Dolore glutei

Salve,
Sono un ragazzo di 31 anni, pratico nuoto non agonistico, da oramai un anno ho dolori e senso di bruciore nella zona dei glutei e del bacino, i dolori/bruciore si presentano solo quando sto in piedi per piu di una ventina di minuti e scompaiono dopo che mi sono seduto,ma meglio ancora da sdraiato.

RMN lombosacrale: T12-L1 e L1-L2 modesta protrusione discale che impronta spazi liquorali. L4-L5 bulging del disco. L5-S1 protrusione discale ampio raggio debordante oltre margine postero superiore di S1 che cancella tessuto adiposo predurale. Disidratazione e riduzione di spessore del disco intersomatico con fissurazione delle fibre dell'annulus. Scomparsa della lordosi.

RMN sacro-iliache e bacino: Nessun segno di disfunzioni o patologie.

Non ho ottenuto nessun miglioramento dalla ginnastica posturale consigliata dal fisiatra visto la perdita della lordosi.
Dalle visite reumatologiche sono state escluse patologie reumatiche.

Chiedo gentilmente un vostro parere in merito, possibile che il quadro della RMN porti a bruciori nelle suddette zone solo ed esclusivamente in posizione eretta? Potrebbe invece trattarsi di sacroileite come suggerito dal mio medico di famiglia?

Vi ringrazio per la vostra attenzione e porgo cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile ragazzo,
le diagnosi a distanza sono pressoché impossibili anche se si possono intuire.
Ma per correttezza nei confronti dei pazienti, le diagnosi devono scaturire da una accurata visita, dallo studio degli esami effettuati ed eventualmente da effettuare, dal conoscere la storia clinica individuale ecc.

Detto questo, dalla descrizione del referto riportata, sembrerebbe potersi ritenere che l'origine dei Suoi disturbi stia in quanto repertato alla RM allo spazio L5-S1.
Stando così le cose, si spiegherebbe il fallimento della terapia consigliata dal Fisiatra, in quanto la perdita della lordosi andrebbe considerata come una risposta antalgica alla presenza dell'ernia.

L'esacerbazione della sintomatologia in stazione eretta si può spiegare con la cosiddetta "instabilità" dovuta a un disco che ha perso la sua funzione e con l'aumento della pressione sulle radici nervose dovute al carico maggiore, appunto in stazione eretta.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti

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dopo
Utente
Utente
Salve Dottor Migliaccio,
La ringrazio per la sua risposta e attenzione; ci mancherebbe, sono perfettamente conscio dell'impossibilità di effettuare una diagnosi a distanza, la mia intenzione è solamente quella di avere un parere sulla base dei miei esami e dei miei sintomi.

"la perdita della lordosi andrebbe considerata come una risposta antalgica alla presenza dell'ernia":
Cosa intende con questa affermazione e in particolar modo con "risposta antalgica"? (perdoni la mia ignoranza in materia).

"L'esacerbazione della sintomatologia in stazione eretta si può spiegare con la cosiddetta "instabilità" dovuta a un disco che ha perso la sua funzione e con l'aumento della pressione sulle radici nervose dovute al carico maggiore":
Come può essere risolta questa situazione e di conseguenza il bruciore ai glutei? (Con una terapia farmacologica? Fisioterapia? Intervento chirurgico?).

Ringrazio nuovamente per la vostra disponibilità e porgo cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Quando c'è una patologia, per esempio discale, che procura dolore (detto dolore discogenico), la risposta dell'organismo per contrastare il dolore è quella di una contrazione dei muscoli, in questo caso, della zona lombare che , a sua volta, procura la rettilineizzazione che fa scomparire la lordosi ( la lordosi è la curva normale della colonna lombare).
Pertanto, agire solo per ripristinare la lordosi senza agire sulla causa, non ha alcun senso.

I sintomi, se accertato essere la conseguenza della patologia discale, si risolvono con la terapia che, verosimilmente, è chirurgica, ma, Le ripeto, per confermarlo è necessaria la valutazione clinica diretta.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Sulla scomparsa della lordosi ora mi é tutto piu chiaro.
Una domanda: L'intervento chirurgico non é sempre l'ultima spiaggia dopo aver tentato ed eventualmente fallito con tutte le altre terapie come quella farmacologica e/o riabilitativa?

Mi é stato prescritto durante la visita reumatologica FLEXIBAN, 1 pastiglia per 30 giorni, crede possa darmi beneficio? Io non ho mai voluto prendere farmaci perché sono convinto che per risolvere un problema bisogna necessariamente capirne la causa, altrimenti é un po come "sparare nel buoi".

Vorrei inoltre chiederle un consiglio, é possibile scriverle in privato ed eventualmente a quale indirizzo?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Un intervento chirurgico non è certo un optional né da ritenere l'ultima cosa da fare, come se fosse una terapia quasi inutile e che si fa come palliativo.

L'intervento chirurgico è una terapia al pari di quella medica.
Ci sono patologie che si curano con la terapia medica altre che si curano con la terapia chirurgica.

Certo! In alcuni casi, pur essendo la patologia di possibile pertinenza chirurgica, come può essere una sofferenza discale, a seconda di diverse situazioni, soprattutto cliniche, si può assumere un atteggiamento di attesa valutando se la sola terapia medica non sia, come suol dirsi, una toppa peggiore del buco.

Molti farmaci assunti per lungo tempo, come FANS e cortisonici, possono avere effetti collaterali più rischiosi del rischio chirurgico che, al giorno d'oggi, per le avanzate tecniche anestesiologiche e chirurgiche, in buone mani, è pressoché ridotto a zero.

Il difficile non è tanto saper usare il bisturi, ma sapere quando usarlo.

La mia email privata è riportata qui in calce sotto la firma, i miei recapiti nella mia scheda personale pubblicamente consultabile.

Cordiali saluti