Il liquor, ma sto rimandando perché il primo prelievo è stato decisamente traumatico

A giugno ho avuto una settimana di febbricola, con congiuntivite e qualche segno di difficoltà a iniziare a urinare e mitto debolissimo, senza bruciori o dolori. Dopo due giorni dall'esordio dei sintomi urinari ho iniziato ad avere un dolore trafittivo interscapolare (verso la parte bassa delle scapole) seguito rapidamente da dolori a scossa al braccio destro, verso il lato ulnare, fino alle ultime due dita della mano (all'inizio dei dolori mi è caduta una forchetta che avevo in mano e non sono riuscita a prenderla per qualche minuto, come se la mano non rispondesse ai miei ordini), e avevo insensibilità nella zona. Sono andata al pronto soccorso, dove mi ha visto una neurologa che ha deciso di ricoverarmi perché i dolori a scossa si sono presentati anche all'arto inferiore sinistro con insensibilità della gamba e delle ultime tre dita del piede. Avevo 38,5 di temperatura, globuli bianchi totali normali ma spiccata neutrofilia, cefalea. Mi hanno ricoverata in medicina interna per assenza di posti in neurologia. Il giorno successivo impossibilità a urinare (i sintomi urinari già al pronto soccorso erano peggiorati e facevo moltissima fatica ad urinare), con necessità di cateterismo vescicale e globo (1600 ml). I dolori a fitta si sono diffusi anche al collo e alla schiena, e alla parte sinistra del torace. Il giorno successivo avevo difficoltà a deglutire (i liquidi mi uscivano dalla parte destra della bocca), avevo singhiozzo e un inizio di lieve diplopia. Se provavo a camminare, nonostante i dolori, perdevo l'equilibrio senza rendermene conto. Al ricovero avevo i ROT +++, assenti i riflessi addominali, marcia atassica con caduta, romberg positivo, mingazzini positivo arto inferiore sinistro.
Mi hanno trasferita in neurologia, dove al terzo giorno dal ricovero mi hanno fatto risonanza senza contrasto cervicale (ernia d5-d6 che impronta la dura ma non comprime il midollo) negativa, liquor normale (non ho il referto, me lo hanno detto a voce e la cartella clinica è andata parzialmente persa!!!), e non mi hanno fatto altri esami. Mi hanno dimesso dicendomi che non avevo nulla.
Mi sono affidata a un neurologo privato, visto che non ero soddisfatta degli esami effettuati, che mi ha dato del gabapentin per il dolore (ora risolto), del cortisone e degli integratori di vitamine B e acido alfalipoico.
Mi ha fatto fare una rmn di encefalo e midollo, negativa. Ora sto effettuando altri esami neurofisiologici (ma le prenotazioni sono tra qualche mese, prima non avevano posti).
Attualmente sto facendo fisioterapia, ho una marcia atassica con base allargata e iperlordosi lombare, spasticità arti inferiori dx>sx, romberg positivo, se chiudo gli occhi perdo l'equilibrio, ROT a dx +++, a sinistra quasi assenti, riflessi addominali ancora assenti, ipopallestesia arti inferiori. L'insensibilità al braccio è migliorata, alla gamba sinistra ancora non sento le dita e parte della pianta del piede, ma la gamba ora la sento. Ho un lieve deficit di forza alla gamba sinistra, che si affatica facilmente.
Ho eseguito i test urodinamici che indicano che il detrusore è stabile, alterata sensibilità vescicale, elevati residui postminzionali.
Non urino spontaneamente ma solo con 6 autocateterismi al giorno (la creatinina era arrivata a 1,4, ora è 1,2), ho problemi simili intestinali, e durante i rapporti sessuali non raggiungo facilmente il piacere (ci metto tantissimo e come intensità è decisamente ridotto rispetto a prima). Se piego in avanti la testa mi vengono delle fitte lungo la schiena.
Alla visita neurologica è risultato che ho ancora diplopia se guardo a destra (credevo di non averla più), sono andata da un oculista che ha diagnosticato una lieve paresi del retto esterno destro, con test di lancaster alterato.
Ora devo effettuare ancora i test elettrofisiologici, alcuni esami infettivologici, visita da proctologo e urologo per valutare se fosse possibile una neuromodulazione sacrale, devo ripetere la risonanza, fare gli esami del sangue per l'autoimmunità (per ora so che ho gli immunocomplessi elevati).Dovrei anche ripetere il liquor, ma sto rimandando perché il primo prelievo è stato decisamente traumatico.

