Lombosciatalgia origine da diagnosticare

Gentili medici,
approfitto ancora una volta di questo sito, sia perché non sappiamo più dove sbattere la testa, sia perché fiduciosamente confido nell’idea che ci sia fra voi qualcuno disposto a rivedere pazientemente, seppure a distanza, la storia di mia madre nei vari referti e consulti precedenti, e ad aiutarci a capire qualcosa…
Sono almeno tre anni che mia madre ha perso la sua autonomia, ma vorremmo quantomeno riuscire a capirne il perché, smettendo di rimbalzare da uno specialista all’altro…(ognuno accuratamente ristretto nel proprio mondo di competenze, senza che nessuno si faccia carico della persona globalmente finchè non si trova, non dico una soluzione, ma quantomeno una diagnosi! - scusate lo sfogo-).
A gennaio di quest’anno le è stata diagnosticata una forma benigna di sclerosi multipla, che ha provocato problemi di instabilità agli arti inferiori (nessuna terapia prescritta) e contestualmente le è stata diagnosticata, da un primo ortopedico, una sciatalgia da bulging discale L4-L5 alla gamba dx. Sono quasi sempre presenti anche forti dolori alla schiena.
Visto il peggioramento marcato dei problemi alla gamba dx, con dolore a livello lombare dx, a livello del gluteo e della coscia dx posteriormente (con la gamba sia pesante che dolorante) che le impedisce di camminare se non appoggiata a qualcuno e comunque la costringe a fermarsi dopo mezz’ora di cammino, e le impedisce di stare ferma in posizione eretta per più di qualche minuto; visti gli scarsi o nulli risultati della fisioterapia (unica cosa consigliata allora dall’ortopedico, che aveva escluso altri tipi di intervento) ha provato ad effettuare una cura (dolorissima) di ozono-terapia (10 iniezioni paravertebrali ambulatoriali) purtroppo senza risultati.
Ha effettuato una visita di controllo a luglio c/o il neurologo (un rinomato primario di Sassari) che ha così refertato:
“La signora presenta, alla RM encefalo, un quadro compatibile con una diagnosi di Sclerosi multipla, avvalorata dal fatto che nel 2000 presentò una neurite ottica che andò incontro a remissione dopo ciclo cortisonico. Trattasi verosimilmente di forma benigna di SM, ragion per cui non ho ritenuto di consigliarle terapia alcuna. La signora presenta altresì sciatalgia destra: l’esame clinico mostra abolizione del riflesso achilleo destro, come nelle condizioni di sofferenza S1”
Effettuato questo mese anche un nuovo consulto c/o un secondo ortopedico, specializzato in chirurgia vertebrale e patologie della colonna: “L’esame rmn ha evidenziato una modesta protusione discale L4-L5. L’esame obiettivo non ha evidenziato deficit funzionali, Lasegue negativo, non deficit sensitivo motori, punti di Valleix riferiti positivi a destra, nella regione glutea e nella coscia” Consiglia nuova radiografia della colonna lombare+dinamiche e RMN colonna lombare con mezzo di contrasto (secondo lui il riflesso achilleo sarebbe presente). A suo dire questa lombosciatalgia non deriverebbe da problemi vertebrali (anche se non ha escluso che la protusione possa incidere di più quando lei è in piedi, sotto carico, ma questo non lo sapremo mai perché in sardegna non ci sono risonanze che effettuano che questo tipo di esami dinamici).

In sostanza stiamo ancora cercando di capire da cosa derivi questa lombosciatalgia che le impedisce di camminare. Il neurologo ha constatato una sofferenza radicolare ma non l’ha attribuita alla SM (“quella le provoca l’instabilità ma la sclerosi non provoca questi dolori”) e ci ha consigliato una visita ortopedica. L’ultimo ortopedico ritiene che il dolore non derivi dalla protusione ma da altre cause ancora da indagare (e ci ha riconsigliato il neurologo per verificare altre cause…)
Vorremmo capire
1) se concordate con il neurologo quando afferma che questi dolori non sono attribuibili alla sclerosi (anche perché “benigna”)
2) se esistono esami alternativi all’elettromiografia (che purtroppo non è riuscita a fare perché risultata troppo dolorosa)
3) quali altre cause di lombosciatagia si possono ipotizzare, se si escludono la protusione e l’sm?
4) CRM terapia: stiamo pensando di tentare anche questa (abbiamo letto che è utilizzata sia in caso di lombosciatalgie che in caso di SM) Avete pareri in merito?

Grazie 1000 per qualsiasi indicazione potrete darci, barbara
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Dr. Rosario Vecchio Neurologo 1.4k 32 22
Caro Utente,

consideri la mia risposta sicuramente limitata dal mezzo utilizzato. Ma cercherò di rispondere alle sue domande per cercare di esserLe d'aiuto se possibile. La Sclerosi Multipla è una malattia demielinizzante del Sistema Nervoso Centrale che può dare dolore. In genere i dolori della SM non sono di tipo radicolare, ma a volte se la lesione demielinizzante interessa il punto in cui la radice nervosa esce dal midollo spinale il dolore può essere di tipo radicolare. In questo caso dovrebbe essere effettuato un esame di RM del midollo dorsale per valutare se è presente un'area di demielinizzazione nella zona da cui si stacca la radice spinale interessata. E' chiaro che la sciatica non riconosce quale unica causa l'ernia del disco intervertebrale che è sicuramente la causa più frequente, ma non la sola. Il bulging discale non può giustificare (consideri però che non posso vedere l'esame RM) un disturbo dell'intensità che Lei descrive. L'elettromiografia è in caso di sciatalgia importante e se poi la causa è dubbia diviene un'esame fondamentale da eseguire. La terapia posturale può sicuramente esserLe d'aiuto anche in considerazione del fatto che spesso il soggetto con SM se presenta disturbi della deambulazione ha un atteggiamento posturale assolutamente alterato che può creare di per se dolore.

Cordiali Saluti

cordiali saluti

Dr. Rosario Vecchio

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dr. Vecchio,
mia madre ha già fatto una RM dorsale, che non ha evidenziato niente di particolare (anche l'RM cervicale è priva di segni di demielinizzazione) ma cercheremo di farla rivedere al neurologo perchè si possa escludere anche la Sua ipotesi.
Ci rendiamo conto dell'importanza dell'EMG, ma mia madre, nonostante sia una persona che sopporta bene il dolore, non è riuscita a finire l'esame perchè veramente troppo doloroso (non so se perchè la parte era già infiammata e dolorante di suo o se semplicemente perchè ha trovato un tecnico -perchè non era medico- dai modi molto bruschi). Fatto sta che vorremmo capire se esistono valide alternative a questo esame. Mi sembra di ricordare che in un precedente consulto quacuno ci abbia parlato di "potenziali evocati sensitivi e motori". E' un esame che può dirci qualcosa? E' meno fastidioso dell'emg?
grazie ancora, barbara
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Dr. Rosario Vecchio Neurologo 1.4k 32 22
Cara Utente,

i potenziali evocati somatosensoriali e motori registrano la velocità con cui viaggia l'impulso sensitivo e motorio. Sono sono molto utili come supporto nella diagnosi di malattia demielinizzante, mentre non sono altrettanto sensibili nel permettere di confermare una patologia della radice nervosa.

Cordialità