Intervento per instabilità vertebrale

Buonasera, a mia suocera di 65 anni è stato consigliato un intervento chirurgico per instabilità vertebrale. Questa la sua RM rachide cervicale, eseguito con sistema aperto a bassa intensità di campo magnetico (0.4 testa): il segmento rachide ha perso la fisiologia lordosi per assumere andamento rettilineo, con lieve tendenza ad inversione cifotica fulcro nel tratto medio. Da C3 C4 a C6 C7 sono apprezzabili alterazioni degenerative di scali che si associano a modificazioni spondilosiche e uncoartrosiche. Diffusa Iperintensità dei corpi vertebrali nelle sequenze T1 pesate in relazione a osteoporosi. Piccola protusione discale posteriore mediana e paramediana dx in C4-C5. Scivolamento posteriore di C5 su C6 per pochi mm con associata protusione discale posteriore ad ampio raggio che impronta la faccia anteriore del sacco durare in sede mediana paramediana. In C6 C7 minimo scivolamento anteriore di C6 su C7 per pochi mm con modesta protusione discale posteriore ad ampio raggio che impronta la faccia anteriore del sacco durale. Normali diametri saggittali del canale e sacco durale. Regolare la morfologia del midollo e spazi subaracnoidei perimidollari. Nessuna altra alterazione. Cosa ne pensate? Grazie in anticipo per la disponibilità ed il servizio offerto.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398 77
Gentile signora,
pur nei limiti della consulenza on-line, credo che l'indicazione a intervenire chirurgicamente sia condivisibile.
E' però anche vero che prima di intervenire, sarà essenziale un accurato esame clinico per valutare se i sintomi accusati da Sua suocera e quelli oggettivi che emergono dalla visita, sono congrui con la patologia repertata alla RM.
Questa valutazione è indispensabile per programmare la tecnica chirurgica più idonea.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2006 al 2021
Ex utente
Grazie per il celere riscontro. La disturbo ancora con qualche domanda, se possibile. Il medico di base, che ha visto il responso della risonanza, ha detto che il rischio di questi interventi é la potenziale paralisi. Comprenderà che mia suocera non ha la minima intenzione di andare incontro ad una possibilità simile, é per questo che Le chiedo A) se è vero che esiste il rischio di paralisi; B) qualora non dovesse fare l'intervento, quali sarebbero le conseguenze? Infine volevo sapere se secondo Lei è possibile che tutto questo sia correlato alla artrite reumatoide da cui è affetta. Grazie ancora per il servizio che offrite.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398 77
Il Suo medico di base evidentemente non conosce le patologie che possono interessare la colonna vertebrale né conosce come curarle.
E' un suo limite che dovrebbe ammettere e non dare responsi senza competenza.

Ogni intevento chirurgico ha i suoi rischi, ma, a seconda dei casi, anche non intervenire può avere rischi maggiori dello stesso intervento.
Tra l' altro anche attraversare la strada, prender un aereo, viaggiare in macchina, scendere le scale ecc. hanno dei rischi, ma ciò non significa che ce ne stiamo chiusi in casa, dove non mancano però anche gli incidenti domestici.

Il problema di Sua suocera è a prescindere dall'artrite reumatoide, nel senso che se c'è un'ernia discale o un processo osseo esuberante di una vetebra (detto osteofita) che irrita o comprime il midollo, l'intervento si impone.

Cordialiatà ed auguri

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