Il neurologo ipotizza una patologia autoimmune, ma non ha detto cosa sia.
Cosa potrebbe essere?(il mio medico di famiglia ipotizza una possibile sclerosi multipla).i miei sintomi potrebbero migliorare?ci sono terapie specifiche?attualmente assumo solo gli integratori vitaminici e l'acido alfalipoico.

Aggiungo ancora che mia mamma a 37 anni ha avuto una neurite ottica, con edema della macula, immunocomplessi elevati. Attualmente è pressoché cieca, ma non ha mai avuto altri sintomi simili ai miei. Ci potrebbe essere correlazione?
Grazie per il servizio che offrite.

PS: mi rendo conto che non potete sostituirvi ai nostri curanti, ma sicuramente ci tranquillizzate un po' di più (il mio neurologo è criptico) e ci date qualche indirizzo diagnostico a cui magari i nostri curanti non hanno pensato. Ora a me serve più che altro farmi un'idea di cosa potrebbe essere, per evitare di continuare a pensare senza avere risposte. Se fosse la sclerosi come dice il mio medico curante la cosa mi tranquillizzerebbe, ci sono terapie e la qualità di vita mi sembra migliorata rispetto agli anni precedenti.
[#1]
Dr. Massimo Muciaccia Neurologo 826 19
Gentile Signora,

indubbiamente si tratta di un caso un po' complesso, difficile da valutare a distanza. In ogni caso, al fine di esprimere un parere, è necessario visionare il referto degli esami effettuati: in particolare RMN encefalo, esami del sangue con gli autoanticorpi individuati, esame del liquor, potenziali evocati.
Pertanto, se possibile, dovrebbe riportare con precisione il referto dei precitati esami nonchè ogni relazione clinica in suo possesso.

Cordiali saluti.

DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
Specialista in Neurologia
Dirigente Medico ASL BARI

www.medicitalia.it/massimo.muciaccia
massimo.muciaccia@medicitalia.it

DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BAT - ASL BARI

[#2]
dopo
Utente
Utente
Il referto del liquor non lo ho, dal momento che parte della mia cartella clinica "è andata persa" (così si è giustificato l'ospedale:io lo trovo inammissibile, visto che molte indagini invasive come il liquor dovrò ripeterle grazie alla loro disattenzione!). A voce mi avevano detto che era normale, ma di scritto non ho mai visto nulla. I potenxziali evocati li devo fare, come pure l'emg e l'eng, ma li ho prenotati e li avrò tra qualche mese (altra bellezza del ssn).

ANA 1:40 (VN < 1:80)
ENA: anti Sm neg; anti RNP neg; anti SSa neg; anti SSB neg; anti Jo1 neg; anti Scl70 neg

ICC 32 (VN 0 - 4)

Ho in corso (ma il risultato arriverà tra molto tempo) la ricerca degli anti AQP4.

