Lombosciatalgia

Buon giorno, mi chiamo Simone ho 39 anni, statura 1,92 peso 76kg circa. Ho da tempo forti dolori che vanno dalla parte bassa della schiena fino alla ginocchia sx, spesso trascino la gamba, invece nella parte destra ,a determinati moviment,i avverto come delle scosse elettriche che arrivano fino alla caviglia e dei crampi frequenti al piede dx. Inoltre quando mi curvo in avanti ogni tanto ho uno scrocchio delle ossa alla zona lombare, inoltre la non riesco a dormire dal dolore dorsale. Ho eseguito una rm dove mi dicono che:
Alterati nel segnale e ridotti di spessore i dischi intersomatici d12-l1,l1-l2,l2,l3, e in l5-s1 in rapporto a processo degenarativo disidrativo. In d12-l1 il disco posteriormente protrude ad ampio raggio e mostra piccola ernia mediana che impronta il sacco durale.
In l1-l2 il disco protrude posteriormente ad ampio raggio e contatta il sacco durale.
ln l2-l3 il disco prrotrude ad ampio raggio e contatta il sacco durale
In l5-s1 il disco protrude ad ampio raggio, impegna i forami di coniugazione mostra
ernia pre-intraforaminale sinistra. A tale livello si associa lisi istmica bilaterale di l5
con listesi anteriore di l5 su s1 per 9mm che assieme alla patologia discale contribuisce ad improntare le strutture nervose contigue.
Ridotti in ampiezza i forami di coniugazione bilateralmente in l5 s1 in relazione alla listesi sopradescritta.
Inoltre l'elettromiografia conferma alterazioni neurogene a livello l5, prevalenti a sx.
La rx con proiezioni dinamiche lombosacrale dice:
Minima rettilineizzazione del rachide lombare.
Anterolistesi di l5 su s1 per circa 6mm
Non significative patologia scoliotiche
non patologici scivolamenti flesso estensori dei metameri esaminati.
ho eseguito anche una risonanza cervicale e dorsale che mi piacerebbe discutere con voi in seguito.
Vi ringrazio in anticipo e buona giornata
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398 77
Egr. signor Simone,
Le discussioni cliniche non si fanno a rate perchè un soggetto va inquadrato nel modo più completo al fine di giungere a una diagnosi.
E a questa si giunge innanzi tutto visitando il paziente e poi visionando gli esami effettuati ed eventualmente prescrivendone ulteriori.

Detto questo, pur nei limiti della consulenza a distanza, credo che i Suoi sintomi possano essere riferibili a quanto si è evidenziato alla RM lombosacrale, ovvero alla spondilolistesi.

Per poter dare un giudizio terapeutico e cioè se si deve agire conservativamente (fisiochinesiterapia) oppure eseguire l'intervento chirurgico è necessario, come Le dicevo, l'esame clinico accurato.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, Le invio cordiali saluti
[#2]
dopo
Utente
Utente
Dr. Migliaccio la ringrazio per la sua disponibilità
Approfitto per porle in esame anche le ultime rm fatte.
rm rachide cervicale.
Si apprezzano alterazioni artrosiche di modesto grado con sviluppo di limitate reazioni osteofitarie somtomarginali, ma senza focali modificazioni strutturali e di segnale con significato patologico evolutivo dei metameri esaminati.
Regolare l'allineamento dei somi vertebrali.
Nei limiti l'ampiezza del canale midollare.
Segni di disidratazione e degenerazione dei dischi intersomatici compresi nel tratto c4-c7 che appaiono variamente ridotti di spessore.
In c4-c5 e c5-c6 si rilevano delle modeste protrusioni discali mediane che determinano delle lievi impronte sul profilo anteriore del sacco durale.
In c6-c7 si apprezza un'ernia discale paramediana dx parzialmente espulsa e migrata in basso che inpronta il sacco durale ed occupa parte del recesso antero-laterale del canale midollare.
Non alterazioni del decorso , dei diametri e del segnale del midollo spinale visualizzato

Rm. rachide dorsale.
Assenza di significative deviazioni dell'asse del rachide sui piani coronale e sagittale.
Non si evidenziano alterazioni morfologiche, strutturali e di segnale con significato patologico evolutivo dei metameri esaminati.
Nei limiti l'ampiezza dello speco vertebrale.
Segni di disidratazione e degenerazione dei dischi intersomatici compresi nel tratto d9-d12 che appaiono variamente ridotti di spessore.
In d10-d11 si apprezza una protrusione discale preforaminale dx che riduce l'ampiezza del recesso antero-laterale del canale midollare.
In d12-l1 si apprezza una protrusione discale mediana, sottolegamentosa, che impronta modicamente la superfice ventrale del sacco durale.
Normali per spessore ed intensità di segnale i restanti dischi intersomatici dorsali.
Regolari le dimensioni, il decorso ed il segnale del midollo spinale dorsale.
Questi sono tutti gli esami da me effettuati.
Dimenticavo ho fatto una cura per 3gg con bentelan da 4 e poi 3 ggcon bentelan da 1,5 o sospeso un giorno e poi di nuovo 1gg con bentelan da 1.5 senza alcun risultato. L'unico sollievo momentaneo che mi permette di dormire e andare al lavoro e il voltfast, ma passato l'effetto sono punto a capo.
Grazie ancora per la Sua gentilezza.
In attesa di una sua risposta le auguro una buona domenica.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398 77
Come Le dicevo, per poter fare diagnosi e quindi indicare una terapia è necessario lo studio del paziente direttamente.
Infatti è solo dall'esame clinico che può scaturire la diagnosi.
Lei si è sottoposto alla RM di tutta la colonna vertebrale inutilmente o comunque chi gliel'ha prescritta l'ha fatto a casaccio e non in base a elementi clinici, cioè sintomi soggettivi e quelli che eventualmente emergono dalla accurata visita.

