Paralisi durante l'orgasmo

Gentile Neurologo,
sono una ragazza di 22 anni. Ultimamente ho avuto due episodi di paralisi parziale durante l'orgasmo. La prima volta ha coinvolto in particolare l'emivolto, tanto che avevo difficoltà ad articolare le parole (la Z e la S, ad esempio), accompagnato da formicolio alle mani. La seconda volta (a un paio di mesi di distanza) ha coinvolto di più le mani, che erano contratte (le dita stese e perpendicolari al dorso, il pollice appoggiato tra il medio e l'anulare) e a fatica riuscivo ad aprire la mano; anche questa volta avevo qualche difficoltà ad articolare le parole. Il problema scompare nel giro di pochi minuti, senza formicolii nè altri sintomi residui.
Ho notato che i due episodi si sono verificati in caso di orgasmi particolarmente intensi, oppure molto ravvicinati nel tempo tra loro. Inoltre interessano particolarmente il lato destro.
Può essere un problema neurologico? E, se sì, di che tipo?
O forse un disturbo vascolare? Sono affetta da Morbo di Renaud, quindi la circolazione periferica è piuttosto problematica.
La ringrazio per l'aiuto
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Attivo dal 2010 al 2010
Neurologo, Psichiatra, Psicoterapeuta
Gentile utente,
Una vasocostrizione può essere indotta da tutta una serie di fattori, quali la tosse, la attività' fisica, l'assunzione di alcuni cibi, lo stress, l'ansia, il freddo ....
In queste circostanze esistono dei meccanismi di regolazione che riportano la situazione nella normalità in tempi più o meno lunghi.
In alcune circostanze, la vasodilatazione regolatoria (quella che serve a riportare la situazione alla normalità') come un elastico, può avere un effetto eccessivo e scatenare una cefalea (detta emicrania con aura) dopo un certo intervallo libero ion cui non si ha più il sintomo (aura) e non ancora la cefalea.
Naturalmente, non sempre avviene questo effetto rebound e il quadro si esaurisce nel sintomo (formicolio, astenia ... o equivalente emicranico)
Tali sintomi tuttavia possono essere anche solo collegati a fattori d'ansia...
Naturalmente sono tutte ipotesi e solo una visita diretta neurologica potrà aiutarla a dirimere i dubbi.
In ogni caso e' bene occuparsi e non pre-occuparsi....
Si rivolga al suo medico curante che certamente le suggerirà le cose migliori da fare (esame del sangue, omocistinemia, visita neurologica) e soprattutto potrà accedere ad elementi anamnestici e clinici che non possono emergere da una valutazione "on line".
Cordiali saluti
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