IgG1 333 (VN 490 - 1140)
IgG2 468 (VN 250 - 640)
IgG3 19,6 (VN 20 - 110)
IgG4 33,8 (VN 8 - 140)

ho fatto i test di proliferazione linfocitaria (se occorre li copierò)e le sottopopolazioni linfocitarie (live pleiocitosi CD8+, lieve riduzione del rapporto cd4+/cd8+, lieve aumento dei cd3+.

analisi delle citochine intracitoplasmatiche: (il valore si riferisce alla % dei linfociti T cd3+:
IFN gamma 2,6 (VN 13 - 82)
TNF alfa 3,1 (VN 17 - 79)
IL2 0,0 (VN 10 - 56)
IL4 0,0 (VN 0 - 10)


CMV IgM + IgG +
HHV6 IgM <1/10 IgG >= 1:80

RMN encefalo: non evidenti alterazioni di morfologia e segnale, non lesioni espansive, non lesioni emorragiche ischemiche recenti, non malformazioni vascolari, sistema ventricolare e spazi subaracnoidei nei limiti.
RMN rachide: ernia centrale del disco c5-c6, non lesioni espansive, midollo di volume e morfologia nella norma, cauda equina mal visualizzabile.

Il neurologo mi vuol far ripetere tra qualche mese la RMN (mi ha detto che se ci saranno cicatrici si vedranno più avanti, anche se non ho capito cosa intende con cicatrici...)

prove urodinamiche: tracciato flussometrico non eseguito (la paziente non urina spontaneamente). RPM 200 ml.
Lo studio P/V dimostra detrusore stabile, normale capacità e alterata sensibilità vescicale. La fase minzionale è caratterizzata da assenza della pressione di apertura, attivazione torchio addominale senza ottenere minzione. RPM 400 ml.
Profilo pressorio uretrale con normale morfologia ed elevata pressione massima della curva profilometrica.


questo è tutto quanto in mio possesso.
Grazie.
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Dr. Massimo Muciaccia Neurologo 826 19
Gentile Signora,

Il quadro clinico è certamente complesso e di interpretazione non univoca. Nell'insieme si potrebbe pensare – ma si tratta soltanto di una ipotesi – ai postumi di una mielite, cioè un processo infiammatorio del midollo spinale. Infatti la sintomatologia, ad esordio acuto, è stata preceduta da una infezione forse di tipo virale e da dolore in regione dorsale. Inoltre, sulla base dell’esame obiettivo neurologico riportato, sono state interessate diverse vie nervose: in particolare i fasci piramidali, le vie delle sensibilità superficiali e profonde, i sistemi di controllo volontario della continenza urinaria. In questi casi è molto importante determinare con l’esame obiettivo neurologico il livello della lesione, valutando i dermatomeri al disotto dei quali iniziano i deficit delle sensibilità e della motilità volontaria. E’ bene precisare che la lieve diplopia riscontrata non è correlabile con una lesione midollare. Inoltre la ricerca degli anticorpi anti AQP4 è importante poiché sembrano legati ad una particolare forma di mielite. Al momento non si può dire se il problema descritto sia o meno dipendente da una malattia autoimmune. Tanto premesso consiglierei di approfondire le indagini con la richiesta di potenziali evocati visivi, somatosensoriali e motori, E.M.G., esame approfondito del sangue con ricerca di numerosi anticorpi virali ed inoltre: acido folico , anticorpi anti- borrelia burgdorferi, anticorpi anti dna nativo, anticorpi anti endomisio, anticorpi anti microsomiali tiroidei, anticorpi anti mitocondrio, crioglobuline, elettroforesi delle proteine sieriche, fibrinogeno, markers epatite B, markers epatite C, sideremia, sierodiagnosi Weil-Felix, sierodiagnosi Widal-Wright, proteina C reattiva, reuma test, TAS, tempo di protrombina (TP), tempo di tromboplastina parziale (PTT), transferrina, TSH, FT3, FT4, VDRL, VES , vitamina B12, screening per le trombofilie. Inoltre è necessario seguire nel tempo il problema, ripetendo alcuni esami di neuroimaging come la RMN encefalo e midollare ed effettuando un eventuale ulteriore controllo del liquor. Ovviamente si tratta soltanto di suggerimenti che devono essere valutati dallo specialista che la sta seguendo con attenzione e professionalità.

