Protusione discale

Salve, sono una donna di 41 anni, ho da ormai 2 anni un mal di schiena , che a volte si infittisce talora al lato dx e talora al lato sx, nella zona lombo sacrale. Ho fatto 2 esami RADIOGRAFIA e risonanza magnetica.
Dalla radiografia è emerso: modesta spondilartrosi ed artrosi interapofiaria con ipertrofia dellefaccette articolari e formazione di osteofiti marginali somatici. Conservata ampiezza degli spazi intersomatici.

Dalla R.M è emerso: canale vertebrale di dimensioni regolari.
Cono midollare in sede senza alterazioni di segnale.
Alterazione posturale con tendenza alla rettilinizzazione del tratto.
Marcata protusione discale posteriore mediana in L4-L5 che impronta il sacco durale e divarica le tasche radicolari con prevalenza destra.
Regolari gli altri spazi intersomatici-

Non so davvero che fare il dolore è costante e quotidiano. Che posso fare anche a livello farmacologico per risolvere la situazione?
Grazie in anticipo per le risposte.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile Utente,
dalla Risonanza Magnetica non risulta alcuna significativa patologia ma la segnalata condizione di rettilineizzazione (presumo del rachide lobare) potrebbe verosimilmente essere in relazione ad erronea postura e giustificare la condizione di lombalgia che lei segnala nel suo resoconto anamnestico. E' importante valutare la biodinamica della colonna per impostare una corretta rieducazione posturale globale.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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Utente
Utente
Grazie mille per la risposta, vorrei capire però come mai il dolore è continuo: se sto in piedi troppo ho dolore ( a volte come fitte o a dx oppure a sx), quando dormo devo cambiare posizione di continuo e a volte per il dolore mi sveglio, la mattina al risveglio ho difficoltà anche per rifarmi il letto, non riesco a piegarmi per niente, se sto seduta lungo tempo parte il dolore.
La reumatologa mi consigliò di prendere le compresse tachidol ma io dopo un pò ho sospeso di prenderle: il dolore e tutti i giorni e non posso prendere un antidolorifico al giorno! Poi mi consiglio' la TECAR e un miorilassante. L'ortopedico, invece, mi diede del cortisone, ma su di me ha un effetto devastante. Per trovare sollievo allora cosa potrei fare al momento? A chi dovrei rivolgermi di preciso? Oramai è più di 1 anno che ho questo problema!....grazie
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile Signora,
comprendo perfettamente il disagio che lei sta provando, ma la esorto a non pensare di risolvere una condizione che si è oramai cronicizzata con il ricorso ad anti-dolorifici. Tuttavia Lei comprende che senza una valutazione clinica risulta difficile potersi orientare sulla diagnosi. Si affidi ad un Neurochirurgo che valuti la Risonanza eseguita e, visitandola, possa ricondurre questo suo mal di schiena ad un eventuale coinvolgimento delle radici spinali oppure ad alterazioni artrosiche della colonna o semplicemente ad errori di postura.
Cordialmente
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Utente
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grazie
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Utente
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Salve, dottore ho prenotato la visita neurochirurigica ,ma dovrò andarci a Marzo!
Volevo comunicarle che antidolorofici e antinfiammatori non ne prendo da settembre e penso proprio di averne bisogno! Sto soffrendo in modo pazzesco per questo! Stanotte è stato orrendo, non ho potuto chiudere occhio per il dolore a livello lombosacrale che si estendeva poi ai fianchi ....Non è che potrebbe consigliarmi qualche farmaco in attesa poi della visita? Non ne posso più! Eppure dalla radiografia e dalla R.M non risulterebbe niente di così grave!
Il dolore è costante e quando mi riposo in posizione supina è peggio!
GRazie in anticipo per l'eventuale indicazione farmacologica
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile Signora,
pur comprendendo la Sua difficoltà, non posso assolutamente indicarle farmaci che equivarrebbe a fare una prescrizione terapeutica, per la quale - sia per deontologia che per precise responsabilità medico-legali - è necessario aver fatto una precisa diagnosi per la quale occorre visitare il paziente.
Cordialmente