I colleghi neurochirurgici dell'unità sanitaria principale della provincia, specializzata

Ho 56 anni da circa 25 anni soffro di mal di schiena e in piu volte sono ricorso all'aiuto di un bravo fisiatra che con alcune manipolazioni mi rimetteda "in piedi".
Il 27 Maggio 2008 alle ore 18.00 senza aver fatto alcun sforzo rimasi "bloccato", dopo un'acuto dolore alla schiena.
Dopo una notte dolorante pensai di alzarmi dal letto e di risolvere il problema come altre volte, camminando ecc... ma era impossibille.
Così lasciai passare il giorno restando a riposo a letto e sperando in un miglioramento.
Il mattino del 29 Maggio mi accorsi che oltre ai dolori alla schiena anche la gamba e più specificatamente il piede dx erano sofferenti con difficoltà di movimento del piede (non riuscivo ad alzare la punta del piede).
Chiamai immediatamente il medico di base che mi mandò urgentemente in pronto soccorso di un piccolo ospedale dalla zona.
I medici di questa USL sospettarono un'ernia paralizzante, e dopo un cunsulto telefonico con i colleghi Neurochirurgici dell'unità sanitaria principale della provincia, specializzata in questo tipo di problematiche, avente appunto 3 reparti operativi neurochirurgia - neurochirurgia universitaria e unità spinale.
Decidettero di trasferirmi con l'ambulanza presso il loro centro specializzato.
Arrivato a destinazione il neurochirurgo del reparto dopo una visita sommaria confermava il sospetto dei colleghi dell'USL e ritenne opportuno per il momento non effettuare ulteriori accertamenti, inoltre non era possibile effettuare immediatamente alcun intervento chirurgico dato che al momento vi era una lunga lista d'attesa causata da interventi più o meno gravi da eseguire prima del mio. Quindi mi rimandarono a casa.
Alla domanda se vista la non immediatezza dell'intervento avrei riportato dei danni permanenti al piede "addormentato", mi venne risposto dai medici del pronto soccorso con "un alzata di spalle" rassicurandomi che il 95% dei casi si risolvono positivamente.
Grazie al medico di base che mi fece eseguire in brevissimo tempo tutti gli accertamenti come da richiesta del Neurochirurgo che mi aveva visitato, ritornai presso la struttura ospedaliera come accordi, trovai un altro neurochirurgo il quale esaminò le lastre confermando una grossa ernia alla L4-L5, il neurochirurgo mi negò un immediato ricovero per gli stessi motivi del collega precedenete, assicurandomi che sarei stato chiamato il prima possibile.
Tornai a casa restai a letto per giorni fino al 10-06-08 quando alle ore 16.00 arrivo la chiamata di conferma per l'intervento. In data 11-06-08 venni sottoposto all'intervento superandolo positivamente. Il 12-06-08 venni dimesso.
L'assistenza ricevuta in reparto fù ottima i medici mi dissero di avere tanta pazienza per il recupero del piede. Oggi dopo piu di 5 mesi seguito giornalmente da proffessionisti, esercizi in acqua fisioterapia ecc..il problema del piede rimane come prima dell'intervento.
Scusandomi per la lungaggine del discorso rimango in attesa di Vs risposte
Grazie
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
egregio signore, sarebbe interessante leggere il resoconto dell'intervento in modo da sapere cosa è stato effettivamente trovato e sapere se,dopo la operazione le è stato consigliato di eseguire un nuovo accertamento neuroradiologico. e' utile altresì sapere se ha mai eseguito
un elettromiogramma.
Quello che mi pare più importante è la effettuazione di una ris. post-intervento.
Mi faccia sapere, cordialmente

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio vivamente il Dott.Vincenzo Della Corte per la Sua risposta alla mia testimonianza lunga e noiosa.
Non vorrei farle perdere altro tempo prezioso, cercherò quindi brevemente di rispondere ai suoi quesiti.
Nell'intervento è stata asportata l'ernia svuotato il disco e controllata l'emostasi (così viene indicato nella mia cartella) l'intervento superato con successo da parte mia.
Dimesso con deficit dorsoflessione piede dx come prima dell'intervento, con consiglio dopo periodo di riposo FKT e piscina.
Effettuata RSM dopo intervento che rilevava asportazione ernia 1° EMG 15.09.08 e 2° EMG 27.02.09 dove viene riscontrato un miglioramento del nervo peroniero dx rispetto alla valutazione precedente.
Dopo 9 mesi continuo FKT sperando almeno parzialmente in un recupero.
La ringrazio infinitamente.

Saluti
Tiziano
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Ritengo che a questo punto occorra impegnarsi nella rieducazione motoria(ginnastica,elettroterapia...). L'intervento è stato OK...insistendo con la fisioterapia(gli esercizi vanno eseguiti più volte al giorno anche a casa) dovrebbe poter vedere ancora miglioramenti(un anno è un buon periodo per un sostanzioso bilancio). Insista senza stancarsi. La saluto cordialmemte e, se ci sono novità,mi faccia sapere.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio nuovamente per la Sua disponibilità e cortesia.
Accetto con fiducia il Suo consiglio e spero in un futuro di darle notizie positive.
Con gratitudine la saluto.

Tiziano.