Dolori al coccige, un anno e mezzo di sofferenze, nessuna soluzione

Buongiorno dottori, scusate il post lungo ma è ormai un'odissea.


Scrivo da Siracusa, per informazioni su una situazione che coinvolge mia madre da circa un anno e mezzo senza avere una soluzione.


Il problema che la affligge è un forte dolore al coccige che in alcuni periodi diventa tanto intenso e a tratti debilitante.
I primi problemi sono nati quando era in posizione seduta e nulla sono valsi (cuscini, ciambelle, riposo).


Il primo consulto è stato ad un neurochirurgo che vista la risonanza ha escluso un problema al coccige e ha consigliato un consulto chirurgico.
Il chirurgo ha confermato la cisti al coccige da curare con antibiotici e antidolorifici e se diventata ingestibile da operare.
Nel frattempo è arrivata la pandemia e tra antibiotici e antidolorifici la situazione è stata gestita fino ad aprile quando i dolori sono diventati troppo forti.


Visto che il chirurgo ci ha detto che non era possibile effettuare interventi abbiamo fatto un consulto, per un eventuale intervento privato, da un proctologo che ha escluso la presenza di una cisti e ha suggerito visita ortopedica.
Un po' smarriti abbiamo fatto un secondo consulto proctologico che ha escluso la cisti, fatto una rettoscopia e richiesto una radiografia dinamica che secondo il proctologo ha confermato i problemi al coccige e richiesto una visita ortopedica.
La causa sembrerebbe un parto difficile, una caduta il tutto aggravato da un osteoporosi curata dal prolia.


Abbiamo fatto una risonanza che a detta degli specialisti non rileva nessun problema perché di qualità scadente.


Abbiamo quindi fatto un consulto dall'ortopedico che ci ha confermato i problemi al coccige parlando di posizione a 45 gradi e ha prescritto: Clodron 200 1 fiala x 8 giorni Normast 600 compresse x un mese Gladio 2 compresse al giorno x 8 giorni Natecal D3 compresse una al giorno Contramal 15 gocce al bisogno

La cura non ha sortito nessun effetto e il dolore si è amplificato tanto da non riuscire più a stare in piedi e da provocare dolori debilitanti quasi da svenimento.


In preda a questi dolori, un nostro amico neurologo dopo una visita ha consigliato di sospendere la cura ortopedica e ha prescritto:
Nicetile fiale 2 al giorno x 5 giorni
Nicetile bustine successivamente
Liryca 75 1 a colazione e 2 dopo cena
Palexia 50 1 mattina e una la sera
Ha inoltre aggiunto che era necessario una visita neurochirurgica chiarendo che la cura da lui prescritta agiva sui dolori per attendere in un periodo di ferie l'appuntamento.
Ha inoltre consigliato una risonanza ad alto campo (ancora non fatta).


Questa la situazione.
Mille pareri, nessuna cura efficace e una persona di 66 anni che da circa un anno non può sedersi, camminare ed avere una vita normale e lamenta un punteruolo fisso al gluteo e un bruciore che estendendosi a tutta la parte del bacino diventa un dolore insopportabile.


Grazie per l'attenzione, spero tanto di avere un consiglio, un'indicazione su cosa può affliggere mia madre e sulle possibili soluzioni.
[#1]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Anche se Lei si è molto dilungato, il quadro non risulta particolarmente chiaro.
Se fosse possibile, sarebbe da valutare una rmn (chiara, fatta bene) lombo-sacrale. Le immagini dovrebbe essere viste, in ambulatorio, dal Neurochirurgo che effettuerà la visita, anche al fine di verificare l'esistenza di fattori irritativi radicolari in atto.
Spesso, ho visto che una parziale compressione, ad esempio, lombo.sacrale è responsabile, o fortemente corresponsabile, del problema algico.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori, grazie per la risposta. Abbiamo un aggiornamento.

In attesa della risonanza sono state effettuate diverse analisi che contrariamente a quelle di qualche mese fa, mostrano valori elevati in trigligeridi (302 mg da 145 di giugno causa farmaci?) e VES 1h 30mm e Immunoglobuline IgA 653,2 mg/dl

La risonanza effettuata in data 3/09/2020 nel referto riporta:
Non si rilevano aree di alterato segnale a carico del tratto inferiore del midollo dorsale esaminato, ne a carico del cono midollare ne del sacco durale. Si rileva una diffusa iperintensità di segnale in corrispondenza della spongiosa ossea delle vertebre coccigee con lieve iperintensità dei tessuti molli attigui, in relazione a condizione di flogosi in atto (esiti postraumatici?) Niente di significativo da segnalare a livello pelvico, per quanto valutabile nell’indagine eseguita per lo studio coccigeo. Nella norma appare il diametro anter-posteriore del canale spinale.

Il nostro neurologo ha fatto disdire la visita neurochirurgica proponendo una visita urgente dall’ortopedico mentre il nostro medico di famiglia ci ha indirizzato verso un reumatologo esperto di colonna che ha proposto una ecografia.

Ancora una volta pareri discordanti. Cosa ne pensate?
Grazie sempre.
[#3]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
L'aumento delle immunoglobuline (e della VES) mi orienterebbe più verso una situazione infiammatoria/disreattiva (quindi competenza di un Reumatologo).
Dal punto di vista sintomatico, potrebbe essere utile un'infiltrazione nel punto trigger. Però, bisognerebbe anche capire il perchè di questa alterazione sierica. Se il dolore non è insopportabile, sentiamo prima il Reumatologo.
Dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottori,
Un aggiornamento della situazione.

Dopo una cura di circa 10 giorni a base di arcoxia 60, lyrica da 75 (x2), palexia da 50 (x2) il dolore e notevolmente migliorato e sembravamo aver ristabilito la situazione ma dopo 15 giorni dalla fine della cura si è ripresentato il dolore con un crescendo graduale che ci ha spinto, dopo un consiglio dell'ortopedico, a parlare con un fisioterapista.

Lo stesso ha cominciato un ciclo di 10 giorni con l'utilizzo della fibrolisi meccanica con risultanti controversi. Mia madre ha a tratti migliorato i dolori alle gambe e ai glutei ma la sensazione di un corpo estraneo rimane accompagnato a un bruciore persistente/dolore a volte estremamente intenso. Siamo un po' confusi, perché oltre al costo sostenuto per la cura, non vediamo una soluzione reale al problema (dopo due anni!!). Come dobbiamo comportarci?

Al momento, senza avere soluzione, abbiamo davanti a noi il dubbio di stare intervenendo sempre in modo sbagliato e un nostro amico ci ha parlato della possibilità che possa essere tutto legato a problemi del nervo putendo. È una possibilità? Come possiamo scoprirlo?

L'alternativa a tutto questo, sarebbe la terapia del dolore? Come dovremmo comportarci?

Siamo estremamente confusi!
[#5]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
A distanza, non è agevole dare pareri, specie quando la situazione appare così "frastagliata".
Tenterei, ancora, la terapia infiltrativa radicolare (d'altra parte non mi pare che si abbiano tante altre alternative). FateVi visitare dal Neurochirurgo; Egli potrà eseguire la prima infiltrazione già in corso della prima visita. A volte, un'infiltrazione ben fatta, oltre ad essere diagnostica, dà benefici pressoché immediati (già prima di uscire dallo Studio del Neurochirurgo, la paz. sta visibilmente meglio).
Avete provate tanto, fate anche 31 contattando un Neurochirurgo della Vostra zona (ce ne sono, sicuramente, di Colleghi più che validi alla bisogna).
Fate pure sapere, se avete piacere.
Cordialmente.
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