssolutamente valutare l'esame clinico-funzionale, e la sintomatologia soggettiva e subiettiva di sua madre e stabilire se necessitano di un intervento chirurgico.
Esegua, consulti da un collega ortopedico e da un Fisiatra, delle cure farmacologiche e fisiochinesiche, ed in ultima analisi, se tutto è inutile ed senza alcun successo, e si impone l'intervento chirurgico, faccia operare sua madre
da un chirurgo ortopedico vertebrale e/o da un neurochirurgo.
Distinti saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo //Fisiatra
Messina

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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Dr. Francesco Zenga Neurochirurgo, Microchirurgo 188 7
Buongiorno,
il quadro radiologico così come enunciato non sembra di particolare preoccupazione. Certo è che il dato radiologico deve essere corredato da un esame neurologico accurato ed eventualmente da ulteriori accertmaenti neurofisiologici (es. elettromiografia). per quanto riguarda l'intervento, nel caso in cui fosse confermata l'ernia discale, si tratta di togliere il disco tra le due vertebre e di sostituirlo o con un disco mobile (protesi) oppure con una cage (una sorta di "ponte") tra le due vertebre.

Dr. Francesco Zenga
Medico Chirurgo - Specialista in Neurochirurgia
Città della Salute e della Scienza di Torino, sedi Molinette e CTO

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Dr. Antonio Colamaria Neurochirurgo 113
Gentile Sig.ra,
l'indicazione e la scelta del tipo di intervento chirurgico da effettuare richiedono sia un attento esame degli esami radiografici e funzionali che una visita accurata della paziente.
Da quello che Lei ha scritto si potrebbe pensare ad una stenosi del canale cervicale. Questa patologia che viene trattata normalmente nel Centro in cui lavoro e con risultati soddisfacenti, può essere affrontata in diversi modi: approccio anteriore con somatectomia e stabilizzazione o per via posteriore con laminoplastica/laminectomia.
Distinti saluti

Dott. Antonio Colamaria
Neurochirurgo
Ospedale Consorziale Policlinico
Piazza Giulio Cesare, 11
70124 - BARI
Tel. 080/5592335 - 334 - 374 - 348/4146343
Fax. 080/5592001
Email: acolamaria@libero.it

Antonio Colamaria - Specialista in Neurochirurgia