Contrazioni alla schiena da stress

Buongiorno,
sono qui a sottoporvi un quesito che riguarda mia moglie, che ha 32 anni. Da più di 10 anni mia moglie ha episodi di violente contratture alla schiena, che avvengono con cadenza annuale o biennale, a seguito di periodi di stress prolungato e soprattutto di problemi con altre persone, che lei tende ad interiorizzare. Sembra quindi che, dopo periodi in cui lei ha forti contrasti, repressi e non sfogati, con qualche persona, accumuli dentro di sè una rabbia che poi le si sprigiona all'improvviso, manifestandosi con il fenomeno descritto. Normalmente gli episodi hanno inizio nella notte, con contrazioni involontarie della fascia muscolare immediatamente a destra rispetto alla colonna vertebrale, piu o meno a metà della schiena. Queste contrazioni muscolari diventano sempre più violente e dolorose, e sono difficili da attenuare sia intervenendo con ansiolitici (gocce EN, ecc.) sia attraverso rilassanti muscolari (Muscoril). Normalmente il fenomeno, dopo massaggi con pomate e trattamenti farmacologici con i farmaci citati, tende a passare nell'arco di una giornata-una giornata a mezzo, soprattutto quando mia moglie riesce a riprendere sonno e a dormire per almeno 3-4 ore consecutive. Vorrei chiedervi per cortesia se quello che ho scritto è plausibile, ovvero se vi può essere una somatizzazione del genere (anche perchè non sono stati rilevati grossi problemi nella visita dal reumatologo) e se ci può essere una modalità di intervento farmacologico che possa attenuare gli effetti di questi episodi con minori tempi e maggiore efficacia, poichè la sofferenza è grande e continuata. Ringrazio anticipatamente e porgo i miei saluti più cordiali.
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
le componenti somatiche di problematiche di tipo "mentale" sono assolutamente la norma, più che l'eccezione. In tal senso è necessario escludere eventuali componenti di natura ansiosa e depressiva (che possono manifestarsi anche con quasi esclusiva componente somatica dolorosa) perchè in tal caso esistono interventi psicofarmacologici recenti molto efficaci (gli antidepressivi di ultima generazione). Le consiglio pertanto di fare un'approfondimento psichiatrico a tal fine.
Cordialmente.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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Dr. Silvio Presta Psichiatra, Farmacologo 463
Gentile utente,
l'impostazione di una terapia farmacologica specifica e preventiva di questi fenomeni (che possono senz'altro verificarsi in un soggetto 'incline' alla somatizzazione, ossia allo spostamento di un conflitto intrapsichico sul piano del corpo) ha un senso se la frequenza delle crisi assume un andamento interferente con la qualità della vita. Se invece, come mi sembra di capire, le crisi hanno cadenza annuale o biennale, non vi sono le condizioni per l'assunzione continuativa di una cura, bensì per il controllo occazionale della situazione con specifici farmaci sintomatici, quali le benzodiazepine (come l'EN): tra queste, si potrà poi scegliere quale composto utilizzare per efficacia soggettiva e per velocità di azione.
Cari saluti
Silvio Presta

www.silvio-presta-psichiatra.tk

Silvio Presta