L'esame, da valutare in ragione del dato clinico ed ematochimico, può essere compatibile con la

Salve, sono una ragazza di 29 anni, affetta da morbo di crohn (per cui prendo Asacol 3 al dì) e depressione ansiosa (che sto curando con paroxetina e alprazolam, oltre alla psicoterapia). Nel 2004 ho subito un intervento di tiroidectomia totale, a causa di un gozzo multinodulare piuttosto grosso. La tiroide però funzionava bene. Ora i valori di tsh subiscono spesso variazioni, e non ho ancora trovato il dosaggio per cui restino costanti. Qualche anno fa mi fu consigliata una RMN dell'ipofisi, perchè la prolattina era alta. In seguito si è stabilizzata e non ho più fatto la RNM. Ora il medico dell'inps ha correlato la mia depressione con possibili problemi all'ipofisi. Così ho fatto la RNM e l'esito è questo:
Esame eseguito mediante scansione sui piani assiale, coronale e sagittale con sequenze TSE T2 e TSE T1, queste ultime prima, dopo e in dinamica durante infusione e.v. di m.d.c. paramagnetico (gadolinio).
Sella turcica di ampiezza regolare. Ipofisi di dimensioni modicamente aumentate con la visibilità di piccola area di segnale ipointenso in T1 nel suo emilato destro, che nelle sequenze in dinamica mostra un ritardato enhancement al gadolinio. Peduncolo ipofisario sostanzialmente in asse. Regolare il segnale della neuroipofisi. Regolari le cisterne sovrasellari.
Conclusioni: l’esame, da valutare in ragione del dato clinico ed ematochimico, può essere compatibile con la presenza di microadenoma ipofisario. Utile controllo a distanza di tempo (6 mesi).
L'endocrinologo ritiene comunque che sia non secrnente, per cui devo solo controllare periodicamente le dimensioni (ogni sei mesi??). Mi ha prescritto gli esami degli ormoni ipofisari che ancora non ho fatto. Vorrei sapere, come si procede in questi casi? ogni quanto tempo devo fare la RMN? Potrebbe esistere correlazione con la mia depressione ansiosa? Grazie a tutti anticipatamente! Giulia
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Dr. Marco Mannino Neurochirurgo 604 21 5
Gentile Signora,
per quanto riguarda la correlazione con la sua depressione ansiosa non le saprei dire se in letteratura è riportato qualcosa di specifico in tal senso.
Certamente, le alterazioni dei livelli ematici di ormone tiroideo influisce notevolmente sul comportamento.
Relativamente all'iter, dovrà innanzitutto eseguire, come giustamente consigliato, gli esami di funzionalità ipofisaria. Se si confermasse la presenza di un microadenoma si dovrà stabilire se è una lesione secernente uno specifico ormone ovvero una lesione non attiva.
Nel primo caso l'approccio sarà inizialmente medico e dovrà necessariamente essere valutato il funzionamento dell'idonea terapia. Nel secondo caso dovrà sottoporsi a dei controlli a cadenza annuale per documentare l'eventuale accrescimento della lesione.
In entrambi i casi, a questo livello, è bene che si faccia seguire da un endocrinologo specializato in patologia ipofisaria.
Poichè è di Milano le consiglio il Dott. Losa dell'Ospedale San Raffaele che avrà la cortesia di salutarmi affettuosamente.
Cordialità

Dr. Marco Mannino
Neurochirurgo
http://www.studiomannino.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie infinite al Dr. Mannino per la pronta e chiara risposta! Sarebbe opportuno secondo lei monitorare nell'arco di una giornata il tsh? Un'altra domanda: io da un anno non vivo più a Milano, ma lavoro a Bari e vivo a Matera. Conosce qualche endocrinologo specializzato da queste parti?
grazie ancora.
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Dr. Marco Mannino Neurochirurgo 604 21 5
Carissima,
sinceramente non saprei quale sia il test più opportuno. Lascio il campo agli endocrinologi in tal senso.
Mi dispiace molto non poterle essere utile ma da quelle parti non conosco nessuno da consigliarle.
Qui a Cuneo ci sono anche degli ottimi professionisti.
Cordialità