Un nuovo intervento cosi' invasivo

Buongiorno,
ho 34 anni e nel 2002 sono stato operato a Roma per la rimozione due voluminose ernie a livello L4 - L5 e L5 - S1. Per tre anni sono stato benissimo e avevo ripreso anche l'attivita' sportiva (podismo). Poi nel 2005 sono tornati i dolori e la RM ha evidenziato una recidiva. Pero' fino a qualche mese tra alti e bassi fa ero riuscito a gestire il problema cercando di affrontare i momenti piu' dolorosi con Celebrex e Sirdalud e con un bustino ortopedico anche ditero consiglio di un neurochirurgo.
Ora sto facendo ginnastica posturale ma purtroppo la situazione sta peggiorando. Soprattutto la mattina ho forti dolori e blocchi alla regione lombare nonche' fastidi (dolori, formicolii) alla coscia, al polpaccio, al piede e alla natica sinistra verso l'alto. Inoltre ho dolori anche ai fianchi. Ho fatto un'altra RM che ha evidenziato "a livello L4 - L5 in zona paramediana sinistra si osserva materiale simildiscale che esercita una discreta compressione sul sacco durale, canale vertebrale di ampiezza nei limiti". Inoltre e' stata evidenziata una fibrosi cicatriziale.
Il fisioterapista mi sconsiglia di operarmi nuovamente mentre i tre neurochirurghi che mi hanno visitato hanno detto cose diverse: uno ha detto che mi devo operare il prima possibile per evitare possibili danni neurologici, un latro ha detto che mi devo operare ma senza urgenza ed un altro mi ha detto che posso ancora gestire la situazione con i medicinali (per i periodi acuti) e la ginnastica posturale per il lungo periodo.
Sono abbastanza confuso. Vorrei risolvere una volta per tutte ma vorrei anche evitare un nuovo intervento cosi' invasivo.
Che fare?
Grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
l'unica cosa che posso, con certezza, consigliarLe ora è di dire al Suo Fisioterapista di non sbilanciarsi in diagnosi e tanto meno in terapie di cui non ha assolutamente competenza.
Detto questo la valutazione e decisione su quale terapia effettuare nel Suo caso la si può prendere solo dopo una accurata visita specialistica e valutando gli esami effettuati e la documentazione clinica in Suo possesso.
In ogni caso se la soluzione dovesse essere solo l'intervento, esso andrà effettuato poichè non vi sarebbero alternative.

Cordialmente
[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio dott. Migliaccio,
la ringrazio per la sua cortese risposta. Mi chiedo se un altro intervento non possa creare un ulteriore problema a livello cicatriziale. O meglio secondo la sua opinione un bravo neurochirurgo e' in grado di rimuovere il tessuto cicatriziale gia' formatosi ed evitare che se ne formi di nuovo. Opuure e' inevitabile?
Grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
La causa di formazioni cicatriziale non dipende certo dalla bravura dell'operatore.
Ogni insulto traumatico all'organismo umano innesca il meccanismo della riparazione cicatriziale.
Ha fatto mai caso che , per es., tagliandosi leggermente con un coltello, dopo la ferita si rimargina da sola? ebbene quello è un processo di cicatrizzazione.
Nel caso di interventi su strutture nervose come quelle lombari, non sempre la causa sono le cicatrici sviluppatesi, e per questo sono necessari approfondimenti diagnostici e clinici per capire quanto esse possano incidere e poi agire di conseguenza.
Cordialità
[#4]
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Nel settembre 2008 ho avuto un'ennesimo evento doloroso molto forte. La RMN ha evidenziato una ernia a livello L4 - L5 sinistra e l'elettromiografia ha evidenziato segni di denervazione a livello dell'EPA e del tibiale anteriore sinistro. Impaurito ho deciso din non operarmi, ma sdopo un anno di ginnastica passiva e poi di nuoto devo dire che la situazione si e' stabilizzata. Solo che continuo a sentire saltuariamente una strana sensazione al piede sinistro (come se inciampassi) ed inoltre sento spesso formicolii e strane sensazione a livello di alcune dite del piede suinistro e deklla caviglia,. Inoltre non posso permettermi alcun lusso (se ad. es. forzo un poco al nuoto o se sforzo un poco la schina o la gamba tornano i dolori come una settimana fa).

Ritiene che un'operazione potrebbe essere risolutiva oppure potrei andare incopntro a guai peggiori?
In poche parole e' meglio andare avanti tra alti e bassi in questa situazione o cercare di risolvere una volta per tutte?

Grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. Signore,
se è presente una recidiva e la sensazione di "inciampare" non è solo una sensazione, ma è reale in quanto c'è una debolezza muscolare, è possibile che l'intervento sia necessario.
Credo che Lei abbia fatto passare già molto tempo e pertanto il recupero della forza al piede può non verificarsi, ma quanto meno, operando, il deficit muscolare non dovrebbe peggiorare.

Cordialmente
[#7]
dopo
Utente
Utente
Egregio dottore,
grazie.
Un nuovo intervento in microdiscectomia comporta rischi di instabilità vertebrale?
Come mai le sensazioni di debolezza al piede vanno e vengono? (vi sono giorni che cammino e faccio le scale benissimo e giorni in cui quando ho mal di schiena tendo a cercare l'appoggio con il piede sinistro).
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Caro Signore,

Un eventuale nuovo intervento sarà necessario, come Le dicevo, per evitare l'aggravarsi del deficit, ma dovrei visitarLa per rispondere in modo esauriente alle Sue domande.
Anche il problema della instabilità vertebrale va valutato direttamente.

Buona notte