Parestesia spe post anestesia spinale

Buongiorno Dottori,
vi ringrazio anticipatamente per le risposte che giungeranno.
Vi scrivo, nonostante le visite e terapie in atto per qualce eventuale chiarimento soprattutto riguardo alle eventuali e rare coneseuenze rispetto alla anestesia spinale. Partiamo con ordine dandovi qualche informazione sulla mia colonna: circa 10 anni fa ho avuto un episodio di dolora lombare dx seguito da dolore sciatico che coinvolgeva natica,,coscia, cavo publiteo esterno e meta polpaccio dx. Il dolore era forte ma comunque mi permetteva di poter lavorare con qualche antidolorifico (parrucchiera). Dopo 2 visite da differenti ortopedici con prescrizione di orudis punture l'uno e muscoril punture l'altro, senza avere nessun risulato, scettica mi sono decisa ad andare da un osteopata posturologo dal quale mi passò il dolore nella prima seduta andai altre 2 sedute risolvendo il dolore e cominciando a da ducarmi usando meglio la schiena flettendo le gambe per sollevare pesi ed altra accoratezze. Ovviamente feci anche rx colonna dalla con risulato di avere disco schiacciato L5-S1. Da allora sono andata regolarmente una volta l'anno per controllare la postura. Non ho più avuto episodi forti di mal dischiena se nn saltuariamnete forse una volta l'anno ma per eccesivo affaticamento. Ho ricominciato a sentire un pò dolorante il nervo sciatico specialmente nel cavo publiteo negli ultimi 2 anni dopo avwer cambiato lavoro passandi circa 4 ore in macchina al giorno. Veniamo ad oggi, mi sembrava doverosa un'anamnesi della colonna parche è stata sottoposta ad anestesia spinale per inetrvento di alloplastica. Di seguito riporto la lettera di dimissioni e referti di esami successivi:
ACCERTAMENTI ESEGUITI:
-ematichimica nei limiti
-e.c.g. bradicardia sinusale
INTEVENTO 29-05-2008 aloplastica sec Kugel (rete 11x8)
Decorso: chirurgucamente regolare.
La paziente ha manifestato deficit sensitivo motorio nel territorio dello spe. Pertanto è stata sottoposta a controllo anestesiologico (sommonistrato 1 gr di solumedrol) e data la persistenza della sintomatologia a controllo neurologico e fisiatrico. Durante la degenza e stata effetuata somministrazione di vit b12i.m. e inizio di fisioterapia (mi hanno insegnatio camminare con le stampelle).
VIsita neurologica:la paziente riferisce difficoltà alla flessoestensione del piede dx. Riferita in passato lombosciatalgia dx EON:Mingazzini ben tenuto arti sup ed inf, flessione del ginocchio nella norma.Deficit alla flessoesensione ad alla rotazione esterna de piede dx. Apertura del piede a ventaglio possibile. Flessione ed estensione delle dita possibile. ROT presenti i rotulei ed achillei: Sensibilità: deficit sul dorso del piede e in regione laterale interna.Possibile deficit nel territorio radicolra edi L5 con sofferenza del peroneo comune vit BE e riabilitazione con molla di Codeville.
Visita fisiatrica: La pazinete riferisce difficoltà nella demabulazione
e nella flessoestesione del piede dx circa 10 anni fa lombosciatalgia trattata con osteopatia :All'EO difficoltà di dembulazione per defict dorsiflessione piede dx. Inizia trattamento riabilitativo. Si consiglia anche uso di molla do codeville e programmare RMNlombosacrale e EMg arti inferiori.
20-06-08 Ferita ben chiusa. Parete a tenuta. Dolora laal pressione del tubercolo pubico in relazione alla difficolta della dembulazione


13-06-2008 RMN COLONNA LOMBOSACRALE
Esame eseguito con sequenza turbo spin eco T1-T2 mediante sezioni sagittiali e assiali a 4 e 3mm di spessore.
E visualizzabile il distretti di rachide compreso tra lo spazio intersomatico D10-D11 e il sacro.
Regolare allineamento dei metameri vertebrali. Normale ampiezza del canle spinale osseo. Iniziali note spondilosiche in corrispondenza delle ultimwe vertebre dorsali dov e si osservano appuntimenti osteofitici degli spigoli somatici anteriori. A livello L4-L5 si evidenzia minima protusione discale parameridiana-intraforaminale sx. A livello L5-S1 si segnala piccola componente osteo-discale extraforaminale dx che entra in contatto con la radice L5. Normoconformati i dischi intersomatici nel restante ambito. Normale il cono midollare a la regione della cauda. Piccolo angioma vertebrale nell'esioma dx di L5.

