Crollo colonna vertebrale e intervento chirurgico

Buongiorno. Scrivo per mia madre. Le e' stato diagnosticato un crollo vertebrale a livello dorso lombare con conseguente dolore alla schiena e difficolta' a camminare e gli antidolorifici non facevano effetto. Premetto che ha artrite reumatoide e grave osteoporosi. E' stata operata ad aprile di vertebroplastica percutanea D8 e L1 con silicone. Mi e' stato detto che l'intervento e' andato bene. Il problema e' che continua ad avere dolore che adesso si irradia alla coscia e al ginocchio.Le sono stati prescritti antidolorifici con scarso successo. Ai successivi controlli mi hanno detto che piu di cosi' non si puo' fare perche' non ha osso e il dolore se lo deve tenere o perlomeno continuare a prendere farmaci per il dolore. Ora mia madre cammina con il deambulatore o carrozzina per la difficolta' di muoversi. Ha 80 anni. Vorrei sapere se e' proprio come dicono i medici non c'e niente da fare ne' per il dolore e nemmeno tentare un altro intervento. Vi ringrazio per la risposta
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398 77
Gentile signora/e,
Non è possibile rispondere alla Sua domanda con obiettività, senza valutare il caso clinico direttamente.
Intuisco che i colleghi hanno attuato la terapia possibile e che ulteriori interventi potrebbero essere a rischio.
Se il problema è solo quelo della persistenza del dolore, può consultare un Centro di Terapia del Dolore.

Cordialmente e auguri
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore innanzitutto la ringrazio per la risposta. Mi sono rivolta al centro per la terapia del dolore ma con scarso successo. Le sono stati prescritti vari farmaci antidolorifici ma il dolore persiste finche' un medico non mi ha detto che piu' di cosi' non si puo' fare e il dolore se lo deve tenere. Se non curano il dolore mi chiedo a cosa servano questi centri. Mi puo' dare una risposta su questo?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398 77
Gentile signora,
non Le so dire ovviamente perché i terapisti del dolore Le hanno risposto in quel modo. Evidentemente escludono anch'essi metodiche maggiormente invasive.
Per quanto riguarda un intervento chirurgico, teoricamente eseguibile, bisognerebbe valutare con attenzione il caso, ma a distanza non è possibile.

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