Infatti non tutto ciò che il radiologo,giustamente, descrive ha significato patologico e quindi da curare perchè da curare è il paziente e non la lastra radiografica.

Le può essere utile dare una lettura qui:

https://www.medicitalia.it/blog/neurochirurgia/3959-rm-e-tc-non-sono-sfere-di-cristallo.html
[#4]
dopo
Utente
Utente
Salve di nuovo.
Ho consultato due specialisti in ortopedia che anche se non operavano direttamente mi consigliavano vivamente l'intervento chirurgico, in quanto secondo loro la terapia conservativa era solo un ritardare dell'intervento e che la soluzione ai continui dolori lombari e alle gambe si trovava nella stabilizzazione. In seguito ho consultato un neurochirurgo, che dopo aver preso nota degli esami eseguiti e dello stato di dolore in cui mi trovo, opta per due soluzioni, una conservativa, ovvero un ciclo di blocchi antalgici uniti a fisiochinesiterapia, mentre la seconda per la stabilizzazione. Mi spiega poi, che l'intervento risolverebbe il problema in modo definitivo e che invece la terapia conservativa potrebbe non dare i risultati sperati e che sarebbe in seguito necessari la stabilizzazione. Detto questo mi lascia decidere, poichè una listesi si 2°grado non ha l'urgenza di essere stabilizzata immediatamente, ma che comunque va periodicamente contrattata per verificare l'evolversi della situazione. Io indeciso chiedo in situazioni come questa cosa si fa solitamente. La risposta è dipende dai casi, dal tipo di dolore, da quanto si sopporta il dolore e mi dice di aver stabilizzato anche listesi meno importanti della mia su pazzienti avevano continuo dolore.
Mi può aiutare a trovare la miglior soluzione.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398 77
Egr. signor Simone,
come posso io a distanza indicarLe la miglior soluzione?
Dandogliene una qui, significherebbe aver fatto la diagnosi, ma le diagnosi a distanza, oltre che praticamente impossibili, seppur a volte intuibili, sono deontologicamente scorrette e punibili penalmente per il reato di falso ideologico.

Senza l'esame clinico non posso suggerirLe né di aspettare né di farsi operare, ma Le posso dire che una indicazione terapeutica (medica o chirurgica) la deve decidere il medico e non lasciarla alla discrezione del paziente.
Chiunque,però, può rifiutare una terapia e nessuno può costringere alcuno a sottoporsi ad essa, salvo casi eccezionali in cui lo si costringe con il TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio), ma non è certo questo il Suo caso.

Cordialità
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dopo
Utente
Utente
Buon giorno.
Ho consultato un secondo specialista nella mia zona Perugia. Dopo una visita ed aver visionato gli esami fatti è arrivato alla conclusione di intervento chirurgico, escludendo la terapia conservativa.

La diagnosi è:

Sciatalgia sx e a dx con dolori crampiformi. Ipostenia più marcata la mattina al risveglio. Dorsalgie associate a radicolopatie algiche. Lasegue minimo a sx. Wasserman Negativo. Rot Lieve dolorabilità lombare associata a scoliosi dorsolombare. Rot accentuati.
E' indicato intervento di artrodesi circonferenzale l5-s1 con correzione de disallineamento.

Mi spiegava inoltre la necessità in stabilizzare la colonna non tanto perchè sarebbe degenerata ma in quanto la vertebra mobile potrebbe fare una fusione con quella vicina (e saldarsi in posizione non corretta).
Indica nella diagnosi inoltre, avendone le capacità, un intervento nininvasivo percutaneo.
Mi potrebbe dire se con l'intrevento minivasivo si ottengono gli stessi risultati dell'intervento tradizionale e quali vantaggi comporta?
Viti e barre in titanio posso dare allergie o causare rigetto?
Quali accortezze dovrei chiedere al medico e eseguirà l'intervento?

La ringrazio ancora per i consigli. Le auguro un Buon Natale e Felice Anno Nuovo
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398 77
Non posso esprimere alcun giudizio sulla indicazione all'intervento senza la visita diretta, per cui mi limito a rispondere su quel che mi è possibile a distanza.
Gli strumenti per l'artrodesi non causano nè allergie nè rigetto, a meno che Lei non sia allergico ai metalli.
La tecnica mininvasiva percutanea ha gli stessi risultati di quella a cielo aperto, se indicata.
Quali accortezze chiedere al medico? Mentre opera di non distrarsi per guardare la ferrista!! (^_____^)

Cordialmente

L'allergia è una reazione immunitaria eccessiva di fronte a una sostanza (allergene) innocua per molti. Gli allergeni più frequenti e le forme di allergie.

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