Giramenti di testa (e ansia)

Ho 23 anni e da 1 settimana sento di aver qualcosa che non va: mi trovavo ad un lezione ed improvvisamente ad inizio pomeriggio mi sono sentito male (durante la mattina stavo benissimo) e sono svenuto. Sono uno sportivo ed in salute (a parte qualche volta) non mi sono mai lamentato, era la prima volta che mi succedeva, non ho fatto nulla di diverso dal solito. Sono andato dal medico e mi ha trovato la pressione bassa 65-95 ma mi ha detto che è tutto apposto. Sono stato a fare gli esami del sangue e pure quelli sono apposto, non ho febbre e la pressione sembra tornata nella norma. Tuttavia ho questi sintomi che persistono ogni giorno:
- senso di svenimento
- giramenti e peso alla testa
- formicolio al petto e alla testa
- offuscamento alla vista
- battiti strani (dovuti probabilmente a extrasistole visto che alcune volte me l’hanno riscontrata)
Martedì credevo di star meglio mi sono presentato ad allenamento (calcio) ho fatto 100 metri di corsa blanda e non sono riuscito a continuare (giramenti di testa ecc), ieri sono stato ad una messa e sono dovuto uscire perché mi sentivo male.
Ora, per essere sincero anche con me stesso devo aprire la finestra “psicologica”: lo ammetto sono un tipo che mi faccio prendere spesso dal panico e dall’ansia di star male e dalla paura di morire ecc. Ora come ora penso alle cose più strane (e insensate credo) di avere qualche virus, un tumore al cervello ecc… Recentemente ho passato anche un brutto periodo con la mia ragazza che sicuramente mi ha stressato, ma sono un po’ scettico a credere a quelle situazioni in cui lo stress crea disturbi fisici.
Insomma se vado a fare una corsa con tutte le buone intenzioni di farcela e star bene e mi gira la testa e mi sento svenire dopo mezzo giro del campo non può essere per stress! Boh io la vedo così
Volevo sapere cosa ne pensava
Mi consiglia una visita da qualche specialista? Tipo un Neurologo? O qualche esame specifico?
Grazie
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

prima di fare degli esami specifici è necessario effettuare delle visite specialistiche. Nel Suo caso le consiglierei una visita cardiologica con ECG ed Ecocardigramma transtoracico (qui sì che sono consigliabili questi accertamenti) e se il cardiologo lo riterrà opportuno anche un ECG da sforzo e un holter pressorio 24h. Nello stesso tempo sarebbe opportuno che effettuasse anche una visita neurologica e, se negativa, potrebbe concludere l'iter diagnostico con un consulto psichiatrico.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,

Ho fatto gli esami la lei consigliati:elettrocardiogramma, ecocardiogramma e hotler con esito negativo: nessuna anomalia tranne qualche battito extra-sistole (che ho sempre avuto).

Ho effettuato una visita neurologica in cui mi è stata prescritta una terapia di prova con Sulamid cp 5 mg (1 al giorno) e Prazene 2-3 ggt (a sera prima del sonno) oltre che ad effettuare una TAC encefalo senza mdc ed un EEG, che ho effettuato con esito negativo (solo una leggera asimmetria celebrale).

I sintomi descritti nel precedente post sono durati 2-3 settimane (ormai 1 mese e mezzo fa), ma ogni tanto tornano per qualche ora o per un giorno: magari sto bene per una settimana poi una mattina mi sveglio e ho di nuovo senso di nausea e svenimento, oppure alla sera finito lavoro.

Allego di seguito anche gli esami del sangue specifici dei virus che ho effettuato (cytomegalo e E.B.V. leggermente oltre i valori):

Ab-TOXOPLASMA Ig G (metodo CLIA)
10,4 UI/mL
(Immune se > 8.8)

Ab-TOXOPLASMA Ig M (metodo CLIA)
Assenti

Ab-CYTOMEGALO VIRUS Ig G (metodo CLIA)
0,9 UI/mL
(Positivo se > 0.6)

Ab-CYTOMEGALO VIRUS Ig M (metodo CLIA)
Assenti

E.B.V. (Epstein Barr Virus) metodo CLIA

VCA - Ig G
26 U/mL
(Positivo se > 20)

VCA - Ig M
Negativo U/mL
(Positivo se > 40)

AB - CHLAMYDIA (metodo E.I.A.)

Ab - Chlamydia sp. Ig A
Assenti

Ab - Chlamydia sp. Ig G
Assenti

Insomma tranne la lieve presenza di qualche virus (leggerissima forma di mononucleosi, ma non rilevante), sembrerebbe tutto apposto.