Mi faccia sapere.

Cordiali saluti.

DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
Specialista in Neurologia
Dirigente Medico ASL BARI

www.medicitalia.it/massimo.muciaccia
massimo.muciaccia@medicitalia.it
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio del consiglio. Sto aspettando altri risultati di esami ematochimici effettuati, credo che qualcuno di quelli indicati sia stato fatto. Appena li ho li copio.
Oggi ho ritirato altri esami:
VDRL negativo
HCV metodica 1 negativo
HCV metodica 2 negativo
HBSAg negativo (per l'epatite B sarei vaccinata)


Oggi ho effettuato anche una defecografia (consigliata dal neuroproctologo) per valutare un eventuale posizionamento di un neuromodulatore sacrale. Non so ancora il referto preciso, ma il radiologo mi ha detto che non va tanto bene.

Avrei un quesito: al ricovero sulla base del liquor effettuato (di cui non ho copia) la mielite era stata esclusa. E' possibile comunque che lo sia, anche se il liquor non era indicativo?dalla risonanza (effettuata a tre mesi dall'esordio) risulterebbe qualcosa?
Attualmente il neurologo mi sta facendo assumere integratori di vitamine del complesso B, acido folcio e acido lipoico: per il dosaggio ematico di acido folico e vitamina B12 dovrei interrompere l'assunzione quanto tempo prima?

In termini di recupero funzionale ho possibilità di recupero?Lo chiedo perché l'eventuale impianto del neuromodulatore non è che mi convinca tanto: sicuramente mi migliorerebbe la qualità di vita, però un po' mi spaventerebbe dover sostenere l'intervento, sapere di doverlo ripetere per cambiare le batterie, il rischio di infezioni (parecchie allergie ad antibiotici anche comuni), e l'attrezzo in sé (mi han spiegato che non potrei fare più risonanze magnetiche, ma io sono allergica al mezzo di contrasto iodato con reazioni anafilattiche, mettere quell'apparecchio mi precluderebbe l'unica possibilità di diagnostica per immagini oltre le radiografie).

Chiederò al medico curante e al neurologo per gli altri esami consigliati. Grazie!
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Dr. Massimo Muciaccia Neurologo 826 19
Cara Signora,

Come Le avevo detto il quadro clinico descritto è complesso e di non semplice interpretazione.
L’ipotesi di prevalente interessamento midollare è basata su alcuni dati tra i quali l’esordio acuto della sintomatologia e la contemporanea presenza di alterazioni motorie, delle sensibilità superficiali/profonde e le disfunzioni vescico-rettali.
Per quanto riguarda l’esame del liquor, in effetti è raro riscontrare un esame normale in un soggetto affetto da patologie infiammatorie del sistema nervoso centrale; tuttavia abbiamo poche certezze in tal senso poiché il referto scritto dell’esame è stato smarrito.
Per quanto concerne il dosaggio sierico della vit.B12 e dei folati, la assunzione di integratori per via orale può falsare la risposta; tuttavia è comunque importante determinare la concentrazione sierica di tali vitamine molto importanti nella biochimica della mielina e la sintesi del DNA. Aggiungerei che sarebbe opportuno effettuare anche indagini neuro-genetiche poiché sono descritte malattie ereditarie con i sintomi da Lei riferiti (ad es. la paraplegia spastica ereditaria); tuttavia in questi casi l’esordio della sintomatologia è graduale e si rilevano nella stessa famiglia più casi della stessa malattia. Infine è necessario valutare eventuali malattie autoimmuni sistemiche quali il LES, le Vasculiti, ecc. nonchè varianti atipiche della S.M. Consiglierei comunque di ridurre i tempi delle indagini cliniche e strumentali richiedendo un nuovo ricovero presso un Centro neurologico di eccellenza.

Tanti cordiali saluti.

DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
Specialista in Neurologia
Dirigente Medico ASL BARI

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[#6]
dopo
Utente
Utente
Ho ritirato il referto della defecografia:
somministrati 200 ml di prontobario esofago con clisma. Regolare continenza anale. Gli angoli rettoanali rientrano nei limiti normali, entro i limiti anche i livelli del piano perineale. In defecazione si osserva prominenza del profilo anteriore come rettocele che si spinge in avanti e in basso e non si svuota con l'ampolla; tale dislocazione riduce l'angolo rettoanale ma l'ostacolo allo svuotamento dell'ampolla si localizza nella costante contrazione del canale anale. Non prolasso mucoso significativo. Residuo baritato eccessivo in ampolla a fine indagine.

Devo premettere che non ho mai avuto problemi di stipsi, i quali si sono presentati solo dopo l'esordio degli altri sintomi. Il rettocele potrebbe essere conseguenza dell'attivazione del torchio addominale per urinare (dalla cartella risulta che l'urologo il 6 luglio aveva consigliato in consulenza gli autocateterismi, nessuno mi ha mai detto che dovevo farli o ha fatto qualcosa per risolvere il problema di ritenzione urinaria, e io ho urinato col torchio addominale o con le fughe da sovrariempimento fino a metà agosto, quando ho iniziato a fare autocateterismo, dopo aver letto il diario medico del ricovero?Potrebbe esserci correlazione tra la contrazione del canale anale e la elevata pressione uretrale riscontrata all'urodinamica?

Ho provato a contattare il proctologo che mi ha vista, ma torna a fine gennaio. E' necessario che mi faccia vedere rapidamente da qualcun'altro o posso attendere il suo rientro?Per il rettocele ci sono solo soluzioni chirurgiche (che eviterei volentieri) o esistono altri trattamenti (tenendo conto che vorrei anche avere una gravidanza)?

In questi giorni ho avuto una cistite emorragica, con febbre. Ho notato che con la febbre i sintomi peggiorano, specialmente la sensibilità alle dita del piede sinistro e l'equilibrio. Inoltre ultimamente mi stanco molto facilmente, mi basta camminare un po' e subito mi si irrigidiscono le gambe e aumentano le difficoltà di movimento e peggiora l'equilibrio (ed essendo sempre stata una sportiva per me questo è molto invalidante): potrebbe essere tutto legato al problema neurologico?

Quali sono i centri neurologici d'eccellenza (escludendo la clinica universitaria del san martino di Genova dove sono stata ricoverata e seguita in modo scandaloso) a cui potrei rivolegrmi?Attualmente vado privatamente da un neurologo, ma essere seguita anche da un centro pubblico credo sarebbe meglio.

Grazie per la disponibilità.

PS: ho eseguito parte degli esami che ha consigliato (alcuni li farò a fine mese, perché ho sospeso l'assunzione di vitamne e devo attendere un po' di tempo per poter eseguireil dosaggio), i risultati arriveranno a giorni. Alcuni esami non sono stati eseguiti perché il mio medico non li riteneva opportuni. Ora vedrò se il neurologo li ritiene utili.


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Dr. Massimo Muciaccia Neurologo 826 19
Cara Signora,

Il problema da risolvere con una certa urgenza è la diagnosi della sua malattia, al fine di instaurare una adeguata terapia.
Il peggioramento della sintomatologia con la febbre farebbe pensare al fenomeno di Uhthoff.
In ogni caso non serve a molto fare ipotesi via internet; è necessario porre una diagnosi precisa sulla base complessiva della sintomatologia in atto e delle indagini cliniche e strumentali.
Per quanto riguarda il Centro clinico al quale rivolgersi, consiglierei l'Istituto Neurologico C. Besta di Milano.

Mi tenga aggiornato riguardo alla evoluzione del suo problema.

Cordiali saluti.

DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
Specialista in Neurologia
Dirigente Medico ASL BARI

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[#8]
dopo
Utente
Utente
Nel frattempo che cerco di prendere contatti col Besta le aggiorno alcuni esami che ho ritirato (ne manca ancora una parte, dicono che ci vuole tempo).

-Anticorpi su sangue per Clamydia Pneumoniae metodo eia IgG neg e IgM neg
-Anticorpi anticlamydia Trachomatis metodo ifa 1:40 (VN < 1:80)
-Tampone uretrale per Mycoplasmi e ureaplasmi negativo
-Anticorpi antiborrelia burgdorferi metodo eia IgG neg e IgM neg
-Western Blot per borrelia burgdorferi IgG neg e IgM neg (sotto ci sono delle sigle: p83/100, p58, p45/p43, p41fla, p39BmpA, p34 OspD, p31OspA, p30, 29 OspD, 25OspC, 22/p21, 21DbpA Osp17, 19 OspE, p18/p14, VIsE)
-Urinocoltura da catetere negativa (effettuata in terapia antibiotica durante un episodio di cistite emorragica)
-Esame urine (stesso prelievo): tutto nella norma tranne peso specofico 1,007 (stavo bevendo molto per la cistite), leucociti 1+, emoglobina tracce; analisi sedimento: emazie rare, leucociti 5-10 per campo, il resto nella norma.
-ves 13 (VN 1-10)
-PCR 8,4 (VN < 5)
-crioglobuline neg
-Fattore reumatoide 9,7 (VN 0-20)
-TSH 6,140 (VN 0,27 - 4,2)
-FT3 3,41 ng/L(VN 1,8 - 4,6)
-FT3 5,2 pmol/L (VN 2,8 - 7,1)
-FT4 1,16 (VN 0,9 - 1,7)
-antiDNA nat. neg
-anticardiolipina IgG e IgM assenti
-antibeta2 glicoproteina IgG e IgM assenti
-AMA neg
-EMA neg
-Anti TPO 22 (VN: neg < 40; zona grigia 40 - 75)
-Weil Felix OX2 neg, OXK neg, OX19 neg
-vidal-wright: S. paratyphi A neg, S. paratyphi B neg, S. paratyphi C neg, S. typhi O 1/320 (tit. sign. > 1:80), S. typhi H 1/320 (tit. sign. > 1:80) Preciso che il valore anni fa era ancora più eòlevato, ma da bambina sono stata vaccinata ogni due anni per una decina di anni, e il curante aveva interpretato come una memoria delle vaccinazioni).
-brucellae negativa


Per il problema tiroideo ne ero a conoscenza, anche se il tsh era a 4,81 un anno e mezzo fa e non avevo sintomi, con anticorpi negativi. Mi era stato detto di attendere e rivalutare.
Attualmente non ho sintomi di ipotiroidismo, il medico di base mi ha detto che si tratta di ipotiroidismo subclinico. Mi ha suggerito di assumere eutirox 25 per 6 settimane e poi rivalutare i valori, più che altro per mettere un po' a riposo la tiroide che sarebbe sotto stress per gli altri problemi fisici che ho. Non ho però capito se dovrei continuare la terapia a vita o se dopo le 6 settimane posso interromperla. Per ora non ho iniziato perché vorrei essere sicura di fare la cosa giusta...


Per il Besta ho telefonato e mi han chiesto da cosa sono affetta e da che specialista voglio essere vista: io pensavo ci fossero neurologi e basta, invece mi hanno detto che ognuno ha la sua specialità, chi in sclerosi multipla, chi in malattie degenerative, chi in neuroimmunologia. Ho preso tempo perché non so da chi andare!!cosa sarebbe più opportuno per me?

