Stenosi colonna cervicale

Gentili dottori, Vi ringrazio anticipatamente per le indicazioni che potrete fornirmi, e cioè: Quali sono le strutture sanitarie di eccellenza, a livello nazionale, specializzate per la mia patologia che mi accingo ad illustrarVi:
Ho 66 anni. All'età di 50 anni l'esame RM, eseguito per ipostenia e disestesia del 3°, 4°, e 5° dito della mano dx, riportava: l'esame ha mostrato una stenosi del canale vertebrale da C3 a C7, per ipertrofia delle strutture legamentose e protusioni discali multiple;tutte le protusioni sono contenute dal legamento longitudinale posteriore, senza evidenza di ernie espulse. Tutti i dischi del tratto cervicale medio ed inferiore presentano alterazioni trofiche. La situazione riscontrata determina importante compressione sul sacco durale sullo stesso midollo che risulta deformato.
Da allora ho recuperato al 95% l'uso dei diti della mano dx. Da allora convivo con dolori cervicali e proprio per l'intensificarsi di questi a Gennaio 2007 ho eseguito una nuova RM che presenta il seguente referto:
Segni di marcata spondiloartrosi del rachide cervicale, più accentuata nel tratto C3-C5 ove si apprezza discreta stenosi del canale rachideo più marcata in corrispondenza degli spazi intersomatici. A livello C3-C4 si apprezza protusione discale posteriore paramediana destra associata ad apposizioni spondilosiche somato-marginali. A livello C4-C5 il disco intersomatico mostra discreti segni di discopatia degenerativa; a tal livello si apprezza retrolistesi di grado lieve di C4 su C5. In questo contesto si segnala ernia discale posteriore mediana, in parte calcifica, che impronta la parete ventrale del midollo, lievemente assottigliato; a tale livello si associa focale sfumata iperintensità centromidollare nelle immagini T2*w di significato mielopatico cronico. A livello C6-C7 in un analogo contesto di discopatia degenerativa si apprezza moderata protusione discale posteriore ad ampio raggio. Non segni di processi espansivi endorachidei. In via collaterale si apprezza una lieve riduzione della normale iperintensità di segnale della spongiosa ossea dei corpi vertebrali nelle immagini T1w, probabilmente in relazione a riduzione/sostituzione della componente midollare adiposa. Tale reperto merita valutazione clinica specialistica ematologica e laboratoristica strumentale ( PSA).
Eseguito visite ed esmi ematologici che hanno escluso al momento una discrasia plasmocitaria e anche negativo il dato del PSA.
Recentemente un neurochirurgo mi ha consigliato in via preventiva di sottopormi ad una laminoplastica, ma sto riflettendoci molto seriamente ed ecco anche il motivo per cui mi sono rivolto a Voi. In attesa di un vs. cortese riscontro grazie nuovamente. germano
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Dr. Antonio Colamaria Neurochirurgo 113
Gentile Signore,
mi sembra di capire che la compressione cervicale sia legata alla presenza di ernie discali, ipertrofia ligamentosa ed ad una retrolistesi C4-C5. Per cui probabilmente l'intervento chirurgico più indicato è una decompressione per via anteriore e stabilizzazione.
Distinti saluti

Dott. Antonio Colamaria
Neurochirurgo
Ospedale Consorziale Policlinico
Piazza Giulio Cesare, 11
70124 - BARI
Tel. 080/5592335 - 334 - 374 - 348/4146343
Fax. 080/5592001
Email: acolamaria@libero.it

Antonio Colamaria - Specialista in Neurochirurgia

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