Un oculista, che dopo attento esame, conclude

Egregio Dottore,
questa la mia storia clinica.
Nel 2008 ho avuto un primo episodio di disturbo visivo, che posso descrivere così: lieve sfocamento nelle parti esterne del visus, molto simile alla sensazione che si prova dopo avere guardato il sole, quando appunto non tutto il visus è completo e si fa difficoltà a focalizzare completamente un oggetto. Questa sensazione è durata 20 minuti circa e poi è scomparsa, con recupero del visus.
Nel febbraio 2009, nuovo episodio, dello stesso tipo, ripetutosi qualche mese dopo. Consulto un oculista, che dopo attento esame, conclude per "aura visiva senza emicrania", non essendo il disturbo seguito da mal di testa.
A luglio 2009, consulto più neurologi, che non trovano nulla di patologico e consigliano una RM encefalo e cervicale, "per scrupolo".
Dalla risonanza non è emerso nulla. Il neurologo mi dice di stare tranquillo, concordando con l'oculista.
A questi sintomi, si affianca un ronzio nelle orecchie, iniziato nel 2009. Indago con un otorino, che fa tutti gli esami possibili, concludendo per l'assenza di patologie.
A partire dal 2010, tuttavia, questa sintomatologia diventa frequente. I disturbi visivi diventano mensili prima, settimanali dopo. Sempre identici, sempre di 20 minuti massimo, seguiti solo da un leggero cerchio alla testa, ma mai da mal di testa vero e proprio. Anche il ronzio diventa frequente, ma leggero, simile ad una sensazione di chiusura delle orecchie.
A giugno di quest'anno, preoccupato, consulto un neuroradiologo, il quale rivede la risonanza del 2009 e la definisce "generica", non essendo stato studiato a fondo il nervo ottico e il vestibolo.
Egli ritiene che la mia sintomatologia sia compatibile con un conflitto neurovascolare e mi suggerisce una nuova RM più dettagliata e una Angio risonanza, che farò a giorni.
A causa della mia preoccupazione, chiedo al medico se si possano escludere patologie più gravi, quali tumori.
Il medico non si sente di escluderlo, anche se propende per la tesi del conflitto neurovascolare.
Oggi, consulto un neurologo, il quale mi fa l'ennesima visita e non riscontra alcuna patologia. Tuttavia, quando faccio la fatidica domanda, e cioè se si possono escludere patologie serie, mi risponde che non si può escludere, anzi mi paventa malattie demielizzanti.

Ciò detto, mi chiedo: se i disturbi visivi sono apparsi per la prima volta nel 2008 e gli acufeni agli inizi del 2009, può la risonanza del luglio 2009 non avere riscontrato una patologia quale un tumore, solo perchè generica? E' possibile che ci siano medici che facciano risonanze non approfondite sulla base della sintomatolgia da me riferita, come si sostiene?
E' realistico pensare a patologie tumorali o demielizzanti con la mia sintomatologia, non accompagnata da altri disturbi? Non sarebbe successo qualcos'altro in questi anni? Scusate lo sfogo. Non voglio diagnosi via internet, ma solo capire dove è la verità, perchè non capisco dove il medico è superficiale e dove è zelante.








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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75k 2.3k 20
Gentile Utente,

con due visite neurologiche negative e con la RM negativa è molto probabile che patologie neoplastiche siano da escludere. L'ipotesi dell'aura visiva senza cefalea mi sembra concreta. Comunque effettui gli esami prescritti e, se vuole, può farmi sapre l'esito.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dottore,
la ringrazio per la risposta. Tuttavia, alcune mie perplessità rimangono. Le malattie hanno dei sintomi, per cui quando questi sintomi non ci sono, a rigore, una data malattia non dovrebbe neanche ipotizzarsi. Detto ciò, le patologie neoplastiche possono manifestarsi senza alcun sintomo diverso dai miei disturbi visivi e dagli acufeni, senza essere rilevate ad una RM compiuta due anni fa, senza essere neanche paventate dai neurologi che mi visitarono quando i sintomi iniziarono ad apparire seriamente, nel 2009, senza dare segni clinici riscontrati alle numerose visite?
Ma cosa deve fare una persona per avere delle risposte certe in medicina?
Adesso farò questi esami. Ma che senso ha, se poi mi sentirò sempre dire che "probabilmente" ho qualcosa e "probabilmente" non ho qualcos'altro?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75k 2.3k 20
Gentile Utente,

l'ipotesi è soltanto teorica e poco concreta. Istintivamente quasi la escluderei (sempre con tutti i limiti del consulto a distanza). Infatti nel post precedente Le ho scritto che più probabile sarebbe l'ipotesi dell'aura visiva.

Cordialmente

L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.

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