Capisco che fare diagnosi via internet è impossibile, spero solo in qualche consiglio su tipo di esami (che mi pare siano stati condivisi da chi mi segue, ma non erano stati proposti) e su tipo di visite da fare.
Grazie di cuore.
Vi auguro tanta gioia per le prossime festività.
[#9]
Dr. Massimo Muciaccia Neurologo 826 19
Cara signora,

dagli esami del sangue effettuati non si rilevano alterazioni degne di nota. E' probabilmente presente un ipotiroidismo subclinico che richiede una valutazione endocrinologica. Tuttavia non si rilevano anomalie che possano indicare malattie autoimmuni sistemiche. A questo punto è importante rivalutare con attenzione la sintomatologia neurologica ed effettuare un nuovo esame del liquor, potenziali evocati visivi e somato-sensoriali, ripetere le indagini di RMN, ecc.
Per quanto riguarda il Besta di Milano in effetti vi sono "iperspecialisti" delle varie malattie neurologiche, tuttavia si tratta pur sempre di specialisti in neurologia con particolare competenza in specifiche patologie. Consiglierei una visita presso l'esperto di sclerosi multipla; in ogni caso è necessario valutare anche eventuali rare malattie su base genetica.
Purtroppo non credo di poter esprimere ulteriori pareri.
I consulti via Internet hanno dei limiti difficilmente superabili.
Può comunque chiedere altri consigli al suo neurologo di fiducia.
Mi tenga informato, se vuole, riguardo alla evoluzione del Suo problema.

Tanti cordiali saluti ed auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo.

DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
Specialista in Neurologia
Dirigente Medico ASL BARI

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massimo.muciaccia@medicitalia.it
[#10]
dopo
Utente
Utente
grazie.
Credo che per la parte immunitaria debbano ancora arrivare dei referti.
I suoi consigli sono stati preziosi.
Da quel poco che capisco da tutto quello che ho fatto si sono escluse patologie di altra origine con sintomi neurologici, già questo è un passo!
Ora prendo appuntamento al Besta, ripetere il liquor mi spaventa (era stata un'operazione dolorosossima e lo hanno ripetuto 5 volte prima di riuscire ad eseguire il prelievo), ma mi armerò di pazienza. Chiederò dello specialista in sclerosi multipla, anche se questo un po' mi spaventa. Per le malattie genetiche in famiglia non ci sono stati altri casi simili, a parte la neurite ottica di mia mamma (a distanza di 20 anni dall'esordio le è stata diagnosticata una retinite pigmentosa sulla base di un campo visivo solo e una fluorangiografia, diagnosi peraltro non condivisa da tutti gli altri specialisti che la hanno vista successivamente: a causa di questa diagnosi ci si era rivolti a un genetista che aveva compilato un albero genealogico molto esteso con tutte le patologie ricorrenti in famiglia, e non c'erano stati altri problemi visivi o neurologici, solo tumori, ipertensione e qualche caso di diabete di tipo II).
Purtroppo il mio neurologo viene nella mia città una volta a settimana e ha liste d'attesa lunghissime, quindi spesso lo sento per telefono ma per un contatto più diretto devo aspettare.

Ancora grazie per tutta la disponibilità dimostrata!
Auguri.
[#11]
dopo
Utente
Utente
dopo un peggioramento della sensibilità alla gamba sinistra ho avuto vari episodi di perdita dell'equilibrio. In un'occasione cadendo ho colpito lo spigolo di un mobile con la testa, con perdita di coscienza. Al pronto soccorso mi hanno trattenuta e mi hanno fatto la tac e visita dal neurologo, che ha riscontrato il deficit sensitivo associato a deficit motorio a gamba e braccio sinistro (del braccio non me ne ero accorta). Mi ha fatto fare una risonanza magnetica cerebrale e mi ha detto che ci sono parecchie aree di demielinizzazione e che dovrei fare un prelievo del liquor.
Sono un po' preoccupata.
[#12]
Dr. Massimo Muciaccia Neurologo 826 19
Cara Signora,

Forse si inizia a delineare la possibilità di una diagnosi precisa!
Questo è un fatto positivo, poichè si potrebbero aprire diverse strade per una terapia a lungo termine del problema.

