Rm rachide cervicale

buonasera,
ho appena ritirato il referto di una risonanza magnetica al rachide cervicale,richiesta dal mio medico curante a seguito di forti dolori ,parestesie alla mano sinistra.chiedo gentilmente di spiegarmi con parole povere il contenuto del seguente referto grazie.
accenno a lieve scoliosi destro convessa del rachide cervicale inferiore
alterazione di natura degenerativa spondilo uncoarcrosica osteofitosica nel tratto c5-c7.
tendenza all'inversione della fisiologica lordosi cervicale con fulcro in c5.
non patologiche lesioni focali ossee evolutive.
regolare la cerniera atlo-occipitale.
canale laterocervicale con brevi segmentari restringimenti in serie nel tratto c5-c7.
alterazioni degenerative dei dischi intersomatici cervicali spiccate nel tratto c5-c7
il disco c5-c6 mostra protrusione postero laterale foraminale bilaterale decisamente più evidente sulla sinistra con compressione del sacco durale,impronta sul midollo spinale estenosi dei forami di coniugazione,importante a sinistra con compressione evidente della radice nervosa c6 in sede foraminale sinistra.
il disco c6-c7 mostra protusione postero laterale foraminale bilaterale.
non patologiche alterazioni di segnale endocanalari in particolare a carico del midollo spinale.

in attesa di vostra risposta ringrazio e porgo i migliori saluti.
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Dr. Marco Trucco Neurologo, Neurofisiopatologo 153 10
Gent. mo Utente,
il referto della RM cervicale da Lei effettuata si può interpretare a grandi linee come segue:
la Sua colonna cervicale è tendenzialmente "rigida", ovvero i muscoli paravertebrali (a lato e posteriormente alla colonna) sono contratti, in linea di massima a scopo antalgico, cioè in reazione al dolore.
E' presente artrosi (alterazioni degenerative) nei punti di contatto tra vertebra e vertebra, cioè nei punti articolari della colonna.
L'artrosi provocala formazione di osteofiti (sporgenze ossee calcificate) che restringono sia il canale vertebrale (dove passa il midollo spinale) che i forami di coniugazione (formati da semi-canali di due vertebre affiancate, o mrglio sovrapposte). Da questi canali o forami passano le radici nervose, che fuoriescono dal midollo e si spingono in periferia a formare i tronchi nervosi che a livello cervicale si intrecciano a formare il plesso cervicale da cui originano i nervi che vanno all'arto superiore.
Molto importante il livello al quale si verifica tale compressione in quanto condiziona il territorio corporeo che sarà affetto dai sintomi dolorosi o parestesici.
Nel Suo caso è presente sia una compressione sul midollo spinale attraverso il sacco durale (ovvero le meningi spinali), che verosimilmente data l'età giovanile e la modestia della compressione potrebbe non aver ancora provocato sintomi, e una compressione, sicuramente sintomatica, sulla radice C6 di sinistra da parte di una protrusione del disco intervertebrale che è uscito in parte dalla sua sede e preme verso l'indietro sulla radice. Quest'ultima è molto sensibile alla pressione e reagisce inviando il sintomo dolore al territorio dove si distribuisce (che dovrebbe in teoria essere la faccia laterale dell'avambraccio e il pollice-indice della mano sinistra).
Anche il disco sottostante è lievemente protruso ma evidentemente non a livello da provocare dolore.
I dischi intervertebrali sono "cuscinetti" fibrosi con un nucleo che hanno la funzione di "ammortizzare" i movimenti delle vertebre che formano la colonna. Se escono però dalla loro sede provocano diversi problemi (protrusione se si allarga e sporge il disco nella sua globalità, ernia se viene espulso il nucleo del disco stesso).
Le consiglierei una valutazione neurologica o meglio neurochirurgica per decidere il da farsi. Anche un esame neurofisiologico su richiesta specialistica sarebbe d'aiuto.
Cordialità

Dott. Marco Trucco
Specialista in Neurologia e Neurofisiologia Clinica
www.marcotrucco.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dottore per la sua precisa risposta,l'esame neurofisiologico in cosa consiste?
Cordiali saluti
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Dr. Marco Trucco Neurologo, Neurofisiopatologo 153 10
Lo studio neurofisiologico indaga l'attività elettrica muscolare (Elettromiografia - EMG) o la risposta dei nervi (Elettroneurografia - ENG) e delle vie nervose (Potenziali Evocati) ad uno stimolo elettrico applicato in particolari punti di un nervo.
Serve ad indagare se esiste una lesione a diversi livelli lungo il sistema nervoso periferico o parti del sistema nervoso centrale.
I vari esami di cui è compoato devono essere scelti dal Medico al momento dell'accertamento, anche in base alla richiesta del clinico (Neurologo, Neurochirurgo o Medico di Base - alcuni esami vengono richiesti anche da altri Specialisti, es. Potenziali Evocati Acustici, dall'ORL).
Nel Suo caso specifico potrebbe essere utile per valutare un'eventuale lesione delle radici nervose o compressione del midollo spinale cervicale, dopo accurata valutazione neurologica o neurochirurgica.
Cordialità