Emorragia subaracnoidea cisternale

Buongiorno,nel pomeriggio del 2/6 accusavo improvvisa e violenta cefalea con vomito.Condotto in pronto soccorso ho eseguito una Tac encefalo con riscontro di emorragia subaracnoidea delle cisterne perimesencefaliche,ricoverato sono stato sottoposto ad accertamenti,ANGIOTC ENCEFALO negativa per lesioni aneurismiche,ANGIOGRAFIA CEREBRALE dubbia piccola malformazione artero-venosa cerebellare destra,ANGIORM ed RISONANZA MAGNETICA negativa.Fra tre mesi dovrò effettuare un angiografia cerebrale.
Ho molta paura avendo solo 34 anni,mi preme chiedere due informazioni.
La prima è se questo problema potrebbe ripresentarsi in futuro?
La seconda è se questa malformazione essendosi autodistrutta è ancora presente?
La terza è se il mio stile di vita in futuro dovrà cambiare,sono un operaio turnista,non sono appassionato di sport estremi ma mi diletto a qualche sciata invernale ed a qualche nuotata estiva,come dovrò comportarmi?
Ringrazio anticipatamente quanti potranno aiutarmi
Grazie
[#1]
Attivo dal 2009 al 2010
Neurochirurgo
In alcuni casi, l'emorragia subaracnoidea è "sine materia": ossia, non ha una causa ben precisa (generalmente una malformazione vascolare) riscontrabile all'angiografia cerebrale.

Il "colpevole", in questi casi, è riconosciuto nell'ipertensione arteriosa: se soffre di pressione alta o conduce uno stile di vita che può determinare un picco di ipertensione arteriosa, lo corregga drasticamente.

1. Un'emorragia subaracnoidea "sine materia" è comunque indice di una fragilità vasale (generalmente riscontrabile negli anziami): perciò è possibile che il fenomeno si ripeta, ma può evitarlo "corregendo" l'ipertensione arteriosa come le ho scritto sopra.

Data la delicatezza del problema, è più che opportuno - come le è stato giustamente indicato - ripetere un esame angiografico a distanza, anche in funzione della sua giovane età.

2. E' piuttosto improbabile che un aneurisma rotto si "autodistrugga": l'angiografia cerebrale riuscirebbe comunque ad evidenziarlo.

3. Il suo stile di vita dovrà cambiare nel senso che dovranno essere evitati tutti quei comportamenti (stress o traumatismi) che possono determinare un'ipertensione arteriosa. In questo il suo medico di base potràù esserle d'aiuto.

Cordialmente,

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Dr.Arpino grazie per la celere risposta,mi sono dimenticato di scrivere che dalla relazione clinica di dimissione è indicato che il caso è stato discusso con i colleghi radiologi e che verosimilmente l'emorragia è stata causata dalla rottura di micro-mav cerebellare destra autodistruttasi!
Per ciò che concerne le possibili cause non ho mai sofferto di ipertensione,sono però un soggetto apprensivo!
Grazie
[#3]
Attivo dal 2009 al 2010
Neurochirurgo
Ammetto di non conoscere casi di "autodistruzione" di MAV.

In ogni caso, adotti uno stile di vita che la metta al riparo da picchi ipertensivi (es. evitando stress).

Cordialmente,
[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Vorrei aggiungere un altro particolare,potrebbe magari essere d'aiuto.
Dalle prime analisi l'emorragia non è stata riconosciuta o per meglio dire sospettavano la presenza ma essendo di dimensioni ridotte 1-2 mm hanno dovuto effettuare altri esami.
Esistono farmaci che aiutino a ridurre picchi ipertensivi?
grazie
[#5]
Attivo dal 2009 al 2010
Neurochirurgo
Se non è un soggetto iperteso, in genere sono sufficienti delle misure comportamentali (es. mangiare con poco sale, evitare sforzi eccessivi, evitare fumo, etc).

Credo che il suo medico curante possa darle ogni spiegazione in proposito.

Cordialmente,
[#6]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
piccole Malformazioni Artero-Venose(MAV), a seguito di sanguinamento possono distruggersi "da sole", mentre come giustamente osserva il collega Arpino è difficile che ciò si verifichi per gli aneurismi.
E' possibile invece che sia un piccolo aneurisma che una piccola mav possano non evidenziarsi all'esame angiografico eseguito appena dopo il sanguinamento ed è per questo che dovrà ripetere l'AGF "a freddo".

Una volta esclusa la presenza di tali malformazioni vascolari, si parlerà di emorragia subaracnoidea sine materia, ovvero la cui causa non è stata identificata.

In tal caso, pur se non sarà necessario modificare in modo drastico le abitudini di vita, sarà opportuno instaurare periodici controlli della pressione arteriosa e di tutto ciò che può influire su di essa, come già suggerito dal collega.

Cordialmente
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