Ernia discale con compressione del midollo seria.

Gentile dottore, sono molto allarmata per la mia salute. Ho 33 anni e soffro, con documentazione medica compravata e riconusciuta percentuale di invalidità del 67%, di diversi problemi di salute: in primis miocardio non compatto è presente una trabeccolatura al ventricolo sinistro con exstrasistole curate con isoptin da 180. Un cardiologo mi ha detto senza mezzi termini che potrei essere soggetta a morte improvvisa. Inoltre, soffro di esofagite, artrosi alla spallle e asma bronchiale. Purtroppo, ora si è unita un problema alla rachide dopo RM con contrasto che evidenzia una rettilleizzazione della lordosi cervicale. Canale rachideo ridotto a C5 e C6 su base degenerativa artrosica. A C4-C5 disco intersomatico ridotto di spessore ed intensità di segnale come per fenomeni disidratativi presenta una protrusione posteriore paramediana sinistra che impronta e riduce lo spazio subaracnoideo anteriore. A C5-C6 disco intersomatico ipointenso in T2 per fenomeni disidratativi presenta una piccola ernia discale posteriore paramediana sinistra che cancella lo spazio subdurale anteriore e impronta comprimendo la superfice ventrale del midollo, nel contasto di una protrusione discale globale sottesa da osteofiti. Si associa ipertrofia dei legamenti gialli. Spondilo artrosi ed artrosi interapofisaria. Formazioni angiomatose a C2,D1 e D5. Di regolare calibro ed intensità di segnale il midollo preso in esame.
Dottore, vorrei sapere se il quadro neurologico della cervicale è grave, cosa devo fare? Operarmi? Ho tanta paura anche perchè come ripeto ho seri problemi cardiaci. Inoltre, posso chiedere l'aggravamento per l'invalidità? Grazie per la risposta e cordiali saluti.
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Dr. Filippo Maria Polli Medico Chirurgo 20 1
Gent.le sig.ra,

il referto della RM evidenzia un quadro di spondilodiscoartrosi cervicale. La degenerazione artrosica coinvolge prevalentemente il livello C5-C6 e più lievemente C4-C5.

La formazione di osteofiti, le alterazioni anatomiche dei dischi e dei legamenti si sviluppano lentamente e, sempre lentamente, possono portare ad una progressiva stenosi del canale vertebrale (riduzione dello spazio a disposizione del midollo spinale e delle radici nervose).
In caso di compressione del midollo, il paziente puo', in un primo tempo, non presentare deficit neurologici (che solo un medico puo' indagare con precisione).

E' consigliabile che si faccia visitare da uno specialista che, in base alla visita e alle immagini radiologiche, potrà fornirle l'indicazione o meno all'intervento chirurgico.
Quando coesistono altre patologie (cardiaca nel suo caso), i vari specialisti procedono ad una valutazione del rischio chirurgico complessivo. Alla luce dell'eventuale indicazione chirurgica, il suo cardiologo (ed eventualmente un anestesista) potrà quindi illustrarle il rischio chirurgico connesso al suo problema cardiologico.

L'eventuale revisione dell'invalidità non credo possa prescindere dall'esito della visita specialistica.

Cordialmente

Dr. Filippo Maria Polli