Anterolistesi e ernia intraforaminale in conflitto radicolare

Buongiorno, vorrei chiedervi un consiglio, ho 47 anni e premetto che nel 2013 ho subito un'intervento di stabilizzazione vertebrale L5-S1 con placche eviti visto la situazione ormai già molto compromessa, da allora negli ultimi anni i dolori sono tornati a ripresentarsi sempre ad entrambe le gambe e soprattutto di notte dove i sintomi sono più accentuati come se avessi qualcosa che brucia in entrambe le gambe e non passa con nessuna terapia.
Eseguita TAC a fine 2019 referto:
Esiti di intervento chirurgico di stabilizzazione vertebrale nel tratto L5-S1.

Riduzione di altezza e del tono idrico del disco L5-S1.

Lieve anterolistesi di L4 su L5.
Protusione ad ampio raggio del disco L4-L5, con componente erniaria intraforaminale sn in conflitto radicolare e con obliterazione del neuroforame.

Modesto bulding discali a livello L3-L4, D12-L1.
Regolare rappresentazione del cono midollaree delle radici della caudia.
Non lesioni focali vertrebosomatiche.

Canale vertebrale di calibro modicamente ridotto in L4. L5.

Attualmente i dolori alle gambe e in zona sacrale sono insopportabili soprattutto la notte, e mi ritrovo a dormire semiseduta sul divano, a volte le gambe non riescono a stare ferme e ho continue fascicolazioni alle gambe.
Ho fatto una EMG arti inferiori anni fa dove si parlava di lievi problemi a sn, in effetti la sensibilità è diminuita ma non mi da grandi problemi.

Negli ultimi mesi ho avuto degli episodi, che magari non sono correlati al disturbo neurochirurgico, di incontinenza fecale, ossia come sento o stimolo è come se non riuscissi a controllarlo, anche la ritenzione urinaria sta creando seri problemi e inoltre ho anche disfunzione sessuale con dolore importante alla zona sacrale dopo i rapporti.
Mi sento sempre le gambe stanche come se camminassi ogni giorno tantissimo, mentre il dolore alla schiena è localizzato in zona sacrale e a volte non riesco a stare seduta, mentre il dolore alla schiena è più sopportabile.

Nonostante antiinfiammatori, antidolorifici la situazione non cambia, anzi come effetto danno un peggioramento del mio riposo notturno che ormai è ridotto a 3-4 ore a notte.

Vi ringrazio per la Vostra attenzione
Michela
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.8k 242 2
La situazione da Lei illustrata sembra più importante di quella evidenziata alla tac. Direi che sia giunto il momento di fare una rmn (la strumentazione messa nel 2013 dovrebbe essere rmn compatibile, si accerti di ciò chiedendo all'Ospedale dove è stata messa e al Chirurgo che ha eseguito l'intervento). Quando vi è materiale metallico in situ, la tac potrebbe "offuscare" la visione delle immagini.
Per completezza, la rmn la farei senza e con contrasto.
Una volta eseguita l'indagine consigliata, si faccia vedere in ambulatorio per la visita neurochirurgica.
Ritengo che, eventualmente, con la tecnica mininvasiva si possa fare qualche cosa. Non sottovaluti la situazione clinica descritta.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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dopo
Utente
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La ringrazio per il suo consulto farò certamente ciò che mi ha consigliato cordiali saluti.