Probabile demenza tipo alzheimer:aiuto

Gentili medici,scrivo per chiedere un consiglio,un aiuto. A mia madre,classe 1944 ,è stata diagnosticata una demenza di tipo Alzheimer probabile con lesioni vascolari associate.Vorrei riportare qui i vari referti medici avuti negli anni,per avere un vostro consiglio.Chiedo scusa anticipatamente per la lunghezza dell’intervento.Nel 2003 mia madre soffriva spesso di vertigini(preciso che ha sempre sofferto di ipertiroidismo e di ipertensione arteriosa) le fecero fare nel febbraio dello stesso anno una RM encefalo,di cui riporto l’esito :
l’esame RM dell’encefalo è stato eseguito con tecnica FSE e Flair mediante piani assiali,sagittali e coronali e con studio di diffusione.
Presenza di alcune lesioni di laterato segnale,caratterizzate da iperintensità nelle sequenze a lungo TR,nella sostanza bianca degli emisferi cerebrali in sede periventricolare,dove tendono alla confluenza prevalenti in sede peritrigonale Sn,ed a livello di giunzione cortico-sottocorticale,di verosimile genesi ipossico-ischemica cronica.
Il complesso ventricolare appare in asse,regolare per morfologia e dimensioni.
Nei limiti della norma le cisterne della base,le cisterne silvane ed i solchi corticali cerebrali.
A questo punto il medico scrive: “Presa visione degli esami effettuati si consiglia la seguente terapia : Aspirinetta 1 Cp ,Nimotop 1 cp per 75 gg 2 vv al giorno,poi sospende (3 vv l’anno), Gliatilin 1 cp per 2 vv. Controlli neurologici tra 3 mesi,utili test neuropsicologici.

Mia madre ha continuato questa cura,fino a che progressivamente non sono insorti dei problemi di memoria,soprattutto nel reperimento dei vocaboli. I sintomi si sono aggravati nel 2005,così viene effettuato un esame neuropsicologico,in data 18/07/05:
Relazione diagnostica:
Ha eseguito nel 2003 RMN encefalo che ha evidenziato un quadro caratterizzato da lesioni nella s. bianca periventricolare e nella giunzione cortico-sottocorticale,di verosimile genesi ipossico-ischemica cronica. Episodi di instabilità e cadute frequenti.
Paziente vigile,orientata nello spazio e parzialmente nel tempo(non sa riferire l’anno).Ha prestato all’esecuzione delle prove psicometriche una collaborazione costante ed adeguata,per tale motivo i punteggi ottenuti sono da ritenersi indicativi delle sue competenze cognitive.
Deficitarie le prove di memoria episodica a lungo termine verbale e visuo-spaziale con maggiori difficoltà nelle prove eseguite su stimoli visivi: risulta patologica anche la prova di memoria a breve termine visuo-spaziale.Nella prova di apprendimento di una lista di parole si evidenzia la presenza di circonlocuzioni e falsi riconoscimenti con buona corrispondenza semantica con lo stimolo.Nei limiti il riconoscimento.
Deficit d’attenzione selettiva in test “carta e matita”.
Deficit prassico-costruttivi.
Nei limiti il test di livello su stimolo visivo.
Per quanto concerne le funzioni esecutive risultano patologiche la prova di flessibilità cognitiva (la paziente commette numerosi errori perseverativi e individua una sola categoria), di fluenza verbale per accesso semantico e gli span inversi.
L’eloquio spontaneo è fluente con sufficiente contenuto informativo: si caratterizza per la presenza di pause anomiche,omissioni di verbi e per l’utilizzo di parole chiave e circonlocuzioni. In una prova strutturata di descrizione orale di figura la quantità di informazioni è insufficiente e si caratterizza per l’omissione di verbi: risulta patologica una prova di denominazione orale di verbi caratterizzata dall’utilizzo di circonlocuzioni con buona corrispondenza semantica con lo stimolo. Nella norma le prove di comprensione uditiva e visiva. La prova di denominazione orale di nomi presenta frequenti latenze anomiche e parafasie semantiche. Patologica anche la prova di denominazione orale su descrizione.
C. l’esame neuropsicologico svolto evidenzia un quadro di deterioramento cognitivo a verosimile genesi sottocorticale (VaD probabile). Si consiglia ripetizione RMN encefalo.
Inizia Reminyl 4 mg.
Controllo neuropsicologico a distanza.
Vengono anche allegati i punteggi ottenuti ai test somministrati,che non ricopio per una questione di lunghezza.
Ecco il referto della RM encefalo eseguita circa un mese dopo, il 25/08/05:
Sono presenti diffuse aree di alterato segnale della sostanza bianca periventricolare, dove assumono un aspetto confluente e appaiono maggiormente rappresentate in corrispondenza dei corni occipitale.
Si associano diverse altre lesioni a carattere focale,con le stesse caratteristiche,localizzate in corrispondenza dei centri semiovali bilateralmente.
Tali reperti, appaiono compatibili per una condizione di leucoencefalopatia su base degenerativa vascolare ischemica-cronica.
Il 4 ventricolo risulta normoposizionato, e le camere ventricolari sopratentoriali,sono simmetriche e normotese.Nella norma le cisterne della base,le scissure silvane ed i solchi corticali della convessità.

