poca memoria, difficoltà nel parlare, secondo ictus?
Salve medici!
Intanto premetto che sto scrivendo in questa categoria per: 1. In neurologia non mi è possibile ed il secondo motivo, lo elencherò qua sotto...
Mia madre, 52 anni, in quest'ultimo periodo (un mesetto circa) ha iniziato a peggiorare i suoi "vuoti di memoria" e la sua difficoltà nel parlare...
Nel 2012 le è stato riscontrato un'angioma cavernoso dovuto ad un ictus, che è stato successivamente rimosso, da quando l'ictus è "scoppiato" diciamo che ha avuto da subito questi sintomi Che, ovviamente, sono perdurati per gli anni a venire dall'operazione, ma che, come detto prima, in questo ultimo periodo sono peggiorati..
A volte, mentre parliamo, si deve fermare perché non le viene una parola, anche semplice che sia, oppure ha difficoltà nel comprendere...
Vi chiedo, gentilmente, di rispondere... perché sono parecchio preoccupata che possa trattarsi di un altro ictus o emorragia celebrale...
Aggiungo che ha sempre fatto (dal 2012 ad ora) la risonanza magnetica per tenersi controllata ed assume il tolep per evitare le crisi epilettiche..
Grazie in anticipo
Intanto premetto che sto scrivendo in questa categoria per: 1. In neurologia non mi è possibile ed il secondo motivo, lo elencherò qua sotto...
Mia madre, 52 anni, in quest'ultimo periodo (un mesetto circa) ha iniziato a peggiorare i suoi "vuoti di memoria" e la sua difficoltà nel parlare...
Nel 2012 le è stato riscontrato un'angioma cavernoso dovuto ad un ictus, che è stato successivamente rimosso, da quando l'ictus è "scoppiato" diciamo che ha avuto da subito questi sintomi Che, ovviamente, sono perdurati per gli anni a venire dall'operazione, ma che, come detto prima, in questo ultimo periodo sono peggiorati..
A volte, mentre parliamo, si deve fermare perché non le viene una parola, anche semplice che sia, oppure ha difficoltà nel comprendere...
Vi chiedo, gentilmente, di rispondere... perché sono parecchio preoccupata che possa trattarsi di un altro ictus o emorragia celebrale...
Aggiungo che ha sempre fatto (dal 2012 ad ora) la risonanza magnetica per tenersi controllata ed assume il tolep per evitare le crisi epilettiche..
Grazie in anticipo
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio †
Neurochirurgo
13.6k 398 77
La sezione a cui si è rivolta è quella giusta, in considerazione che Sua mamma ha subito un intervento neurochirurgico per un angioma cavernoso.
Devo fare alcune precisazioni:
Non è l'ictus che ha provocato l'angioma, ma il contrario. L'angioma ha sanguinato e quindi la concomitante emorragia si è espressa clinicamente con (presumo) perdita di coscienza e quant'altro.
I sintomi che riferisce a quanto pare sono gli esiti dell'intervento, ora forse peggiorati, ma escluderei un ictus ischemico (infarto cerebrale) o emorragico in quanto l'ictus (che significa colpo) ha le caratteristiche di manifestarsi in modo acuto (improvviso).
In assenza, però, di una valutazione clinica diretta tali mie considerazioni vanno considerate generiche perché a distanza non è possibile confermare ipotesi diagnostiche, seppur intuibili.
Un esame di controllo (RM encefalo) sarà comunque utile.
Cordialmente
Devo fare alcune precisazioni:
Non è l'ictus che ha provocato l'angioma, ma il contrario. L'angioma ha sanguinato e quindi la concomitante emorragia si è espressa clinicamente con (presumo) perdita di coscienza e quant'altro.
I sintomi che riferisce a quanto pare sono gli esiti dell'intervento, ora forse peggiorati, ma escluderei un ictus ischemico (infarto cerebrale) o emorragico in quanto l'ictus (che significa colpo) ha le caratteristiche di manifestarsi in modo acuto (improvviso).
In assenza, però, di una valutazione clinica diretta tali mie considerazioni vanno considerate generiche perché a distanza non è possibile confermare ipotesi diagnostiche, seppur intuibili.
Un esame di controllo (RM encefalo) sarà comunque utile.
Cordialmente
[#2]
dopo
Utente
Salve dottore!
Innanzitutto la ringrazio per la risposta così veloce e per la spiegazione!
Fortunatamente/sfortunatamente, gli unici sintomi di mia madre sono stati la perdita di memoria, le allucinazioni e, appunto, la difficoltà nel comporre frasi senza "incepparsi", se ne accorse la sua psichiatra dalla quale era in cura per depressione.
Lei stessa ha notato che il problema aumenta quando è sotto stress e quando cerca di parlare più velocemente del solito, l'ha descritto con queste parole "nella mia testa già ho finito la frase, ma quando provo a dirla, inverto l'ultima parola con la penultima"..
Secondo lei quindi, l'aumento di questi sintomi (ormai aumentati da più di 3 settimane) non sono derivati da ictus, ma bensì è un progredirai "normale" delle conseguenze dell'intervento?
Dovrà fare una visita dal neurologo come da norma non troppo lontano..
Secondo lei una visita da logopedisti o da qualcuno in questo campo, potrebbe aiutarla?
Grazie mille in anticipo
Innanzitutto la ringrazio per la risposta così veloce e per la spiegazione!
Fortunatamente/sfortunatamente, gli unici sintomi di mia madre sono stati la perdita di memoria, le allucinazioni e, appunto, la difficoltà nel comporre frasi senza "incepparsi", se ne accorse la sua psichiatra dalla quale era in cura per depressione.
Lei stessa ha notato che il problema aumenta quando è sotto stress e quando cerca di parlare più velocemente del solito, l'ha descritto con queste parole "nella mia testa già ho finito la frase, ma quando provo a dirla, inverto l'ultima parola con la penultima"..
Secondo lei quindi, l'aumento di questi sintomi (ormai aumentati da più di 3 settimane) non sono derivati da ictus, ma bensì è un progredirai "normale" delle conseguenze dell'intervento?
Dovrà fare una visita dal neurologo come da norma non troppo lontano..
Secondo lei una visita da logopedisti o da qualcuno in questo campo, potrebbe aiutarla?
Grazie mille in anticipo
[#4]
dopo
Utente
Grazie mille davvero dei consigli dati, avrei una curiosità a riguardo dell'ictus ischemico o emorragico..
Una persona colpita da ictus, quando può "sopravvivere" senza un pronto intervento? So che ci sono casi in cui si può ricorrere solamente all'uso di farmaci, ma vorrei sapere quanto tempo una persona, nel caso in cui i farmaci non basino, possa restare in vita..
Scusi la domanda un po' "strana"
Una persona colpita da ictus, quando può "sopravvivere" senza un pronto intervento? So che ci sono casi in cui si può ricorrere solamente all'uso di farmaci, ma vorrei sapere quanto tempo una persona, nel caso in cui i farmaci non basino, possa restare in vita..
Scusi la domanda un po' "strana"
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Dr. Giovanni Migliaccio †
Neurochirurgo
13.6k 398 77
Le modalità con cui si può presentare un ictus sono diverse, ma, seppur quello emorragico è di maggior gravità, entrambe le situazioni richiedono un immediato soccorso.
La sopravvivenza poi è in funzione dei danni che si son potuti verificati a seguito dell'ictus.
La sopravvivenza poi è in funzione dei danni che si son potuti verificati a seguito dell'ictus.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.5k visite dal 19/11/2017.
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