Frattura colonna vertebrale

Salve scrivo per un consulto su un intervento al quale mio cugino di 20 anni si è sottoposto in seguito a un grave incidente stradale.
Trasportato di urgenza in ospedale è stato subito operato allo colonna vertebrale con frattura.
Dopo l'intervento è stato trasferito in una struttura per terapie e dopo un mese si è sottoposto a una RM che riporto di seguito e per la quale chiedo un consulto ovvero se ci sono speranze di camminare o quanto meno di riprendere gli stimoli fisiologico al momento assenti:

Si conferma la presenza di mezzi di stabilizzazione vertebrale ai livelli D1 D2 D4 D5 in trattamento di frattura vertebrale somatica con coinvolgimento dell'angolo posterò-inferiore del soma D3 con fenomeni compressi i durali e mi dollari.
Filiforme appare l'aspetto della porzione del midollo al livello D3 come per interruzione pressoché completa.
Non sono presenti al controllo odierno chiare raccolte ematiche in sede epidurale anteriore o posteriore.
Esiti chirurgici in corrispondenza di D3 e D4.
Si conferma altresi frattura dell'istmo di D3.
La restante porzione di corsa midollare appare di dimensione nei limiti, esente da chiare focalità.
Non evidenti iperintensità nelle sequenze a soppressione selettiva del segnale del tessuto adiposo a carico dei segmenti scheletrici rientranti nel campo di studio.
Cono midollare in corrispondenza di D12.
Canale rachideo osseo di ampiezza nella norma.
Edema dei tessuti molli paravertebrali al di sopra delle barre di stabilizzazione, con sottile raccolta fluida sovrafasciale proiettivamente in corrispondenza dei processi di D1-D2.


Grazie in anticipo.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Egregio utente,
dal referto della risonanza magnetica emerge in modo incontrovertibile che si è trattato di un trauma vertebro-midollare con lesione del midollo al livello della terza vertebra dorsale.E' un livello di lesione midollare molto alto che comporta conseguenza neurologiche severe, come traspare dalla sua richiesta di consulto. E' comunque un paziente da far seguire in neuro-riabilitazione. Ovviamente, una conoscenza clinica diretta del caso potrebbe consentire una valutazione prognostica più accurata.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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dopo
Utente
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Capisco.. Con la neuroriabilitazione ci potrebbe essere una speranza di poter riprendere almeno gli stimoli fisiologici ??