Svenimenti dopo sforzo o emozione

Buongiorno, nel 1994, a 24 anni, ebbi uno svenimento nella doccia subito dopo una corsa di 20-30 minuti. Feci un ECG sotto sforzo con esito negativo.
Nel 1997 dopo pranzo avvertii una sensazione di forte sonnolenza e dopo pochi minuti svenni. Chi mi ha soccorso ha notato bava alla bocca, irrigidimento dei muscoli del collo e tremolio alle gambe. La coscienza è persa per circa 2 minuti e il polso radiale è debolissimo con pressione 90-60. Il neurologo valutò una sospetta (non certa) epilessia ed iniziai una cura a base di gardenale (100 mg/dì). Il medico venne sostituito nel 2001 e il nuovo mi fece passare al lamictal (75 mg/dì) mantenendo la posizione del precedente. Nel 2004, non avendo più avuto svenimenti, si decise di togliere il farmaco il cui dosaggio era risultato ematicamente insufficiente. Cambiato lavoro (2005) ho iniziato ad avere nuovamente svenimenti: 3 in 5 mesi per cui, in accordo con il neurologo, sono ritornato a prendere lamictal 75 mg. Avvertivo qualche volta tachicardia sotto la doccia dopo attività sportiva ma per il resto pareva andare meglio. Nel giugno 2008 avvertivo astenia continua e accumulo di liquidi nelle gambe: feci un eco color doppler che mise in evidenza una insufficienza venosa di tipo varicoso. Nel mese di ottobre 2008 una mattina avvertii sonnolenza/senso di stordimento e dopo ave percorso 2 rampe di scale velocemente mi sedetti e persi conoscenza. Da qui ho fatto ECG Holter, RMN nucale, EcoCG, Tilt test, EEG tutti negativi. Emocromo e VES normali, esame del metabolismo glucidico ha messo in evidenza bassa insulinemia basale con glicemia a digiuno normale. Normale HB glicata, funzionalità renale, enzimi epatici, quadro proteico e immonuglobulimico e il bilancio lipidico. Ok anche screening ormonale e anticorpale tiroideo. Da ottobre 2008 ho avuto 5 svenimenti: 2 dopo attività sportiva (la pressione scende da 120-90 a 100-70), e 2 dopo situazione emozionale non piacevole. In tutti gli svenimenti avuti finora ero sempre in posizione ortostatica o mi ero appena seduto. Verificato anche che la glicemia dopo svenimento è ok.
Da 1 anno sento, in condizione di silenzio, un fruscio di fondo che aumenta negli istanti precedenti lo svenimento. Talvolta percepisco fastidio e tachicardia in particolari situazioni: rumore dei piatti al ristorante o mentre sto leggendo, eventuali rumori mi provocano tachicardia. Talvolta pare subentrare per circa 1 secondo un fenomeno tipo depersonalizzazione (mi pare di non vedere nè sentire). La difficoltà è stata di capire la natura del fenomeno per cui da neurologico alla luce della vasodilatazione è passato a cardiologico per poi tornare a psicologico/neurovegetativoa detta degli specialisti di cardiologia.
Vi ringrazio fin da ora per l’attenzione che mi riserverete.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
In attesa che risponda un collega neurologo, mi permetto di sintetizzare il problema nei seguenti punti:
1)la crisi del '97 fu quasi sicuramente epilettica. Va però ricordata una massima fondamentale:come una rondine non fa primavera, una crisi epilettica non fa epilessia.
2)le altre crisi sembrano invece semplici lipotimie,forse da ipotensione ortostatica (brusca riduzione dell'afflusso di sangue al cervello)
3) la "depersonalizzazione" di circa un secondo potrebbe di nuovo essere un fenomeno epilettico, oppure una pre-lipotimia.
Lei ha menzionato una miriade di accertamenti, ma non quello più importante, l'elettroencefalogramma, che sicuramente ha fatto (da sveglio e forse anche in deprivazione di sonno).

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie 1000 per la risposta, dottore.
In effetti nelle ore successive il ricovero feci il 1° EEG che chiaramente aveva delle onde brutte (dipende dalla mancanza di afflusso di sangue?) ma che è nettamente migliorato nei giorni successivi. Fino a 4 anni fa il tracciato presentava una piccola anomalia dopo l'iperpnea che, a detta del neurologo, faceva parte del mio tracciato. Negli ultimi 3 EEG (1 anno l'uno dagli altri) non c'è più stato.
Ci tengo a precisare che non ho mai avuto perdite di alcun genere nè convulsioni ma soltanto tremolio agli arti inferiori e irrigidimento degli arti superiori e muscoli del collo e mandibolari.
Ho fatto anche EEG con deprivazione del sonno nel 2004 che ha presentato l'anomalia dopo l'iperpnea.
Grazie per lulteriore opinione. Buone Feste.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Potete aiutarmi? Grazie.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Le è possibile riportare la descrizione dei tracciati? Quanto meno del primo eeg, dell'ultimo eeg non ancora normale, e di quello in stato di sonno.
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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore, ecco quanto sono riuscito a trovare:
1° tracciato:"il tracciato di base si presenta nella norma; in corso di HP e successivamente ad esso si osservano anomalie limiti a insipuisa sporadica con diasposizioni su proiettata, possibile ispassione di sofferenza della struttura antiencefalica"
-penultimo tracciato non ancora normale:"ritmo di fondo con alfa presente. Non si osservano anomalie focali nè grafoelementi epilettiformi"
-ultimo tracciato non ancora normale:"rimo di fondo alfa di medio voltaggio, simmetrico e reagente. In un'unica occasione si rileva brevissimo scoppio di attività theta aguzza in ambito emisferico sinistro".
-stato di sonno:"in una sola occasione si osserva la comparsa dei grafoelementi della fase I e II di sonno NREM (onde V e K). Ripetuti brevi scoppi costituiti da grafoelementi epilettiforme (punte, punte-onda, onde lente) in sede fronto-temporale sx con tendenza alla diffusione controlaterale"

In attesa di una Vs. opinione vi auguro Buon Anno.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Il referto del primo tracciato non è stato ben trascritto, ed è incomprensibile.
Negli altri tracciati,specie da quello in stato di sonno, vi sono elementi molto sospetti per comizialità; in particolare sembrerebbe esservi un focolaio epilettogeno temporale. I focolai temporali sono responsabili di crisi che vengono dette "parziali complesse", spesso con vissuti di depersonalizzazione o di "déja vu".
Se continua ad avere questi disturbi, sia pure di brevissima durata, vuol dire che lei non è del tutto "coperto" dalla cura, che va rivista.
Si rivolga ad un centro per l'epilessia.
Cordiali saluti
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