Ernia discale l5-s1

Egregi dottori,

Scrivo per parlare della mia esperienza e per chiedere un consulto. Per 5 anni sono stato affetto da un'ernia discale in oggetto con un dolore continuo alle gambe durante tutta la gornata che mi ha reso inabile quasi a qualsiasi attività fisica. Mi sono reso conto di quanto sia difficile curare questa patologia: sono stato in cura da medici di ogni tipo consigliatimi dal medico di famiglia: fisiatri, neurologi, ortopedici neurochirurgi, una montagna di esami: diverse risonanze, perchè ognuno voleva quella aggiornata, elettromiografia, ecocolordopler, baropodometria, rx. Plantari, farmaci e integratori alimentari: voltaren muscoril, algix acido alfa-lipoico, gabapentina. Ho speso una montagna di soldi, e soprattutto salute senza venire a capo della faccenda. Ero convinto di sottopormi ad intervento chirurgico. Ma tutti lo sconsigliavano in quanto rischioso e non adatto al mio caso in quanto si trattava a loro dire solo di una piccola protrusione. Ho consultato un neurochirurgo che ha curato con successo un mio amico per qualcosa di ben più grave ha osservato, sulla stessa risonanza,una grossa ernia mediana destra, a altri interpretata come piccola protrusione e consigliato un urgente intervento chirurgico. L'intervento di microdiscectomia è andato bene e l'ernia era addirittura più grande di quanto sembrava. La radice nervosa era così compromessa che secondo il medico rischiavo la paralisi. Io non me ne intendo di ernie ma era grossa quanto una noce!! Devo dire l'intervento era ben diverso da quanto mi si prospettava da altri: non ho avuto nessun dolore post-operatorio, una convalescenza molto facile e felice. E non capisco perchè tutti lo sconsigliano. Per me è stata davvero una passeggiata.
A distanza di quasi un mese dall' intervento ho ancora dolori lombari, il medico afferma che trattasi della normalità in quanto le vertebre sono in artrosi, e che ci vorrà un pò di tempo per tornare alla normalità. Ma di tanto in tanto ho dolori alla gamba sinistra. Sia il referto che l'interpretazione del medico parlavano di ernia destra, che interessava entrambe le gambe in quanto mediana.
La domanda che io mi pongo è la seguente. é possibile un falso negativo, ossia che le immagini della risonanza possano aver tratto in inganno il medico e aver mascherato una ernia è in realtà bilaterale, e che sia stata trascurata l'ernia sinistra? il mio incubo è che sia stato tralasciato un pezzo mi rendo conto di essere ansioso, ma dopo tutto questo tragico calvario penso che sia normale. Cosa potrei fare per togliermi ogni dubbio? Dovrei tornare tra 20 giorni dal neurochirurgo che mi ha operato con un RX del rachide e del bacino per vedere se la colonna vertebrale si è sistemata in maniera simmetrica o asimmetrica. Sarebbe necessaria una ulteriore risonanza per mettermi l'anima in pace?? oppure è prematura una nuova risonanza subito dopo l'intervento chirurgico?

Grazie in anticipo per la vostra attenzione
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. Signore,

se Lei sta bene dopo l'intervento, di che si preoccupa?
Il disco è uno solo ed ernia (erniare=fuoriuscire) in posizione mediana oppure verso destra o verso sinistra.
La rimozione del disco erniato la si effettua solitamente con accesso chirurgico dal lato del dolore irradiato a una gamba e comunque la porzione erniata viene asportata.
Quindi non esiste un'ernia destra e un 'ernia sinistra, ma solo un'ernia che può dare sintomi o a dx o a sinistra o anche in entrambe i lati.

Una lombalgia a distanza di un mese può essere ancora accettabile e può essere trattata con terapia fisiokinesica.
Il perdurare di essa in modo consistente, porrà una nuova valutazione per eventuali ulteriori trattamenti.

Perchè altri Le sconsigliavano l'intervento non glielo so dire, ma spesso non sono medici oppure medici che non hanno esperienza di tale chirurgia e patologia.
E' pur vero che esistono alle immagini di TC e di RM i falsi positivi o i falsi negativi, ma proprio per questo quando si pone l'indicazione chirurgica questa deve scaturire dopo un accurato esame clinico specialistico.

Perchè secondo Lei deve sottoporsi a un RX del bacino e della colonna? Perchè la colonna dovrebbe essere "asimmetrica" ?
Intanto non si tratterebbe di una asimmetria, ma eventualmente di una postura acquisita negli anni con atteggiamento della colonna lombare in scoliosi antalgica, ovvero, in poche parole, una posizione involontaria per contrastare il dolore che Le procurava l'ernia del disco.

Se così è, basta un breve ciclo di fisioterapia per far riprendere la normale curvatura della colonna e quindi una postura normale.

Comunque, andando al controllo dal collega, gliene parli.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio dottor Migliaccio,

Mi preoccupo, come è evidente nel messaggio precedente, per i dolori di schiena e all'arto inferiore sinistro, e poichè sono stato operato dal lato destro, e il mio timore è che l'ernia fosse stata bilaterale invece sono stato operato solo dal lato destro.

Purtroppo anche 2 neurochirurgi precedenti mi hanno sconsigliato l'intervento, pur lavorando in sala operatorie di cliniche e pur essendo noti "specializzati" in interventi alla colonna vertebrale, ma non erano molto capaci. Uno di questi mi ha visitato in visita privata in OSPEDALE, quindi devo dedurre che né albo dei medici né controllano se uno è effettivamente un medico.

Il medico che mi ha operato ha richiesto, a distanza di un mese e mezzo da intervento, Rx del rachide e della colonna, per stabilire se devo fare correttiva o no.

Qualora dovesse esserci un disco erniato che non è stato osservato, io sono pronto ad un nuovo intervento chirurgico, perchè voglio tornare ad una vita normale (corsa, palestra, camminare normalmente) e non sono più disposto ad accettare cure paliative con le quali sono stato ingannato e dissanguato in questi lunghi 5 anni.

quindi la mia domanda è la seguente:anche se mi sono operato un mese fa, posso fare una risonanza per scongiurare il fatto che sia stata ignorata un'ernia dal lato sinistro? oppure è sconsigliato farla troppo a ridosso dell'intervento chirurgico? oppure per scongiurare questo mio timore ci sono esami più idonei?

Cordialità
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Deve sentire il Suo medico. Certamente una RM può chiarire se si tratta di una recidiva o di esiti cicatriziali il cui trattamento evventuale, va valutato personalmente dallo specialista.
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