Parole sostituite o dimenticate

Gentile dottore,
sono una ragazza di 34 anni e da una decina di giorni mi sta capitando qualcosa di strano: sostituisco parole con altre mentre parlo (a volte hanno la stessa iniziale, o sono sinonimi, fanno rima, sono un tempo verbale diverso da quello che intendevo dire ect). Vivo in Inghilterra da 12 anni e parlo inglese a livello di un madrelingua (l'ho infatti insegnato per anni) e mi sono appena laureata in psychologia. Il tutto e' per dire che questi errori non sono dovuti ad una mancanza di conoscenza della lingua.
Spessimo ultimamente traduco dall'italiano invece che pensare in inglese, come ho sempre fatto, ed a volte mi dimentico le parole. Gli errori mi capitano in entrambe le lingue ma molto di piu' in inglese.
Non sto parlando piu' italiano del solito, non ho altri sintomi e gli errori, che sto contando, si aggirano intorno alla decina al giorno.

Io mi sto chiedendo se devo cominciare a preoccuparmi o se il tutto puo' essere dovuto all'ansia (sono sempre stata un soggetto ansioso, sono in terapia da 4 anni e mezzo e molto migliorata, ho un importantissmo colloquio per un dottorato settimana prossima ed una mia cara amica mi ha rivelato di soffrire di problemi cognitivi, non ricorda parole di uso comune,oltre ad avere altri problemi fisici abbastanza gravi, circa un mese fa).

Un altro elemento che forse la puo' interessare e' che da Ottobre, soffro di una carenza di elettroliti confermata dalle analisi del sangue (calcio, magnesio, vitamina D) e i cui sintomi sono palpitazioni (ho una sospetta cistite interstiziale e l'unica maniera di tenerla sotto controllo e' bere circa 3 litri di acqua al giorno, cosa che mi procura la carenza di cui sopra. Prendo supplementi, ma il mio dottore mi ha sconsigliato di prendere magnesio).

Spero di averle fornito tutti i dettagli necesssari e la ringrazio anticipatamente per la cortese risposta.

Cordialmente

Sofia

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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Sofia,

ovviamente non si può stabilire a distanza l'origine del Suo disturbo. Da quello che scrive Lei è un soggetto ansioso, inoltre potrebbe somatizzare l'importantissimo colloquio della prossima settimana. Pertanto sarebbe possibile la natura ansiosa del problema ma per una corretta valutazione dovrebbe effettuare una visita neurologica.
Quale terapia sta facendo?

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro