Ernie dorsali

Da qualche anno ho iniziato a soffrire di dorsalgie più o meno acute, mai indagate particolarmente fino a Ottobre 2017 quando il dolore si è fatto molto intenso all'altezza dell'ascella sinistra e ho iniziato a sentire una strana sensazione a cintura al torace.
A Ottobre 2017, 4 mesi fa circa, ho effettuato una risonanza magnetica dorsale e lombare di cui riporto il referto:
"RM COLONNA DORSO-LOMBARE.
LE CURVATURE FISIOLOGICHE SONO CONSERVATE.
LOMBARIZZAZIONE DI S1 CON CONTEGGIO DELLE VERTEBRE IN SENSO CRANIO-CAUDALE SULLE SCANSIONI DI LOCALIZZAZIONE A PARTIRE DA C2.
NON SI OSSERVANO CROLLI VERTEBRALI.
ALTERAZIONI DISCALI DEGENERATIVE NEL TRATTO MEDIO DORSALI CARATTERIZZATI DA INIZIALI FENOMENI DI DISIDRATAZIONE.
MINIMI ANALOGHI ASPETTI IN SEDE LOMBARE.
GROSSA ERNIA DISCALE PARAMEDIANA SINISTRA D7-D8 DETERMINANTE COMPRESSIONE DEL SACCO DURALE ED IMPRONTA SUL MIDOLLO SPINALE.
PICCOLA ERNIA DISCALE PARAMEDIANA DX D8-D9 E PARAMEDIANA SN D9-D10 E D11 - D12.
CANALE VERTEBRALE NORMO-AMPIO.
REGOLARE IL MIDOLLO SPINALE NEL TRATTO INDAGATO."
Spaventato da quanto leggevo in internet ho prenotato subito una visita da un Neurochirurgo dell'ospedale Carlo Besta di Milano (io sono di Ferrara ma viaggiando per lavoro mi trovavo comodo anche a Milano).
Riporto il referto della visita:
"RADICOLOPATIA DORSALE SN D7 CON IPOESTESIA MINIMA, NO SEGNI ALLE VIE LUNGHE.
LA RM DOCUMENTA PRESENZA DI ERNIE DISCALI DORSALI MULTIPLE SENZA MIELOPATIE, NO SEGNI DI COMPRESSIONE MIDOLLARE RISCONTRABILE ALL'EON.
NO DEFICIT.
NON SI RACCOMANDA IN QUESTO STATO IL TRATTAMENTO CHIRURGICO.
UTILE PRESA IN CARICO DI UN FISIATRA PER L'OPPORTUNO TRATTAMENTO CONSERVATIVO.
TERAPIA: DICLOREUM 150 1 COMPRESSA AL GIORNO PER 30 GIORNI, EXPOSE 100 1 COMPRESSA AL GIORNO PER 30 GIORNI, UNICUR 1 COMPRESSA AL GIORNO PER 20 GIORNI, ASSONAL A SEGUIRE PER 30 GIORNI."
Mi dice di mettermi un mano a un bravo fisiatra della mia città e di tornare a Milano da lui una volta all'anno con nuova risonanza ed eventualmente con elettromiografia arti inferiori e potenziali evocati motori arti inferiori.
Mi sono messo in mano ad un Fisiatra che mi hanno consigliato su Ferrara e in questi 4 mesi ho effettuato le seguenti cure:
-Cura farmacologica data dal neurochirurgo da ottobre a Natale
-30 sedute di Rpg presso un centro di fisioterapia
-10 punture di bentelan 0,40 al giorno per 10 giorni con 10 giorni di riposo a casa (finiti oggi)
Ad oggi, dopo il cortisone e con l'rpg sento meno il dolore costale ma sento un senso di pesantezza e dolore alle gambe, da lì ho iniziato a studiarmi ulteriormente e mi pare di avere una erezione meno potente rispetto a prima durante l'atto sessuale (può essere mentale?)
Può essere che il cortisone e i 10 giorni di riposo a casa abbiano sfiammato la parte nevralgica ma che sia peggiorata la compressione midollare?Devo preoccuparmi e iniziare a pensare all'intervento in modo serio? Ovviamente a 32 anni non accetto di avere alcun deficit alle gambe e nemmeno in termini di erezione.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Un trattamento chirurgico classico a livello spinale toracico, eseguito a cielo aperto, è indubbiamente molto più impegnativo, per il paz., che un trattamento chirurgico lombare ed anche cervicale.
Bisognerebbe vedere le immagini (non è detto che la maggior dimensione dell'ernia a D6-D7 sia necessariamente quella la causa dei disturbi, e non quella ad altri metameri) e confrontarle con l'esame clinico attuale.
Se vi sono sintomi della presenza di "segni" lunghi, allora appare indicato un trattamento chirurgico (sottolineo: bisogna essere sicuri di quale sia il livello interessato, fra i tanti che la RMN indica) che, in prima istanza, valuterei in mininvasiva, tenuto presente che un intervento classico a cielo aperto comporterebbe la presenza/collaborazione anche del Chirurgo toraco-polmonare in considerazione di dover "scollare" il polmone, eseguire una costectomia..., per poter arrivare allo spazio discale/meningi-midollo dove si esercita la compressione clinicamente significativa.
Cordialmente.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Dottore la ringrazio per la celere risposta prima di tutto.
Detto questo, le mie domande sono.
I segni alle vie lunghe possono essere quelli che ho indicato io nel consulto di prima?
Possibile che arrivino dopo 4 mesi di terapie invece che arrivare delle migliorie?
E' plausibile?
E' possibile che questi segni che io interpreto come alle vie lunghe, siano invece un intorpedimento dovuto a questi 10 giorni di riposo assoluto sotto cortisone?
Il Fisiatra ad esempio ritiene che ai test effettuati da lui con esame obbiettivo, non ci siano deficit di forza..
Non capisco..
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
I segni lunghi, almeno all'inizio, non interessano così vistosamente la forza.

I riflessi o/t sono più vivaci, il riflesso cutaneo-plantare si inverte, il tono muscolare degli arti (nel ns. caso, gli inferiori) aumenta..., magari vi è una "dissociazione" di lateralità della sensibilità superficiale (termo.dolorifica) dalla sensibilità profonda (senso di posizione, pallestesia...).
E' un qualche cosa che si valuta visitando il paz.
Nel ns. caso, potrebbero riuscire utili i potenziali somato-sensoriali (è un esame in più, anche se non determinante).
Dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.