Discopatia e ernia l4-l5

Buongiorno,
Ho 33 anni, sono alto 175 e peso 68 chili. Pratico da sempre con regolarità attività fisica, tra cui molto nuoto e corsa.Dal 1999 ho iniziato ad accusare problemi alla schiena con episodi di "blocco". Una prima RMN ha evidenziato una protrusione lombare all'altezza della vertebra L4-L5. I dolori e i blocchi sono stati sempre meno frequenti grazie ad una costante attività fisica. Nel 2004, a seguito di un episodio particolarmente acuto, ho eseguito una nuova RMN che ha evidenziato la persistenza della protrusione e una leggera diminuzione dello spessore del disco L4-L5 (il colore del disco nella RMN è virato più al grigio scuro). L'ultimo episodio grave si è verificato nel Decembre scorso provocandomi dolori alla coscia sinistra fino al ginocchio. Ipotizzando la compressione del nervo crurale, ho eseguito una nuova RMN il cui referto è:

Non alterazioni di segnale di aspetto patologico dei metameri esaminati.
Allineamento metamerico conservativo.
Si confermano alterazioni degenerative in L4-L5 ove il disco intersomatico è degenerato, ridotto in spessore e si caratterizza per un'ernia mediana-paramediana dx che determina una evidente impronta sul contenuto endoscopale con quadro peggiorato rispetto alla precedente indagine del 04/12/04.
Canale rachideo regolare in ampiezza, in assenza di alterazioni di segnale di aspetto patologico del contenuto endoscopale.

Eventualmente ho anche le immagini della RMN.

A seguito del presente referto mi sono fatto visitare de un neurochirurgo che mi ha consigliato l'operazione per risolvere l'ernia e applicare una protesi (non discoplastica) per risolvere il problema di compressione del disco.
Vorrei sapere se l'operazione è indispensabile, ma soprattutto se è realmente importante procedere con l'applicazione di una protesi "ammortizzante" in grado di supplire al deficit del disco. Vorrei sapere se esistono terapie, oltre alla costanza nell'attività fisica come il nuoto, che possono risolvere la discopatia e permetteri di continuare senza problemi le atività che svolgevo fino a poco tempo fa, e se esiste una remota possibilità di poter tornare nelle condizioni per riprendere l'attività podistica.
Ad oggi accuso la maggior parte dei problemi dopo essere stato seduto, anche su sedia STOKKE, e al mattino dopo essermi alzato dal letto.
A titolo informativo ho acquistato una panca per inversione e ogni giorno faccio 30+30 minuti di inversione a 45/60/90 gradi. A sensazione personale, il quadro sembra migliorare. Non prendo nessun antiinfiammatorio FANS ne cortisonico.
Eventualmente sono disponibile per una visita personale in zona Milano.
Cordiali Saluti.
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Buongiorno a Lei,
è importante la valutazione delle immagini di RNM e la visita dello specialista per poter porre l'indicazione all'intervento e al tipo di tecnica da usare.
Il collega che Le ha consigliato l'intervento, mi sembra di aver capito l'apposizione di una cage o gabbietta, lo ha fatto con in mano dato oggettivi e quindi non v'è da dubitarne.
Potrebbero essere necessari ulteriori accertamenti clinici prima di procedere con l'intervento chirurgico per valutare, per es., se un periodo di FKT (non fatta in casa però) può migliorare i sintomi e dilazionare o, meglio, scongiurare l'intervento che,se indicato e ben eseguito, porta a guarigione nella maggior parte dei casi.

Cordialmente
Dr.Giovanni Migliaccio
Neurochirurgo
Milano
[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la Sua tempestiva ed esauriente risposta.
Al fine di valutare meglio la situazione e avere un parere in più, mi piacerebbe fissare una visita. Posso chiamare ai numeri riportati su questo sito (3356320940)?

Cordiali Saluti
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Si, può farlo. Meglio il cellulare, è meno intasato.