La cura prescritta è la seguente : Reminyl 4mg ore 8 e Reminyl 8 mg ore 20 per 1 mese.
Poi Reminyl 8 mg x 2 vv.Con prossimo controllo fra 3 mesi. Aggiugo inoltre che il cardiologo ha prescritto a mia madre una cp di Cardiovasc al giorno, tutt’ora assunta. La cura con il Reminyl è stata confermata fino alla primavera del 2007 (nell’estate del 2006 ha fatto anche un’iniezione al giorno di Citicolin per un mese),quando progressivamente la dose è stata ridotta a 1 cp,mezza cp e infine interrotta. Fin dall’inizio della terapia mia madre lamentava fastidi e un generale malessere :mal di stomaco,spossatezza e stordimento. I medici hanno tentato di farle proseguire la cura finchè lei si è praticamente rifiutata di assumere le pastiglie,sostenendo che la facevano star male.
Ha eseguito allora uno Spect Cerebrale in data 09/07/07.
Ecco il referto:l’indagine è stata eseguita mediante gamma-camera a doppia testa,dotata di collimatori”ultra high resolution fanbeam”,raggio di rotazione 14 cm,con acquisizione di 120 proiezioni su 360 gradi e ricostruzione,secondo l’asse orbito-meatale,di sezioni assiali,coronali e sagittali.
Imponente irregolarità distributiva del radiofarmaco indicatore di flusso sulla corteccia di entrambi gli emisferi cerebrali e segnatamente sull’emisfero sin. Estese e confluenti aree di ridotto uptake si situano in particolare sui lobi frontale,temporale e occipitale.
Fisiologica fissazione sui nuclei della base.
Simmetrica ed omogenea concentrazione del radiofarmaco sulla corteccia cerebellare.
Concl : Marcati difetti di per fusione della corteccia cerebrale coinvolgenti in particolare i lobi frontale,temporale ed occipitale dell’emisfero sin.

Senza spiegarci cosa era emerso da questo esame “all’avanguardia,che avrebbe fatto ancora più chiarezza sulla situazione” i medici hanno deciso di lasciare mia madre senza cura fino al 10 settembre,data del nuovo controllo,per “vedere un po’ cosa succede,se peggiora o no”.Insomma è da maggio che il Reminyl è stato interrotto, mia madre è peggiorata e questo è stato riferito,ma si decide comunque di lasciarla senza cura. All’inizio della terapia con il Reminyl i medici si erano molto raccomandati riguardo l’assunzione continuativa del farmaco, lasciandoci intendere che fosse essenziale per rallentare questo processo degenerativo: come spiegare dunque una così lunga interruzione?
A questo punto, mi chiedo se la terapia assunta da mia madre in tutti questi anni sia stata corretta, se esistano altri farmaci, oltre il Reminyl, in grado di contrastare il processo degenerativo e se l’approccio dei medici sia stato corretto, soprattutto in questi ultimi mesi. Insomma, è possibile che adesso “si debba lavorare soprattutto sull’umore”, come mi è stato riferito, lasciando intendere un prossimo uso di antidepressivi?
Vorrei avere una visione più ampia delle possibilità terapeutiche,anche se ci è stato detto che non sono molte, sapere se magari esistono centri specializzati in Italia o all’estero, per essere in grado di migliorare la qualità della vita di mia madre il più possibile.
Vi ringrazio per qualsiasi consiglio sappiate darmi.
Emanuela
[#1]
Dr. Marcello Mura Neurologo 137 4
L'iter clinico-terapeutico che lei ha descritto è molto dettagliato, circostanziato e sembra denotare precisione e scrupolo da parte dei medici cui vi siete affidati.
Purtroppo esistono gradi severi di malattia, per cui può essere adeguato un atteggiamento attendista, e di periodica rivalutazione, soprattutto se le terapie non sortiscono benefici, o, peggio, causano effetti collaterali.
Un antidepressivo può essere indicato, in queste malattie, anche per migliorare la qualità di vita.

[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Gentile dottore, la ringrazio per la sua risposta. Pur immaginando che un atteggiamento attendista fosse utile ai medici per capire come proseguire la terapia, questa interruzione ha suscitato in me molte perplessità, avendo coinciso con un peggioramento di alcuni sintomi, che percedentemente erano più attenuati e progredivano con maggior lentezza: mi riferisco al linguaggio, che però è sempre stato il disturbo più evidente, ma soprattutto ad una maggiore confusione nel compiere le attività quotidiane, che comunque per ora mia madre continua a svolgere. Sono certamente consapevole che la malattia è soggetta a peggioramenti, ma vorrei comunque essere informata su tutte le possibilità per tenerla sotto controllo, vista la storia clinica di mia madre e il fatto che è una persona ancora giovane e attiva, soprattutto se stimolata.
Grazie ancora.
[#3]
dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Gentili medici,volevo solo aggiornare sulle novità,sperando che magari possano essere utili per altri consigli.Il 10 Settembre mia madre ha effettuato la visita di controllo e i medici ci hanno spiegato che non si tratta di demenza tipo Alzheimer.Si tratterebbe di una degenerazione cognitiva di origine vascolare(l'esito dello Spect lo conferma),ma non di Alzheimer e per cui comunque non esiste una cura (il Reminyl,ci hanno detto, non serve a nulla in queste patologie).L'unico farmaco prescritto è un antidepressivo:Cipralex 10 mg 1 volta al giorno.Si vuole vedere se fra un mese mia madre sarà eventualmnte più disponibile a effettuare i test neuropsicologici,che puntualmente si rifiuta di fare,oppure a frequentare un logopedista per migliorare(anche se non è affatto detto)i problemi del linguaggio.Chiedo ancora,ci sarebbe qualcos'altro da fare???Se non esistono farmaci,esistono terapie non farmacologiche??Un centro specializzato che se ne occupi??
Vi ringrazio di nuovo per l'attenzione...
Emanuela
Malattia di Alzheimer

L'Alzheimer è una malattia degenerativa che colpisce il cervello in modo progressivo e irreversibile. Scopri sintomi, cause, fattori di rischio e prevenzione.

Leggi tutto