Ernia del disco che non passa

Buongiorno a tutti, ho 29 anni, da gennaio 2020 dopo anni di fastidi ho deciso di fare una risonanza causa anche peggioramento e aumento di dolore, risultato, ernia l4/l5 mediana e paramediana sinistra che impronta il sacco durale e lieve protusione l5/s1 sempre a sinistra.
Ora è da un anno che ho provato praticamente di tutto, chiropratico, allungamento vertebrale, ginnastica posturale, 12 iniezioni di ozono intramuscolari, due peridurali, un mese intero con bustino, Tecar terapia, svariati cortisonici ed oppiacei.
Ho cambiato due ortopedici, ora sotto controllo del secondo, da metà dicembre svolgendo ginnastica posturale vertebrale e ho fatto due iniezioni di ozono intraforaminali ecoguidate, la prima tre settimane fa e la seconda settimana scorsa.
Nel giro di un anno sicuramente qualcosa e migliorato ma continuo a non riuscire a fare sport (sta mattina 28 minuti di bici in pianura e son praticamente bloccato) a lavoro ho difficoltà a fare tutto, sono montatore meccanico e so che non è il top come lavoro.
Sto spendendo un assurdità e ancora non riesco a stare meglio, a 29 anni, sta entrando anche una lieve depressione perché vivo ogni giorno con dolori e o fastidì e l’incapacità di sfogarmi con lo sport che nella mia vita è sempre stato presente.
Nessuno mi vuole operare perché i nervi delle gambe stanno bene.
Avete qualche consiglio?
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.8k 242 2
Chiaramente bisognerebbe vedere le immagini della rmn e collegarle all'obbiettività clinica, anche se penso che sia la compressione a L4-L5 la responsabile della Sua sintomatologia. Ma bisogna esserne sicuri.
Per quanto concerne l'intervento, ritengo che questo possa essere programmato con tecnica mininvasiva. Questa offre la possibilità di decomprimere la radice nervosa senza essere praticamente traumatizzante per il paz.
Tuttavia, prima di orientarmi sulla via chirurgica, eseguirei, sia a scopo diagnostico (per la conferma del livello) che antalgico, una infiltrazione sulla radice nervosa interessata. E' possibile che si ottenga, oltre alla individuazione sicura del metamero da trattare con l'intervento, anche una buona risposta antalgica che, comunque metterebbe il nervo nelle migliori condizioni per l'eventuale approccio chirurgico.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la risposta, diciamo che l’intervento mi spaventa perché so che se non passa nemmeno così probabilmente mi terrò il dolore e fastidio per sempre. Però ripeto a 29 anni non riuscire a far più niente e davvero una cosa che non avrei mai immaginato. Mi scusi l’ignoranza ma questa infiltrazione che eseguirebbe direttamente sul nerbò di cosa si tratterebbe?
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.8k 242 2
Di norma l'infiltrazione è di un farmaco antireattivo, che normalmente migliora sensibilmente il dolore (piuttosto che tenerselo sempre uguale ad adesso...).
L'intervento con la mia tecnica, nella stragrande maggioranza dei casi, risolve il problema.
Cordialità.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio e terrò in considerazione il suo consiglio, lei per caso sa dirmi dopo quanto si potrebbe sentire del beneficio dopo una doppia iniezione intraforaminale di ozono?
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.8k 242 2
Io non faccio ozono. Di norma, dopo una mia infiltrazione, il paz. avverte che "le cose" vanno meglio già dopo alcuni miniti.
Cordialità.