Protrusione ernaria con marcata impronta sul sacco durale

Buonasera Dottori,
da quasi due mesi soffro di disturbi neurologici quali debolezza alle braccia, sensazione di tiro alle braccia in particolare a dx, bruciore all'interno del palmo delle mani, perdita di forza alle gambe, gambe rigide, bruciori ai quadricipiti, sensazione di poco equilibrio (non vertigini, ma senso di sbandamento), stanchezza mentale; inoltre proprio sotto le vertebre cervicali, altezza L1-L2 (come riferimento) sento una forte sensazione di stiramento se sto per un po' di tempo con il collo piegato (ad esempio con una postura dovuta allo stare seduto sul divano con il notebook sulle gambe).
Questa sensazione di stiramento è invalidante, devo smettere di fare quello che sto facendo e sdraiarmi per limitare il fortissimo senso di stiramento (con il lavoro era diventato un problema, in questi giorni sono a riposo).

Ho fatto una RM con contrasto all'encefalo che è risultata negativa, ne ho fatto una alla cervicale con il seguente esito:
Indagine eseguita nelle sole condizioni di base utilizzando sequenze ottenute sui piani di scansione sagittali ed assiali.

A livello C3-C4 si segnala la presenza di grossolana protrusione erniaria in sede posteriore paramediana destra con marcata impronta sul sacco durale, con segni compressivi e iniziale impegno del forame di coniugazione corrispondente.
Utile videat specialistico.

A livello C5-C6 si apprezza marcata protrusione del disco intersomatico in sede posteriore mediana, paramediana destra con associate barre disco-osteofitarie che determinano impronta sul sacco durale e riduzione in ampiezza del forame di coniugazione corrispondente.
I dischi intersomatici compresi tra C4-C5 e C6-C7 sono assottigliati, protrusi in sede posteriore mediana-paramediana bilaterale.
Diffusi segni di artropatia degenerativa specie al tratto distale.


A seguito dell'esacerbarsi dei sintomi mi sono presentato in PS e sono stato ricoverato per sospetta mielopatia.
Dopo le indagini ospedaliere sono stato dimesso con la diagnosi di sospetta mielopatia e sono stato messo in lista di attesa per risolvere la pressione midollo e la risoluzione di parte dei sintomi.
Il mio medico curante non è convintissimo sia opportuno intervenire chirurgicamente vista il punto molto delicato in cui è necessario intervenire.
Sto seguendo una terapia cortisonica che durerà 3 settimane.
Vengo alle domande alla fine di questo lungo post del quale mi scuso:
1) io penso che l'operazione vada fatta, cosa ne pensate?

2) devono essere operate entrambe le protrusioni?

3) si tratta di un'operazione rischiosa?

3) la sintomatologia è risolvibile?

4) perché questa forte sensazione di stiro sotto la cervicale?
Cosa posso fare per attenuare questa cosa?


Grazie mille.

Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
intanto è bene precisare che le vertebre L1 ed L2 non si trovano "proprio sotto quelle cervicali".
Tra le cervicali e le prime vertebre lombari ci sono ben 12 vertebre dorsali.
Se si sospetta una mielopatia essa va accertata con opportuni esami e, se confermata, riveste carattere d'urgenza intervenire.
Il Suo medico curante se non è esperto di chirurgia vertebrale non dovrebbe dare consigli che potrebbero aggravare la situazione, ma si contraddice quando afferma che, seppur la sede è delicata. è necessario intervenire.
Aver capito che la sede è delicata è già un buon passo, che è necessario intervenire anche, ma l'intervento non spetta a lui.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dott. Migliaccio, la ringrazio per la pronta risposta. Mi scusi, ma ho fatto confusione, intendevo la T1-T2 per darle un riferimento sul dove sento questa forte sensazione di stiramento. Tenga presente che in ospedale mi hanno anche prescritto un collarino rigido da indossare per 6 ore al giorno per alleggerire le vertebre cervicale, ma io sento il fastidio, praticamente invalidante, all'altezza delle vertebre immediatamente sotto. Cosa devo fare secondo lei? Fare una visita ortopedica?
In ospedale ,durante il ricovero, il neurochirurgo, vista la situazione, mi ha detto che sarebbe necessario operare, ma che la scelta però spetta a me. Intanto mi hanno messo in lista d'attesa per l'operazione.
Nella concitazione del momento non ho chiesto al neurochirurgo se devono essere operate entrambe le ernie cervicali. Considerando che entrambe pressano il sacco durale devono essere rimosse tutte e due?
L'operazione presenta rischi particolari?
La sintomatologia dopo l'operazione è risolvibile?

Grazie ancora per le informazioni.
Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Solitamente sono i neurochirurghi che operano in sede cervicale.
A quale livello operare dipende sia dalla morfologia dell'ernia, ma anche da altri fattori che vanno valutati nello studio delle immagini RM.
L'elemento più importante che darà indicazione all'intervento è la valutazione clinica.
Cordialmente
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottore, attualmente sto seguendo una terapia cortisonica che ha migliorato la sintomatologia, ma non l'ha risolta. Il Neurochirurgo in considerazione della valutazione clinica, insieme a quella della RM, ritiene che l'operazione debba essere fatta e mi ha messo in lista d'attesa per l'operazione. Il problema è che a questo punto l'operazione sarà fatta a febbraio con la possibilità di sconfinare a Marzo. Le volevo chiedere, vista la sua notevole esperienza, se potrebbe essere possibile farsi operare in ospedali specializzati in Neurochirurgia di altri regioni con tempi di attesa più brevi.
Nel ringraziarla per l'attenzione la saluto cordialmente.