Pseudo tumor cerebri

Due anni fa, nel novembre 2016 ho perso la vista per due giorni. Mi hanno diagnosticato un edema papillare bilaterale. Da allora combatto con pensati mal di testa, perdite visive ogni 2-3 mesi, dolore alla base della testa sopra il collo specialmente dalla parte sinistra. Attualmente sono in cura con Diamox, Eutirox 25 e metformina per insulino-resistenza. Devo premettere che per motivi miei personale ho sfortunatamente preso peso, in un anno però con impegno ho perso quasi 32 kg e sto continuando a perdere peso. Mi hanno sempre fatto intendere che il 99% dei miei problemi derivasse dal mio peso, dai mal di testa al problema di non poter avere figli per via di insulino resistenza e ovaie policistiche.
Ho effettuato numerosi consulti, chi da una parte mi avrebbe operato, chi dall'altra non vuole farlo perchè ancora giovane. Ogni qual volta che sono andata in ospedale mi hanno somministrato mannitolo, per cui l'ho comprato anche io in farmacia e cerco di farmi una tisana con mannitolo almeno due volte a settimana. La mia domanda è la seguente: devo fidarmi di un medico e lasciar stare altri pareri? Quali sono le migliori aspettative in prospettiva di un operazione? Posso in futuro avere dei bambini?
I miei mal di testa, soprattutto lobo sinistro, mi massacrano la giornata.
Vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398 77
Gentile signora,
se la diagnosi è di psudotumor cerebri mi meraviglio come nessuno abbia proposto delle soluzioni.
Lo pseudotumor se non trattato può comportare gravi complicanze soprattutto alla vista.
Non conoscendo esattamente come è la Sua situazione clinica non mi permetto di dare indicazioni particolari, se non di consultare un neurochirurgo che valuti cosa sia meglio fare.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
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Dr. Nicola Limbucci Neuroradiologo, Radiologo, Radiologo interventista 82 2
Buongiorno,
mi permetto di segnalare che negli ultimi anni sta trovando sempre più riscontro il trattamento dello pseudotumor cerebri mediante tecniche di neuroradiologia interventistica.
In effetti, spesso la patologia è associata a stenosi dei seni trasversi che determinano un gradiente pressorio. Le stenosi sono facilmente valutabili mediante un esame angio-RM, mentre per la misura diretta delle pressioni è necessario un esame angiografico.
In caso di stenosi significativa, è possibile eseguire un trattamento poco invasivo mediante l'impianto endovascolare di stent nei seni venosi.
Questo tipo di intervento viene eseguito in Italia presso pochi centri di Neuroradiologia Interventistica previa accurata selezione del paziente.
Cordialmente

Dr. Nicola Limbucci
SOD Interventistica Neurovascolare
AOU Careggi - Firenze

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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio anticipatamente per il tempo che mi avete dedicato. Ho fatto da poco una risonanza e angio RM dalla quale è risultato una stenosi dei seni sigmoidei maggiore del 60%. Adesso prendo solo il cardirene, dal momento che da ipotiroidismo le analisi mi mostrano sono passata ad ipertiroidismo per cui ho cessato l eutirox. Il mio obiettivo adesso è diventare mamma, e non so se può essere un rischio per me incamminarmi verso questo obiettivo, dal momento che devo essere soggetta a stimolazioni poichè non ovulo. Devo aspettare ancora?
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