Emangioblastoma

A settembre del 2001 mi è stato diagnosticato un emangioblastoma midollare benigno situato in zona C2-C3. Mi è stato consigliato l'intervento chirurgico immediato atto a rimuoverlo. Tale intervento è stato effettuato dal Prof. Delfini con ottimi risultati: non ci sono recidive e cammino! Ciononostante, dopo pochi mesi dall'intervento, alcuni problemi imputati al decorso post-operatorio, si sono accentuati e a tutt'oggi persistono e a tratti si acutizzano. In poche parole ho entrambe le gambe dal ginocchio in giù e in particolare la sx, "addormentate" e sempre doloranti. Ho effettuato ulteriori visite di controllo fino al 2005 e sempre dal Prof. Delfini che riteneva il problema transitorio. Nonostante una forte depressione sopravvenuta, mi ero in qualche modo rassegnata a convivere con questo disagio, ma, negli ultimi mesi, il formicolio e il dolore stanno salendo trasformando il disagio in un vero e proprio dolore insopportabile. Vi chiedo gentilmente, se esistono nella letteratura medica casi analoghi al mio, se devo ritenermi "fortunata" o, come spero, vi è la possibilità di tornare ad una vita normale. Vi ringrazio anticipatamente. Cordialità
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Dr. Andrea Seghedoni Neurochirurgo, Medico di medicina manuale, Perfezionato in medicine non convenzionali 229 14
Salve

Per un neurochirurgo, lei è gia tornata a vita normale, perchè dopo un intervento di quel tipo lei cammina ancora.

Il problema che lei riferisce può essere spiegato molto bene come un lieve danno che il midollo ha subito dalla presenza o del tumore o dall'intervento.
Il neurochirurgo, dovendo asportare un tumore indovato all'interno del midollo, ha a sua disposizione dei "corridoi d'accesso" che limitano il piu possibile il danno al paziente. Nel midollo, il corridoio principale è il tumore stesso oppure la zona del midollo che trasporta la sensibilità.
Spesso i distubi, dopo l'intervento, rientrano anche in maniera importante, ma se sono gia passati quasi otto anni dall'intervento e il problema è ancora li, l'unica casa da fare è sentire un neurologo per uno studio neurofisiologico del midollo, e una eventuale terapia medica per il distubo ( che non lo può guarire, ma lo puo alleviare)

Un saluto.

Dr. Andrea Seghedoni,
neurochirurgo
www.andreaseghedoni.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gentile Dottore, La ringrazio per la tempestività della risposta. Solo una cosa: il peggioramento che avverto potrebbe continuare, arrestarsi, regredire...? Nel caso: che tipo di accertamento mi consiglia per una verifica del mio stato di salute?
Di nuovo grazie.
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Dr. Andrea Seghedoni Neurochirurgo, Medico di medicina manuale, Perfezionato in medicine non convenzionali 229 14
Salve, le consiglierei, dapprima, una visita presso un neurologo.

Penso che gli accertamenti da eseguirsi siano, oltre ad una accurata visita, dei PESS ( potenziali evocati somato sensitivi), che studiano la conduzione del midollo.

Un saluto.
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Grazie di nuovo per la cortese e celere risposta. Farò quanto mi consiglia e La informerò sui risultati.
Buon Agosto