In questo periodo però ho scoperto di aver trascurato un problema (o uno dei problemi) che potrebbe stare alla causa di tutto: la cervicale.
Infatti lavorando 8-9 ore al giorno davanti al computer e mantenendo una postura poco corretta ho sempre avuto disturbi al collo che nell’ultimo periodo si sono intensificati (zona cervelletto) al punto da sentirmi un peso alla testa molto fastidioso durante tutto il giorno.
Sono stato da un fisioterapista che mi ha fatto qualche massaggio e consigliato un osteopata (ci andrò la prossima settimana).
Inoltre mi ha detto che, come conseguenza della cervicale, potrebbe essersi infiammato il “nervo vago” e quindi tutti i miei sintomi sono giustificati da tale patologia.

Lei cosa ne pensa? Come faccio a sapere se il nervo vago è infiammato? Dovrei tornare dal neurologo (cosa che non ho ancora fatto)? Oppure effettuare la terapia dall’osteopata?

Grazie
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

penso che il controllo neurologico sia la cosa più oppotuna da fare. Non penso che ci sia un interessamento del nervo vago ma questo lo può dire il neurologo.
Probabilmente la Sua è una cefalea di tipo tensivo (anche se non c'è il mal di testa) dovuta a postur prolungata ed obbligata.

Cordialmente
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,

Dopo aver effettuato numerosi esami (esami sangue, TAC encefalo, EEG,ecotomografia internistica, test allergologici...) ho constatato personalmente e con la conferma del mio medico che soffro d'ansia e di attacchi di panico dovuti sinceramente a non so cosa (forse stress, ma non ritengo di avere una vita quotidiana stressante).

Mi capita di star bene per 1-2 settimane ma poi di avere alcuni attacchi di panico improvvisi (ad esempio in treno) in cui ho sudori, tachicardia e mi sembra quasi di impazzire, anche se cerco di mantenermi calmo. A volte invece ho come un senso d'angoscia costante per più ore al giorno.

Sono stato nuovamente dal neurologo la scorsa settimana che mi ha prescritto una terapia di 2 mesi di Cipralex (da 3 a 10 gocce gradualmente) e Prazene (6-7 gocce) entrambi prima del sonno.
Dopo 3 giorni ho iniziato ad avvertire alcuni sintomi tipo formicolii alla testa e senso di angoscia continuo e pure un pò di insonnia (che non ho mai avuto).

Possono essere dovuti ai farmaci questi sintomi? La terapia è efficiente? Quali altri consigli per superare queste crisi e giornate di tormento?

Grazie
[#5]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

la terapia mi sembra adeguata, potrebbe spostare il cipralex dopo la colazione, al mattino, per non avere disturbi del sonno che possono essere possibili.
Circa i disturbi attuali, potrebbero facilmente essere dovuti ai farmaci, soprattutto al cipralex. Tali effetti collaterali, spesso presenti nelle prime settimane di terapia, dovrebbero ridursi dopo 15-20 giorni. I benefici si dovrebbero vedere non prima di 3-4 settimane, a volte di più. Comunque due mesi di terapia mi sembrano insufficienti, ne parli poi quando andrà per il controllo dallo specialista.

Cordiali saluti
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore

Nel ringraziarla per la tempestiva risposta, volevo anche chiederle se la terapia, una volta che dovrà essere interrotta (fra 2 o più mesi), deve essere fatto in modo graduale o repentino.
Chiedo perchè al momento della prima terapia: 2 settimane con Sulamid e Prazene (come riportato nei precedenti post) ho interrotto la terapia subito, in quanto stavo molto meglio, ma dopo 2 settimane sono ricomparsi i soliti sintomi.

Cordialmente
[#7]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

la terapia va ridotta gradualmente e mai senza il parere medico. Deve essere lo specialista a stabilire i tempi ed i modi di sospensione di un farmaco.
Vede che precedentemente sono ricomparsi i sintomi? Non esiste una terapia di questo tipo della durata di due settimane. Sono cure che andrebbero protratte per diversi mesi e a volte per anni.

