Medicina del sonno.

Ho 38 anni e fin dalla prima adolescenza ho sempre avuto la tendenza ad andare a letto molto tardi.
Prima mezzanotte, poi le due, le tre, le quattro, poi le sei, le sette, poi le dieci di mattina, poi le due del pomeriggio...in sostanza non ho più l'ombra d'un ritmo circadiano, posso dormire a qualsiasi ora, mattino, pomeriggio, sera, notte (più giorno che notte, comunque)...le conseguenze sono intuibili: non posso prendere praticamente nessun impegno per il rischio di disattenderlo, questo mi butta fuori dal lavoro, dalla vita sociale, da tutto.
La melatonina non mi fa niente.
I sonniferi?
Poi sei costretto a riprenderli, e via via devi aumentare la dose.
Per di più spesso lasciano sonnolenza durante il giorno ed io non sono capace di resistere, così dormo anche durante il giorno epperciò la sera mi tocca aumentare, non più una ma due, tre, quattro pasticche, per riuscire a dormire...epperò a quel punto è chiaro che aumenta la sonnolenza notturna, così ridormo, e poi la notte mi ritrovo sveglio o con l'urgenza di caricare ancora più pillole.
Così non se ne esce.
Su Wikipedia alla voce "Insonnia" parla di nuovi farmaci in sostituzione delle benzodiazepine: imidazopiridine (Zolpidem, Zoplicone) e pirazolopirimidine (Zaleplon), dicendo che non danno né sedazione diurna né assuefazione; poi invece se vai a vedere sempre su Internet il foglio illustrativo parla di assunzione da limitare il più possibile sempre per l'assuefazione e la necessità di aumentare la dose: né più né meno che le benzodiazepine ipnotiche, dunque.
Dove sta la verità, su questi farmaci, allora?!
Sono migliori o peggiori delle classiche benzodiazepine?!
Il medico di famiglia dice "resisti sveglio durante il giorno": a lui pare facile; e anche se con enorme sforzo vi riesco, poi magari la notte dormo tre ore, e quindi poi il giorno dopo inevitabilmente crollo.
Non so più che pesci pigliare; sono di Grosseto, e il Centro di Medicina del Sonno più vicino è a Siena: ma mi chiedo che cosa potrebbero fare, che cosa possano avere di straordinario a disposizione al di là degli strumenti che ho già descritto e che per l'appunto mi sembra lascino a desiderare.
Voi cosa mi consigliate di fare?
Non so più dove sbattere la testa, ma quel che è certo e che questa situazione è molto più invalidante di quanto non possa sembrare a prima vista, mi riduce ad una vita da eremita, e tra l'altro non sono neanche in condizioni di potermela permettere: qualcosa di sociale-lavorativo devo fare, per sopravvivere!
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 74.9k 2.3k 20
Gentile Utente,

i farmaci da Lei menzionati hanno effetti benzodiazepino-simili ed il loro uso è indicato per periodi limitati di tempo. Il mio consiglio e di affidarsi ad un centro del sonno per avere una diagnosi corretta, mediante lo studio del Suo profilo, del problema ed un'adegata terapia che non necessariamente deve essere farmacologica o esclusivamente tale. Si affidi con fiducia ad un centro del sonno.

Cordiali saluti ed auguri

Dr. Antonio Ferraloro