Mia mamma in seguito ad un'emorragia cerebrale

5 mesi fa ho perso mia mamma in seguito ad un'emorragia cerebrale . Purtroppo mi é rimasto il dubbio che si poteva fare qualcosa prima per prevenire e dopo per salvarle la vita. Aveva 78 anni, soffriva di ipertensione ma la curava e aveva subito 10 anni fa un intervento di angioplastica alle coronarie, per il resto era una donna attiva e con condizioni di salute generali buone. Da circa un anno lamentava fortissimi mal di testa e spesso capogiri e si era sottoposta a risonanza magnetica risultata negativa. L'emorragia é stata localizzata vicino al talamo e subito ci é stato detto che era piuttosto grave, dopo 6 giorni di coma in reparto di neurologia ma non in terapia intensiva, é finita. I medici hanno attribuito l'emorragia all'ipertensione e non hanno dato altre spiegazioni.
Ora mi chiedo, quei mal di testa potevano essere un segnale di qualcosa che non andava? Possibile che pur curata la pressione alta sia stata la causa e che seppure avesse fatto una tac prima, non si poteva eccepire quel che poi le é accaduto, così come ci hanno detto in ospedale. E riguardo a come é stata curata...E' normale non tentare un intervento chirurgico e non metterla in terapia intensiva? Se un'emorragia é grave come é possibile affidare solo alla farmacoterapia la possibilità che si assorba? Da uno stato iniziale di semi incoscienza, ho visto mia mamma lentamente passare allo stato comatoso senza che le si facesse niente. La sensazione avuta da noi familiari é proprio che non abbiano fatto abbastanza. Il dolore é immenso, sarei davvero grata di ricevere qualche parere che possa almeno aiutarmi a farmene una ragione. Grazie mille in anticipo.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 74.9k 2.3k 20
Gentile Signora,

innanzitutto Le sono molto vicino per la grave perdita della mamma.
Le mie sono soltanto ipotesi. L'ipertensione se trattata e mantenuta nella norma, non dovrebbe dare problemi emorragici acuti, però, soprattutto negli ipertesi è frequente un forte e relativamente momentaneo rialzo pressorio (crisi ipertensiva) che potrebbe provocare un'emorragia cerebrale e questo potrebbe essere successo alla mamma.
Per la seconda questione inerente l'eventuale intervento chirurgico Le dico che in alcuni casi la zona dell'emorragia è inaccessibile chirurgicamente ed i neurochirurghi, non potendo intervenire, aspettano un eventuale riassorbimento.
Se le cose sono andate così non si poteva salvare la mamma e non imputerei ai neurochirurghi alcun comportamento negligente.
Le ripeto che le mie sono solo delle probabili ipotesi che tentano di capire cosa possa essere successo.
Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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dopo
Utente
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Gentile Dottore, la ringrazio davvero per la risposta. Non so se sentirmi confortata, non é facile, ma almeno vorrei poter provare meno rabbia e forse la sua risposta un pò mi aiuta in questo.
Le chiedo però, riguardo il prevenire. Quei mal di testa così forti che mamma aveva da mesi soprattutto al mattino al risveglio e i frequenti capogiri anche a letto sdraiata, potevano essere un segnale di qualcosa che non andava al cervello? E' vero che se avesse fatto anche una tac oltre alla risonanza magnetica risultata negativa, non era possibile vedere quel che poi é accaduto? Il medico curante dopo la risonanza magnetica negativa, aveva attribuito i mal di testa e i capogiri alla cervicale e all'insonnia cronica di cui mamma soffriva. Cosa ne pensa?
Grazie ancora.
Saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 74.9k 2.3k 20
Gentile Signora,

Le confermo quello che Le hanno detto i medici.
Se la Rm è stata negativa, nemmeno con la TC si sarebbe potuto vedere nulla che lasciasse sospettare un tale epilogo. Capisco la Sua rabbia e delusione ma spesso la medicina ha dei limiti intrinseci alla sua disciplina.
Cerchi di rasserenarsi (per quanto possibile) perchè da ciò che mi ha descritto, secondo me, i medici hanno fatto ciò che era nelle loro possibilità.
Cordialmente

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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