Avvallamento cranio

Gentili dottori, vi scrivo per un consulto in seguito ad una botta alla testa che ho subito all'incirca 40 ore fa.
non ho avuto perdita di coscienza, sanguinamento ne altro ma da ieri sera circa ho iniziato ad accusare vertigini e leggera nausea.
Stamattina mi sono recato al ps per una Tac, che evidenziava un piccolo avvallamento cranico dovuto alla botta, nella zona destro/centrale.
la TAC non ha evidenziato lesioni o ematomi ed i capogiri sono stati attribuiti alla cervicale perché l'impatto mi ha causato una specie di colpo di frusta.
il dottore che mi ha visitato mi ha detto che devo restare a riposo ed eventualmente avessi altri sintomi di effettuare una visita in Ps.
è qualcosa di cui preoccuparsi o posso stare tranquillo?
grazie mille in anticipo per le risposte.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Egregio Paziente,
se in data odierna, ossia a distanza di cinque giorni dall'evento traumatico, non accusa altri sintomi può considerare risolto il problema, essendosi trattato di un trauma cranico live non-commotivo. Se invece persiste cefalea sarebbe opportuno sottoporsi ad un controllo neurochirurgico anche per poter definire esattamente di quale entità sia l'avvallamento della teca cranica che ha citato nella sua anamnesi.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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Utente
Utente
Gentile dottore, Innanzitutto grazie per la risposta.
Ad oggi in verità persistono ancor vertigini che come dicevo mi sono state attribuite alla cervicale che mi è stata trovata 'dritta'. credo sia correlata alla botta presa che ha causato questo trauma al tratto cervicale.
Altri sintomi quali cefalea, vomito ed altri non sono mai stati presenti.
Mi consiglia un ulteriore visita per quanto riguarda il tratto cervicale o devo preoccuparmi seriamente per questo avvallamento?
Grazie per l'attenzione!
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Il reperto di una "rettilineizzazione" del rachide cervicale è molto frequente a seguito di un trauma cranico ed esprime null'altro che una difesa antalgica con contrattura della muscolatura para-vertebrale. Ad ogni modo, non è questo che causa la sensazione di modesto disturbo dell'equilibrio, che è cosa molto diversa dalla vertigine, che è un fenomeno parossistico della durata di pochi secondi. Se, come riferisce, è stato citato un "avvallamento del cranio" significa che radiologicamente è stata rilevata una interruzione della integrità della volta di cui si deve accertare innanzitutto se esiste davvero e poi di quale entità sia. Definire tutto ciò è compito del neurochirurgo cui le suggerisco di rivolgersi, se permane qualche sequela del trauma cranico seppur lieve che ha riportato.
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Utente
Utente
Egregio dottore, la ringrazio per il tempo che mi ha dedicato e per le risposte esaustive. Detto ciò ho già programmato per domani una visita.
Mi permetta però gentilmente di porle ancora qualche domanda se possibile.
Appurato che a distanza di 40 ore effettuando una Tac e non evidenziando problemi al cervello, sono comunque ancora a rischio di formazioni di ematomi o lesioni?
Posso aver subito dei danni permanenti che si protrarranno per il resto della vita?
e ancora, questo avvallamento, una volta appurata la sua entità, avrà bisogno di un intervento chirurgico ove mai c'è ne fosse bisogno?
So che per via telematica sono domande di difficile risposta, ma mi affido a voi dottori per la vostra disponibilità e imparzialità che vi contraddistingue.
Distinti saluti.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Le potrei rispondere solamente se effettuassi io personalmente il suo esame neurologico e vedessi l'esame da cui è stato rilevato questo avvallamento della teca cranica.
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Utente
Utente
Immaginavo una risposta del genere dato la complessità delle domande associate alla modalità telematica.
Ci tengo però a dirLe che al momento della Tac il dottore mi disse che questo tipo di avvallamenti tende a risolversi da solo, quindi immagino la natura non complessa dello stesso.
Ad ogni modo domani le riferirò i risultati della visita. Grazie per le risposte!
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
E' molto strano quello che ha riferito, perché se c'è realmente un avvallamento ne sia pur certo non si risolve da solo. A meno che non si stia parlando di tumefazione dei tessuti molli.
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Utente
Utente
Gentilissimo dottore, le scrivo per un aggiornamento circa la mia situazione e chiedere un ulteriore suo parere.
Innanzitutto volevo correggere il mio ultimo intervento, dove effettivamente se l'avvallamento in questione fosse stato provocato dalla botta non si sarebbe risolto da solo. Detto ciò, ho effettuato visita neurologica ed il referto è il seguente:
Recente trauma cranico
riferisce sintomatologia suggestiva di sindrome soggettiva del traumatizzato
esame obiettivo nei limiti

mi viene prescritto levopraid e vagostabil.

il dottore prova tramite palpazione ad individuare il suddetto avvallamento nella zona dove ho subito il trauma ma non evince niente.
Sono in attesa di una visita neurochirurgica dato la presenza di questo avvallamento.

Non potendo fare altro che aspettare, ho ripescato una vecchia tac che ho sottoposto al mio medico curante, che, confrontando le 2 Tac, evince che il suddetto avvallamento fosse già presente. In poche parole la botta alla testa non ha provocato appunto l'avvallamento, tesi sostenuta anche dal medico curante oltre che dalla tac, il quale sostiene che in un incidente come quello che ho subito, avrei dovuto avere una frattura cranica più che un avvallamento.
Ora, alla luce di tutto ciò, continuo ad avvertire leggera sensazione di scarso equilibrio.
in attesa della visita neurochirurgica, saprebbe dirmi come sia possibile che avverta ancora questo sintomo?
la ringrazio come sempre per i suoi interventi.
Cordialmente
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Mi fa piacere che mi abbia aggiornato, caro concittadino, ma come ha potuto vedere le è stato esattamente confermato quanto le avevo anticipato nelle mie precedenti risposte. Torno a ripeterle che semmai esista quel che lei definisce avvallamento deve essere verificato innanzitutto attraverso un attento esame fisico della teca cranica, mentre la restante fenomenologia che lei riferisce si inquadra, come le è stato anche detto, nella sindrome soggettiva del traumatizzato cranico.
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