Ictus

Buonasera,
mia mamma ha 83 anni. Tre mesi esatti fa ha avuto un ictus ischemico purtroppo con una vasta area cerebrale colpita, infatti è afasica e paralizzata per metà corpo. Questo sicuramente perché purtroppo è stata trovata da mia sorella in casa presumibilmente dopo più di 36 ore dall'accaduto.
Volevo chiedere questo: ho sentito dire che esiste la possibilità di iniettare un " liquido" (non so il nome del farmaco) al paziente e che se questo viene fatto entro 3 ore dall'accaduto può quasi risolvere l'effetto dell'ictus. Vorrei sapere se questo liquido fosse stato iniettato anche a mia madre entro 3 ore da quando ha avuto l'ictus, sarebbe stato importantissimo, diciamo..... risolutivo? Inoltre si sarebbe potuta fare ugualmente questa iniezione prendendo lei sempre il farmaco cardirene ? O l'assunzione di questo farmaco avrebbe "vietato" l'iniezione per l'ictus ?
Grazie infinite per la risposta che vorrete darmi, credo possiate capire i sensi di colpa che ci distruggono da tre mesi a questa parte per non esserci accorte in tempo di quello che era accaduto a mia madre, non avendola nemmeno contattata per telefono.....
Cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Quello cui si riferisce è la somministrazione per infusione venosa di un farmaco che scioglie i coaguli di sangue (trombolisi)
Praticata entro le 3-6 ore ha alta probabilità di successo.
Non mi sembra però il caso di avere sensi di colpa.
Se vostra madre viveva da sola ed era autonoma senza necessità di alcuna assistenza nelle 24 ore e tra l'altro assumeva un farmaco contro la formazione di trombi (antiaggregante),nessuno poteva prevedere se e quando si potesse verificare l'ischemia.
Per quanto riguarda l'assunzione dell'antiaggregante, seppur in corso di trombolisi, il rischio di una complicanza emorragica è da tener presente ma, penso che il rischio debba essere corso.
Ma poi bisogna valutare molte situazioni che possono variare da paziente a paziente.

Cordialmente e auguri per la mamma
[#2]
dopo
Utente
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Grazie infinite Dott. Migliaccio .
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