Piccolo aneurisma

Sono una ragazza di 29 anni. A seguito di accertamenti a causa di emicrania presente già dall'adolescenza ma peggiorata negli ultimi anni (con frequenti episodi di vomito e alcuni accessi a P.S.) mi è stata prescritta una Rm e un angioRm (penso a causa dei seppur più lievi, episodi da cefalea da sforzo).
L'esito è il seguente: angioma osseo a livello parietale sx e aneurisma di 2/3mm alla triforcazione silviana destra. Il neurochirurgo ha detto che l'angioma non ha rilievo clinico mentre l'aneurisma è molto piccolo e quindi per ora lo monitoriamo una volta l'anno e se non si modifica di dimensioni/forma tra qualche anno non ci sarà più bisogno di monitorarlo (ha detto "in quel caso non ci sarà bisogno di fare un'angiotac l'anno per tutta la vita").
Eppure non sono tranquilla.Il cugino di primo grado di mia madre ha avuto la rottura di un aneurisma cerebrale...e così mi sembra di avere una bomba a tempo nella testa...
Tra l'altro il neurochirurgo ha detto che ha un "bel colletto" ideale per un eventuale clippaggio. Non che mi entusiasmi l'idea di un operazione del genere, anzi, ma questa situazione mi crea ansia soprattutto quando ho attacchi forti di emicrania che non passano con i triptani che mi sono stati prescritti...
E' il caso di sentire un'altro neurochirurgo per valutare un eventuale intervento? Vale la pena di affrontare i rischi di un operazione del genere nel caso di un aneurisma così piccolo? Ho paura.
Grazie per la disponibilità
Distinti saluti
P.S. per gli accertamenti legati all'aneurisma è prevista un esenzione per patologia?
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Dr. Marco Mannino Neurochirurgo 604 21 5
Cara Ragazza,
sebbene ormai l'angio-RMN e l'angio-TC siano degli esami molto attendibili, la diagnostica delle malformazioni vascolari cerebrali (ivi comprese gli aneurismi) prevedono l'esecuzione dell'angiografia cerebrale, l'esame che consente di caratterizzare l'aneurisma (dimensioni reali, forma, orientamento e colletto) e soprattutto di escludere la presenza di altri anuerismi che per minute dimensioni potrebbero sfuggire al più basso potere risolutivo delle metodiche menzionate.
Quello che le ha detto il collega è vero: il rischio di sanguinamento di un aneursma di 2-3 mm è estremamente basso. Vanno però sempre messi sul piatto della bilancia 2 cose: da un lato la difficlotà di un intervento che per un aneursima così piccolo e soprattutto non rotto è molto limitata; Dal'altro l'ansia di un paziente giovane che non sempre accetta l'attesa. Per cui non sarei così categorico sul non fare niente visto che in medicina le situazioni vanno sempre discusse insieme al paziente e valutate caso per caso.
Se necessita di ulteriori spiegazioni mi contatti pure.
Cordialità

Dr. Marco Mannino
Neurochirurgo
http://www.studiomannino.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Inanzitutto grazie per la risposta.
In realtà il neurochirurgo che ha visionato l'angio-RM ha detto che l'OMS suggerisce di non operare aneurismi sotto i 5mm e inoltre ha affermato che "lavorando" su un aneurisma così piccolo il rischio è di romperlo durante l'intervento quando, invece, magari non si sarebbe mai rotto se continuassi semplicemente a monitorarlo per qualche anno. Sono un pò confusa e spaventata sia dal "non far niente" sia dalla prospettiva di un operazione (che lei mi dice meno rischiosa per le piccole dimensioni ma che il suo collega ha affermato essere rischiosa proprio in virtù di queste...)
Penso proprio che sia il caso di effettuare un'altra visita presso un altro specialista...
Ma l'angiografia cerebrale è una tappa obbligatoria? Perchè anche questa mi ha detto essere a rischio di comorbidità e mi ha detto che, se non si riscontrano differente tra l'angio rm di giugno 08 e l'angio tac che farò a maggio, è meglio non farla...
La ringrazio ancora per la disponibilità
Distinti saluti

P.S. scusi la domanda un pò "venale" ma è prevista un'esenzione per patologia per gli accertamenti legati all'aneurisma?
Grazie ancora
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