Consulto su un referto tumorale

Indagine eseguita in tecnica SE, TSE, FFE, FL AIR, DWI e 3D-VOL, con immagini T1W, T1-FATSAT, T2W e T2*, secondo piani sagittali, assiali e coronal, sia di base che dopo somministrazione ev di mdc paramagnetico (gadobutrolo 5 ml).

A sinistra in regione frontale parasagittale, con interessamento della corteccia del giro del cingoli ed estensione al centro semiovale ed alla sostanza bianca sottocorticale, si rileva la nota neoformazione a carattere espansivo e parzialmente anche infiltrati o, grossolana ovalariforme, a margini "bozzuti", dei massimi diametri 47x34x33 mm circa, costituita da una componente solida isointensa alla corteccia in T1 e T2 ed iperintensa in FLAIR, con restrizione della diffusività in DWI /ADC ed enhancement post-contrastrografico dopo mdc e da una componente necrotico-colliquativa centrale.

Tale neoformazione, che mostra nel contesto multiple immagini vascolari di flow-void, appare circondata da alone edemigeno perifocale (esteso in parte anche al tronco del corpo calloso) e determina effetto comprensivo-dislocativo sulle strutture ventricolo-parenchimali omolaterali, con particolare riferimento al corno anteriore del ventricolo laterale, al tronco del corpo calloso ed al nucleo causato (lesione della serie gliale/astrocitoma?).

Milimmetrica cisti in regione ippocampale destra.

Asimmetria dei ventricoli laterali per lieve prevalenza volumetrica della sezione di sinistra.

Restanti spazi liquorali periencefalici Modica ente ampliati.

Sostanzialmentebregolare la morfovolumetria e l'intensità di segnale della ghiandola ipofisaria.

Posizione lievemente più bassa delle tonsille cerebellari.


Gentili neurochirurghi questo è il referto di mia mamma, 54 anni, che è stata sottoposta a intervento chirurgico parziale (è rimasto solo un po' nel corpo calloso del tumore poiché avrebbero potuto creare dei danni permanenti, così riferito), mamma aveva un emiparesi destra e adesso non muove nemmeno la gamba sinistra, bisogna fare tanta fisioterapia per far nuovamente partire gli impulsi.

Da questo referto, per chi come me sembra arabo, la situazione appare troppo grave?

Può risumtare un tumore meno maligno dell' astrocitoma che si sospetta?
(aspettiamo esame istologico)
E se così fosse terapie come chemio o radio possono essere efficaci per il restante tumore, riuscirebbero a debellarlo o servirebbero solo ad allungare il tempo?

Si poteva fare di più nell'intervento senza fermarsi alla parzialità e senza recare danni permanenti?

Ci sono centri in cui questi tipi di tumore sia come intervento che come terapia vengono seguiti in modo più efficace?
Oltre al Besta di Milano.

Spero in un vostro riscontro generale.
Vi ringrazio in anticipo.
[#1]
Dr. Alfio Spina Neurochirurgo 42 3
Salve,

sicuramente lo studio RM encefalo supporta la sospetta diagnosi di astrocitoma.
Le consiglia una rivalutazione neurochirurgica non appena disponibile dato istologico al fine di visualizzare gli studi RM encefalo fino ad ora eseguiti e definire un adeguato percorso terapeutico sulla base delle condizioni della mamma.
Cordialità

Dr. A. Spina
Neurochirurgo
https://milanoneurochirurgo.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Intanto la ringrazio della risposta dottore.
Volevo allora chiederle, nel caso si trattasse di astrocitoma, si potrebbe sconfiggere con le terapie adeguate o servirebbero soltanto ad allungare la vita?
[#3]
Dr. Alfio Spina Neurochirurgo 42 3
Il tutto dipende sempre e comunque dal dato istologico, il quale indirizza eventuali terapie e può dare idea del livello di aggressività del tumore, ovviamente associato alla presenza o meno di un eventuale residuo chirurgico.
Valuti l'opportunità di un eventuale ulteriore parere neurochirurgico.
Cordialità