18-06-2008 EMG ARTI INFERIORI
Ridotta L'ampiezza del sap del surale ds specie rispetto al controlaterale.
Netta riduzione dell'ampiezza del MAP del n peroneo profondo ds.
Assente il SAP del peroneo superficiale ds.
Nella norma i restanti parametri di conduzione nervosa sensitiva e motoria valutati.
Marcati segni di sofferenza neurogena in assenza di attività di denervazione in fase attiva nei muscoli tibiale ant e peroneo profondo ds normale l'attività eletrica nei restanti miscoli esaminati.
L'esame puo essere indicativo di una sofferenza dello n spe ds.
Visto il berev intervallo in tempo intercorso si consiglia contollo tra 3 settimane per precisare il alivello del danno.

Ecco a seguito di questi esami sono andata dal fisiatra dietro consiglio del chirurgo il quale dopo la visita cosiglia: ciclo di reiducazione motoria e di rieucazione del cammino+ ciclo di elettroterapia stimolante TA-EPA-ECD-peronei dx.
Il referto è stato: porta molla di codeville. Senza ortesi cannino con caduta completa del piede e necssità di iperflessione dell'anca e del ginocchio per avanzare l'arto. Localmente ipostesia tattile e dolorifica alla faccia esterna del terzo inferiore della gamba dx, al bordo esterno del piede e alle dita 2° al 5°. Defic totale di attivazione motoria dell'EPA, ECD e peronei,issotenia con M2-3 del TA. Articolarità conservata alla tbt con dolore ++ alla supinazione a livello del comparto esterno.
Test funzionali: lassegue-a dx, neri deb +.

Ora ho iniziato la fisioterapia e sono in attesa della prossima EMG. Non è scritto da nessuna parte che il dolore alla supiazione è dovuto ad una storta presa in presenza di infermiera la notte dell'intervento e mai considerata, pertanto ora la dembulazione continua con una stampella per nn caricare la caviglia dx e favirira la disinfiammzione.

Spero di essre stata esaudiente e mi piacerebbe avere risposta sulla causa di tutto ciò par il mio quadro clinico della colonna ma soprattutto pe evntuali rare conesguenze della anestasia spinale per la quale ho ripetuto sia in fase di vista pre operatoria sia in sala opertoria all'anestesista che avrei prefrito una totale.
In sala Per la scelta della quantità di anestetico c'è stat un bel dialogo tra anestsita e assistente e ahnno deciso alla fine pre 14 ml(peso 55kl e sono alta 1,60). L'assistente segue la spinale con difficolta sia ll'ingresso del primo ago, con il quale non riusciva a superare il disco intervertrbarale, che l'inserimento del secondo ago con parecchio dolore accusato da parte mia. Quando sono stata girata supina l'anestetico è arrivato fino sopra il seno sotto il collo. Esperinaza devo dire davvero poco piacevole.
Ovviamente la cosa che mi preme di più è sapere se esiste un totale recupero del movimento del piede.

Vi ringrazio molto



[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Cara signora,
dalle notizie, pur dettagliate, che ci fornisce non è chiaro come, a seguito dell'intervento da Lei subito, si possa esser verificata una paralisi dello SPE.
Anche volendo presupporre che tale deficit si sia vericato a seguito di una lesione della radice lombare che dà origine allo SPE, per lesione ad opera dell'ago spinale, sembre una ipotesi un po' azzardata seppur possibile.
E' necessario esaminare con attenzione tutta la documentazione clinica per poter chiarire i dubbi.
Cordialmente
[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dott. Migliaccio,
apprendo anche da Lei che nn è chiaro il "come" della paralisi, detto ciò come sarà possibilie farLe esaminare meglio la documentazione clinica?

Cordiali Saluti
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Può telefonare ai numeri (meglio il cellulare) che trova cliccando sul mio nome qui in alto a sinistra.

Cordialmente
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