Cordialmente
[#8]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore

sono le 2 del mattino e sono stato svegliato da sudori, forte senso di vomito e fastidi alla testa come se stessi per impazzire.
Ho provato a prendere solo il Prazene prima del sonno e rimandare il Cipralex al mattino come aveva consigliato.
Non sono mai stato male da ritrovarmi sveglio di notte, io veramente non so cosa mi succeda, prima di iniziare la terapia 5 giorni fa non avevo questi sintomi in modo così continuo e forte.
inizio a credere siano questi farmaci...e provare a non premderne più e superare questo periodo "da solo" o con l'appoggio di uno psicologo.
[#9]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

come Le dicevo al post #5, all'inizio di queste terapie sono frequenti gli effetti collaterali che poi dovrebbero ridursi nel tempo. Non sospenda la terapia spontaneamente ma avverta lo specialista della presenza di questi effetti e ascolti il Suo consiglio.
Mi faccia sapere.

Cordialità
[#10]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,

sono stato dal medico di famiglia mercoledì che, come lei, mi ha consigliato di spostare il cipralex al mattino e ridurlo a 3 gocce (ero arrivato fino a 7 nei 5 giorni precedenti), vedere come andava fino a sabato, ed in caso sospenderlo o continuare la terapia (Prazene sempre alla sera).

Così ho preso 3 gocce mercoledì, giovedì,venerdì e sabato e a parte qualche disturbo i sintomi sembravano scomparsi (almeno dormivo anche se non regolarmente, persisteva mal di pancia). Sentendomi un pò meglio, domenica (cioè ieri) ho preso 4-5 gocce, ma come può vedere dall'ora l'insonnia è tornata. Mi sento iper-attivo, come se nel sangue scorresse fuoco e un'attività cerebrale a mille con formicoli nella zona del cervelletto che mi impediscono di adddormentarmi: mi sembra quasi che, ogni volta che mi rilassi e stia per addormentarmi, qualcosa mi dia una scossa e mi tenga sveglio. Avevo preso anche il Prazene (8gocce) alle 22.45, ma all'1 ero già sveglio.

Stamattina prenderò le mie 2-3 gocce ma credo che da martedì interromperò la terapia come mi aveva consigliato il medico di famiglia (che comunque devo rivedere proprio martedì).

Le cosa ne pensa? Potrei avere dei disturbi anche da astinenza nei prossimi giorni? Oppure la terapia era talmente "leggera" (quasi 2 settimane con una media di 3-4 gocce al giorno) che non influirà?

Concludo con una considerazione personale: io mi sono affidato ad un neurologo perchè pensavo che un medicinale potesse farmi star meglio e superare questo periodo. Credo però che possa farcela da solo (magari con un supporto psicologico) a superare questa mia ipocondria e conseguenti attacchi di panico. Insomma sono un ragazzo normale e non mi sento così "malato" da dover ricorrere a questa tipologia di farmaci (Sulamid o Cipralex), mentre sono più favorevole ad un ansiolitico magari solo nel momento del bsogno.
[#11]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

non conosco il Suo grado di ansia e pertanto non posso darLe un consiglio attendibile. Circa i sintomi d'astinenza, può stare tranquillo non tanto per il dosaggio quasi inesistente e per il periodo brevissimo di assunzione (meno di 2 settimane) ma per il fatto stesso che il cipralex non crea dipendenza fisica.
Mi pare che Lei abbia il timore ad assumere tali farmaci, in genere. In alternativa potrebbe iniziare un percorso di psicoterapia.

Cordiali saluti
[#12]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
da un mese ho interrotto la terapia Cipralex e Prazene (mai più preso nulla), assumo solo un prodotto naturale consigliato in erboristeria (a base di Iperico). Ho iniziato presso una psicologa una terapia cognitivo-comportamentale (3 sedute fatte): devo dire che la cosa mi aiuta. In quest'ultimo mese gli attcchi di panico sono spariti però persistono dei giorni a spot in cui il livello d'ansia aumenta (cause da determinare). Comunque non mi posso lamentare anche se mi è tornato qualche dubbio sul fatto di affiancare a questa terapia psicologica qualche farmaco pero renderla più efficiente. A suo parere è necessario? Il solo Prazene al bisogno può essere utile o bisognerebbe affiancare un altro farmaco tipo il Cipralex o Sulamid? So che non può prescrivere niente, era a solo per avere un parere, nel qual caso mi rivolgerei al neurologo
Cordialmente
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

mi fa piacere che la Sua situazione sia migliorata.
Però, persistendo ancora una certa quota di ansia, sarebbe opportuno affiancare alla psicoterapia anche una terapia farmacologica. Ne parli allo specialista che la segue, mettendolo anche al corrente dell'assunzione dell'iperico. Sarà lo specialista a precscrivere la terapia ritenuta adeguata al Suo problema.

Cordialmente
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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