Mi faccia sapere.

Tanti cordiali saluti.

DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
Specialista in Neurologia
Dirigente Medico ASL BARI

www.medicitalia.it/massimo.muciaccia
massimo.muciaccia@medicitalia.it

[#13]
dopo
Utente
Utente
sono preoccupata perché il termine demielinizzazione mi fa solo venire in mente brutte cose, e perché praticamente non riesco più a camminare. Da un lato sapere cosa è potrebbe essere utile per una terapia, da un altro lato ho paura di sapere cosa è, perché credo che possa essere qualcosa lungo da curare. Forse il fatto di avere così tanti problemi invalidanti e di non essere più autonoma neppure nel cammino mi sta mettendo addosso paura. Spero che qualsiasi cosa sia possa essere curabile. Sto tentando di contattare il mio neurologo per ripetere il liquor e vedere se devo fare altri esami. Il neurologo del pronto soccorso mi ha detto che secondo lui il cortisone potrebbe essermi utile, ma che se devo fare il prelievo del liquor devo aspettare a fare la terapia col cortisone perché potrebbe alterare il risultato.
[#14]
dopo
Utente
Utente
nuovo aggiornamento: ormai non cammino più, non ho forza e la sensibilità è di nuovo peggiorata in seguito a qualche giorno di febbre per l'influenza. Anche la zona perineale è di nuovo insensibile.

Mi è arrivato il referto della ricerca degli anticorpi anti AQP4, positiva.
Il neurologo è in ferie e non riesco a contattarlo per chiedergli cosa significa questo risultato e per chiedergli cosa fare per camminare almeno un po'. Come posso fare?vado al pronto soccorso?

Ho prenotato al Besta, tempi d'attesa eterni per una prima visita: 26 marzo.
[#15]
Dr. Massimo Muciaccia Neurologo 826 19
Gentile Signora,

Credo sia indispensabile richiedere con urgenza un nuovo ricovero presso un reparto di neurologia per le valutazioni e le terapie del caso, ormai diventate indifferibili.

Cordiali saluti ed auguri.

Dr. Massimo Muciaccia
[#16]
dopo
Utente
Utente
grazie, non avevo letto la sua risposta.
Ho finalmente contattato il neurologo che mi ha detto di farmi fare la richiesta di ricovero urgente dal mio medico di famiglia, perché devo fare terapia subito. Siccome il medico ha una rampa di scale per arrivare allo studio non riesco ad andarci, lo ho chiamato ed è venuto a casa, mi ha visitata e mi ha fatto la richiesta. Mi ha detto che anche secondo lui la terapia è urgente.
Domani risento il neurologo che mi stava organizzando un ricovero in un reparto di sua fiducia.
Grazie ancora pr i consigli, quando saprò cosa ho e sarò di ritorno a casa vi aggiornerò.
[#17]
dopo
Utente
Utente
una settimana di ricovero per diagnosi e terapia decisamente intensa. Ho ripetuto il prelievo del liquor e attendo il referto. Ho fatto la risonanza, i potenziali evocati visivi, l'elettromiografia e altre valutazioni. Nel frattempo mi hanno fatto del cortisone e devo continuare a farlo ambulatorialmente e poi mi daranno delle compresse di cortisone.
non mi hanno detto di preciso cosa ho, ma solo che è una malattia demielinizzante e che si devono attendere gli esami per sapere che cosa è di preciso.
Sui problemi motori ho avuto un lieve miglioramento, come sulle alterazioni della sensibilità. Ho diplopia e mi hanno detto che ho anche una lieve neurite ottica retrobulbare. Per i problemi vescicali e intestinali dicono che non ci vedono molte possibilità di miglioramento: per questi speravo di si perché sono i più invalidanti per me.

Grazie per tutti i consigli che mi avete dato.
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