Una assicurazione infortuni

Buon pomeriggio,
vorrei cortesemente un consulto per la seguente patologia. Preciso che già nel 1997, la TAC aveva evidenziato la presenza di una lieve protrusione ma i disturbi erano di lieve entità.
A seguto di un'nfortunio ( durante una fase di scarico di merce ho sentito una fitta lancinante )ho effettuato dnel maggio 2006 una RSM di cui riporto di seguito il referto:
"Congenitamente ampi i diametri sagittali del canale e del sacco durale.
Regolare il cono midollare e le radici della cauda equina.
Diffusamente disidratati gli ultimi quattro dischi intersomatici lombari.
In particolare in L5-S1 è apprezzabile un'ernia discale mediana paramediana destra che
impronta il sacco durale e comprime la porzione prossimale della tasca radicolare S1 di destra; l'ernia discale mostra anche un porzione espulsa e migrata in basso per circa un cm. rispetto al piano intersomatico.Il segmento rachideo ha perso la fisilogica lordosi per assumere andamento rettilineo, verosimilmente su base antalgica.Piccola cisti periradicolare in paramediana sinistra, all'altezza di S2 ".

Questo il referto.
I sintomi:
1)Uggia più o meno costante, più marcata durante il riposo o in fase di piegamento;
2)Senza una apparente ragione, molto spesso il dolore è per diversi giorni lancinante e si propaga a tutta l'area del bacino DX , la coscia e la gamba ( il medico parla pressione dell'ernia sul nervo sciatico e sono costretto a ricorrere ad una terapia cortisonica per 6/7 giorni prima di un apprezzabile sollievo.

Quesiti:
1)E'il caso di operarmi e se si, quale centro specializzato mi consigliate?
2)Ho una assicurazione infortuni e sono stato sottoposto a visita medico-legale da parte della Compagnia che ha rigettato la richiesta di rimborso perchè non indennizzabile in quanto l'ernia era già esistente. Vi sarei gratio se anche sul secondo quesito potreste darmi una cortese risposta.

Grazie e cordiali saluti.
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. signore di Arezzo, lei deve assolutamente affidarsi ad un chirurgo ortopedico o un neurochirurgo per essere sottoposto ad un consulto che chiarisca la necessità di un intervento chirurgico per ernia discale lombare L5-S1 dx., che sembra ormai improcrastinabile.
In qualsiasi Clinica Universitaria Ortopedica o Neurochirurgica, in qualsiasi Divisione Ospedaliera Ortopedica o Neurochirurgica di medio livello può eseguire questo intervento tranquillamente. Poi vi sono anche i centri importanti di chirurgia vertebrale in varie sedi come Firenze, Siena, Pisa, Bologna, zone più vicine alla sua residenza, ove può andare.
Riguardo al fatto di carattere medico-legale le dico che :
Lei aveva una protrusione discale nel 1997 non un'ernia discale, che si è evidenziata dopo un'ennesimo episodio di lombalgia da sforzo, ed il significato sia anatomo-patologico che clinico fra le due cose è ben diverso; per cui è evidente il fattore scatenante, determinante per la sua situazione attuale, provocato dall'infortunio in fase di attività lavorativa.
Cordiali saluti
ALESSANDRO CARUSO
Specialista Ortopedico-Traumatologo //Fisiatra
Università di Messina


Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio Prof. Caruso,
devo fare ammenda per non aver firmato la mia richiesta di consulto inviata tramite Medicitalia.it alla quale Lei ha cortesemnete risposto in data 22/02/07.
Inoltre devo aggiungere ( altra ammenda!! ) l'errore commesso nel riferirLe che nel 1997 avevo una solamente una protrusione.
Spinto dalla Sua risposta a riguardare il referto TC di quella data, lo stesso recita:
"Spazio LG-S1: ernia posteriore mediana, lievemente paramediana destra del disco, contenuta, che impronta il sacco durale e contatta la tasca radicolare S1 di destra. Nella norma l'ampiezza del canale vertebrale".
Quindi, relativamente al quesito assicurativo, l'ernia era esistente già all'epoca. Alla luce di questa rettifica e comparando i due referti ( TC 1997 e RSM 2005) è giustificato il rigetto della mia istanza di risarcimento.

Grazie per la Sua gentilezza.
Pasquale Ceravolo
Arezzo